
Pfizer è stata condannata in appello per non aver informato adeguatamente sugli effetti collaterali di un suo farmaco, il Cabaser utilizzato nella cura del Parkinson. La Corte d’appello di Milano ha, infatti, confermato la sentenza di primo grado riconoscendo ad un uomo un risarcimento di mezzo milione di euro, tra danni morali ed economici. Attenzione perché la sentenza non ha messo in discussione l’efficacia del farmaco ma solo il fatto che Pfizer non ha adeguatamente informato sugli effetti collaterali che invece hanno sorpreso il paziente: ludopatia e ipersessualità.
Entrambi gli effetti sono noti alla casa farmaceutica tanto che nel 2007 ha aggiornato il bugiardino inserendo una chiara avvertenza ai pazienti di non farsi sorprendere dagli effetti collaterali. Peccato che l’intervento di Pfizer è avvenuto in ritardo, quando cioè l’uomo che oggi ha visto riconosciute le sue pretese già stava facendo i conti con i disturbi (è stato in cura conio Cabaser dal 2001 al 2006).
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Non solo scandali
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