Battaglia Ue contro i nuovi Pfoa: sono dannosi come i vecchi

PFOA

ClientEarth e CHEM Trust sono state ascoltate dalla Corte di giustizia dell’Unione europea per tentare di fermare l’attività di lobby del gigante chimico Chemours. Lo spin-off di DuPont sta cercando di evitare l’inclusione delle sostanze chimiche GenX nell’elenco Ue delle sostanze estremamente preoccupanti (SVHC), che richiede ai produttori di condividere informazioni sulle proprietà pericolose delle sostanze nella loro catena di approvvigionamento.

I prodotti chimici GenX sono stati introdotti da DuPont nel 2009 in sostituzione degli Pfoa, ormai vietato ma utilizzato per anni nella produzione di padelle in TeflonTM. I prodotti chimici GenX vengono utilizzati per le loro proprietà antiaderenti per produrre pentole, vernici, abbigliamento e altro ancora. Fanno parte di una famiglia di oltre 4.700 sostanze chimiche note come “forever chemicals”, per via della loro estrema persistenza. Sono anche molto mobili – viaggiano attraverso l’acqua – nella misura in cui sono stati persino rilevati nell’acqua del mare artico.

Il timore è che  le sostanze chimiche sostitutive GenX siano anche altamente persistenti, mobili e abbiano effetti tossici, in particolare per il fegato, i reni, il sangue e il sistema immunitario. Questo è il motivo per cui ClientEarth e CHEM Trust sostengono in tribunale che è fondamentale che i prodotti chimici GenX siano, come minimo, contrassegnati come fonte di grande preoccupazione. L’avvocato interno di ClientEarth, Alice Bernard, ha dichiarato: “Chemours sta sostituendo una nota sostanza chimica dannosa con un’altra  altrettanto preoccupante. Questa è una sostituzione insensata e miope. L’Ue sta cercando di fermare la contaminazione irreversibile inserendo le sostanze chimiche GenX nella sua lista di “sostanze estremamente preoccupanti”. Questa decisione non è solo scientificamente e legalmente fondata, è basata sul buon senso”.