Sul sito dell’associazione, codacons.it, verranno pubblicati a breve i moduli per aderire alla class action, mentre l’organizzazione presieduta da Carlo Rienzi presenterà in queste ore un ricorso al Tar del Lazio contro i recenti aumenti stabiliti dall’Autorità per l’Energia delle tariffe luce e gas scattati lo scorso 1° luglio, con l’elettricità rincarata del +4,3% e il gas del +1,9%. La stessa Autorità per l’energia elettrica, il gas e i servizi idrici nel comunicare le nuove tariffe per il prossimo trimestre ha denunciato “strategie anomale adottate da diversi operatori sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica che hanno portato ad un rilevante aggravio di costi per il sistema e a una alterazione del normale meccanismo di formazione dei prezzi nei mercati”. La stessa Autorità ha avviato un procedimento per punire le condotte poste in essere dai grossisti dell’energia elettrica e configurabili come abusi di mercato.
“Condotte illecite”
Ora, sulla base dei sospetti dell’Aeegsi, il Codacons vuole agire per tutelare gli utenti: chiedendo al Tar l’annullamento degli aumenti e avviando la class action per rimborsare gli utenti.
“Questo significa – spiegano dal Codacons – che le tariffe di luce e gas sono aumentate per effetto di un crimine e di condotte illecite e non certo per il normale andamento del mercato, circostanza vietata nel nostro paese e che avrebbe dovuto portare l’Autorità dell’energia a sospendere qualsiasi incremento per l’elettricità e per il gas”.
“L’Authority faccia i nomi”
“Per tale motivo – spiega il presidente Carlo Rienzi – impugneremo al Tar del Lazio gli aumenti delle tariffe scattati lo scorso 1° luglio, perché palesemente illegittimi in quanto basati su presupposti illeciti e su veri e propri reati. Inoltreremo inoltre un esposto alle Procure di Roma e Milano sulla base della denuncia dell’Autorità per l’energia, affinché si indaghi per associazione a delinquere e truffa aggravata”.
Infine il Codacons contesta duramente l’Autorità per l’Energia che, oltre ad aver autorizzato gli aumenti di luce e gas pur in presenza di speculazioni, sta “nascondendo ai cittadini l’elenco dei grossisti accusati di condotte illecite, e ha pubblicato sul proprio sito internet solo la delibera di avvio del procedimento omettendo volutamente di rendere pubblico l’allegato A contenente la lista degli operatori coinvolti”.
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