Cucina Ikea consegnata male e montata a metà, i nostri diritti

Un lettore acquista una cucina Ikea con montaggio incluso, ma tra ritardi, pezzi danneggiati e installazione incompleta resta senza per settimane. L’avvocato Raffaella Grisafi spiega quali diritti può far valere

 

Caro Salvagente,

avrei bisogno di un consiglio o comunque di un vostro parere riguardo a una situazione spiacevole che si è venuta a creare con Ikea.
Il 7 novembre abbiamo effettuato un ordine in negozio di una cucina con trasporto e montaggio inclusi. La data fissata per il trasporto e montaggio era il 24 di novembre.
In tale data si presentano i trasportatori che consegnano la merce al piano ma se ne vanno via senza montarla, adducendo la scusa che non avevano avuto nessuna indicazione da Ikea riguardo al montaggio.
Chiamo Ikea che mi dice che c’era stato un problema tecnico per cui i montatori non avevano ricevuto istruzioni di montaggio. Il montaggio della cucina viene quindi riprogrammato per il 6 di dicembre (prima data utile a detta loro).
Sabato 6 dicembre finalmente si presentano i montatori senza neanche uno schema di montaggio (che per fortuna avevamo allegato al progetto), riescono tuttavia a montare solo una parte della cucina poiché si accorgono che alcuni pezzi sono ammaccati in maniera piuttosto evidente. Ci chiedono quindi se vogliamo accettare comunque il montaggio, avvertendoci che le ammaccature sarebbero state visibili. Ci rifiutiamo, quindi lasciano il lavoro a metà e se ne vanno.
Abbiamo da subito contattato Ikea che ci ha dato come data ulteriore di fine montaggio il 15 dicembre, tuttavia i danni che ci ha arrecato tale situazione sono enormi (impossibilità di poter vivere all’interno dell’abitazione, giornate lavorative mie e della mia compagna perse per seguire il montaggio, oltre allo stress provocato da tale situazione).
Vi chiedo pertanto come si potrebbe procedere per avere almeno un risarcimento per la sgradevole situazione venutasi a creare.

Jacopo Volpi

Caro Jacopo,

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abbiamo sottoposto la vicenda che ci ha asegnalato a Raffaella Grisafi, avvocato . Ecco cosa ci ha risposto.

Nel caso del consumatore si è dinnanzi ad un inadempimento del professionista (in questo caso IKEA) nell’esatto rispetto delle condizioni pattuite, come la data di consegna o il servizio di montaggio e una non conformità del bene che in questo caso sembrerebbe dipendere dal trasporto. Certamente è consigliabile fare una contestazione formale inviandola via pec al professionista in cui si contestano i danni e, magari in questo caso specifico, si chiedono dettagli sull’esistenza di eventuali polizze assicurative che la stessa possa avere a copertura di casi simili.
Il consumatore può inoltre avvalersi della garanzia poichè in questo caso gli è stato consegnato un bene non conforme. Il venditore infatti ha l’obbligo di consegnare al consumatore beni conformi al contratto di vendita. In questo caso sembra trovare applicazione anche l’art. 131 del codice del consumo secondo cui il difetto di conformità  deriva anche dall’errata installazione del bene quando l’installazione è prevista dal contratto di vendita ed è stata eseguita dal venditore o sotto la sua responsabilità. In questo caso dunque il consumatore può richiedere l’intervento in garanzia sia sui mobili danneggiati che, ad oggi, per il mancato montaggio, che ai sensi dell’art. 135 del codice del consumo prevede per il consumatore il diritto al ripristino della conformità, o a ricevere una riduzione proporzionale del prezzo, o alla risoluzione del contratto.
Il consumatore potrà agire per il risarcimento di eventuali danni.