Caro Salvagente, ho ereditato una porzione di villetta bifamiliare disposta su tre piani. Fin da quando la casa è stata acquistata dai miei genitori, le bollette del metano sono sempre state molto care nei periodi invernali, attorno ai 600/700 euro bimestrali. Non è mai stata data molta importanza a queste spese poiché si riteneva che riscaldando piani, l’importo potesse essere giustificato. Da tre anni però la casa è disabitata e solo un piano è riscaldato con una temperatura che non supera i 15/17 gradi. Le bollette, però, non sono diminuite e dopo alcune verifiche non esistono perdite di gas. Cosa posso fare per risolvere il problema? I proprietari dell’altra porzione di villetta pur avendo lo stesso gestore e riscaldando tutti e tre i piani della casa a circa 20gradi, hanno importi di gran lunga inferirori.
Franca Tosini
Cara Franca, abbiamo girato il suo quesito a Valentina Masciari, responsabile utenze dell’associazione dei consumatori Konsumer Italia. Ecco cosa ci ha risposto.
Anche senza aver visionato nessuna delle fatture a cui fa riferimento la signora Tosini, tenderei a dire che il problema potrebbe essere l’emissione, nel tempo, di fatture su stime, quindi su consumi che non sono reali.
Le stime vengono fatte sullo storico dei consumi di quell’utenza e quindi probabilmente, la media dei consumi presa in considerazione è quella precedente, quando l’immobile era utilizzato nella sua totalità e venivano riscaldati i tre piani.
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A questo punto, la signora dovrebbe verificare nella sezione della fattura in cui vengono riportati i dettagli dei consumi, a quale data risale l’ultima lettura reale o l’ultima autolettura e poi controllare se gli ultimi addebiti sono stati fatti su letture stimate.
Se così fosse, deve prendere un’autolettura e comunicarla al proprio fornitore in base alle modalità indicate nella fattura di periodo, spiegando anche la problematica dell’addebito dei consumi troppo elevati.
Consiglio di fare una fotografia del contatore, evidenziando anche la data della foto; è preferibile fare la fotografia mettendo accanto al display del contatore, un quotidiano con in evidenza il giorno, in modo da “certificare” quei dati.
Chiaramente, se la problematica fosse di tale natura, va chiesto il ricalcolo delle fatture sui dati reali e quindi il rimborso di quanto eventualmente pagato in eccesso.