Una donna di Madison, negli Stati Uniti, ha presentato una denuncia perché sostiene che  a causa dell’esposizione degli erbicidi della Monsanto, ha sviluppato un linfoma non-Hodgkin. Lynda K. Patterson, come riporta il portale Madisonrecord.com, ha presentato una denuncia lo scorso 20 luglio presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Southern District of Illinois contro il colosso biotech. accusandolo di responsabilità oggettiva, negligenza ed altri capi d’imputazione. Secondo la denuncia, la donna sostiene che ha usato il diserbante Roundup, a base di glifosato, nel suo giardino per più di 10 anni. Al 12 agosto 2014 – afferma la denuncia- le fu diagnosticata la fase quattro del linfoma non-Hodgkin che ha comportato un trattamento aggressivo, che includeva la chemioterapia. Patterson ritiene Monsanto Co. responsabile in quanto avrebbe progettato, formulato, prodotto e distribuito l’erbicida Roundup senza mettere in guardia in modo adeguato i consumatori dei rischi di esposizione ai suoi prodotti.
Gli studi sul glifosato
La donna ha richiesto un processo con giuria e cerca il giudizio a suo favore per danni compensativi e punitivi, insieme con gli interessi, i costi, le spese legali, più i danni morali. Spetterà alla Corte, supportata da perizie mediche adeguate, stabilire se effettivamente vi sia una relazione di causa ed effetto tra la malattia della donna e l’uso del diserbante, oppure se le due cose siano del tutto indipendenti. Tra gli studi che sostengono una correlazione, quello dello Iarc, l’agenzia di ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità , pubblicato la scorsa primavera.
Solo poche settimane fa, uno studio americano aveva messo in evidenza la relazione tra il glifosato, al centro di grandi polemiche per l’estensione provvisoria dell’autorizzazione in Ue, e malattie come diabete, obesità , asma, morbo di Alzheimer, sclerosi laterale amiotrofica (Sla), e il morbo di Parkinson, incidendo sul Dna.