Caro Salvagente, dal 26 febbraio dello scorso anno sono passata da Tim a Vodafone, che ha fatto la migrazione utilizzando il codice appropriato come di norma, sempre con lo stesso numero telefonico fisso. Al momento non esiste più questo numero, perché ho cambiato casa e, con lo stesso contratto ho attivato un’altra linea in comune diverso. Dal passaggio a Vodafone ho pagato, per errore di TIM, due gestori fino a giugno scorso, quando ho annullato l’accredito in banca per TIM. Ora la stessa ha dato alla Telco mandato per recuperare il credito. Questa stessa società mi ha telefonato più volte sul mio cellulare per ribadire il punto. Ho fatto, nel tempo, diverse telefonate a TIM per chiedere spiegazioni, ma non sanno rispondere. Ho mandato un fax, una PEC, ma non è servito. Come posso risolvere il disguido?
Licia Ianniello
Cara Lucia, siamo alle solite: quando si hanno casi di portabilità in cui sono coinvolti questi due gestori, si creano spesso problemi di questo tipo… Abbiamo chiesto a Valentina Masciari, responsabile utenze dell’associazione Konsumer Italia, di aiutarci nel suo caso. Vediamo cosa ci ha risposto.
Dal momento in cui è stato attivato questo contratto, ossia dal 26 febbraio 2020, dovevano cessare gli addebiti per i consumi con TIM. L’unica fattura che sarebbe dovuta arrivare, era quella di chiusura. Da quello che capiamo a un certo punto cessa questo numero perché la lettrice si trasferisce in altro comune, quindi la cessazione l’ha richiesta a Vodafone, suo ultimo gestore per tale numerazione.
È evidente che le fatture che TIM nel frattempo ha emesso ed incassato, perché era ancora attivo il RID, non erano dovute e devono essere rimborsate alla signora. Da quanto scrive, poi, ha inviato già una pec a TIM per tale problematica, quindi ha sostanzialmente già effettuato una contestazione.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
Considerando che TIM non ha dato alcuna risposta e che, come al solito, ha ceduto la riscossione ad un recupero crediti esterno, suggerisco di avviare subito un tentativo di conciliazione, scegliendo sempre se avvalersi della piattaforma di Conciliaweb o della conciliazione paritetica direttamente con il gestore.
È bene avvisare anche il recupero crediti dell’avvio della conciliazione, così da far sospendere ogni richiesta di pagamento.
Qualunque procedura scelga di seguire, la lettrice dovrà contestare tutte le fatture emesse dalla data di portabilità del suo numero in Vodafone, richiederne il rimborso e allegare la prima fattura ricevuta da Vodafone, dalla quale si evince il numero della linea che viene tariffato e il giorno di avvio della fatturazione su tale utenza.
Purtroppo sono numerosissimi i casi di questo tipo, più di quanti si possa immaginare, quindi verificare sempre la fatturazione che viene emessa dai gestori nel periodo a cavallo della portabilità del numero, perché escludendo il caso della fattura di chiusura per l’operatore uscente, non ci sono molti altri casi di sovrapposizione o duplicazione di fatture per la stessa linea. Se ciò si verifica, c’è per certo un problema…