Le creme agli ormoni fanno male a cani e gatti: l’allerta dell’Anses

In cani e gatti, il contatto ripetuto con sostituti ormonali della pelle assunti dal loro proprietari può causare problemi ormonali. Per questo motivo l’Anses chiede che questi farmaci vengano applicati con tutte le precauzioni necessarie per prevenire l’esposizione degli animali.

Le avvertenze dell’Agenzia francese seguono la segnalazione di numerosi effetti avversi in cani di piccola taglia, gatti, cuccioli e gattini. Questi casi, che riguardano sia le femmine che i maschi, coinvolgono il più delle volte trattamenti a base di estrogeni.

I farmaci vengono applicati sulle cosce, sull’addome o sulle braccia, parti del corpo che possono entrare in contatto diretto con l’animale. L’esposizione può avvenire anche tramite le lenzuola, quando gli animali dormono sul letto della persona in trattamento.

Gli animali esposti sviluppano essenzialmente segni che evocano un disturbo ormonale, con, ad esempio, gonfiore delle mammelle e/o della vulva nelle femmine, o caduta dei capelli. Sono stati descritti anche segni di ritorno al calore nelle femmine sterilizzate. Inoltre, l’azione tossica degli estrogeni sul midollo osseo può a lungo termine causare anomalie del sangue che possono mettere a repentaglio la vita dell’animale. Il tempo di insorgenza dei sintomi è variabile, da poche settimane a diversi anni. I sintomi di solito diminuiscono, o addirittura scompaiono, dopo la cessazione dell’esposizione agli ormoni. In caso di rigonfiamento della vulva o delle mammelle (nelle femmine come nei maschi), o di ritorno al calore di un animale sterilizzato, si consiglia di portarlo rapidamente da un veterinario. Il medico deve essere informato che è in corso un trattamento ormonale in forma locale nell’entourage dell’animale.

Al fine di evitare qualsiasi effetto sugli animali domestici, devono essere prese tutte le precauzioni necessarie quando si applica questo tipo di medicinale per uso umano. L’Agenzia elenca alcune procedure: