
Il Ctcu e il Cec Italia avvertono: Amazon Haul, la nuova sezione low cost del colosso americano, nasconde rischi su dogane, garanzie e sicurezza
Con l’arrivo in Italia di Amazon Haul, la nuova sezione del colosso statunitense pensata per competere con i marketplace cinesi a basso costo, il Centro Europeo Consumatori Italia (CEC) e il Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) mettono in guardia: dietro le offerte super convenienti possono nascondersi costi imprevisti e rischi per i diritti dei consumatori.
Come funziona Amazon Haul
Dal 1° ottobre, gli utenti italiani possono accedere ad Amazon Haul direttamente dal sito principale Amazon.it, senza bisogno di registrazioni aggiuntive. La sezione propone esclusivamente prodotti economici – per lo più gadget, accessori, articoli per la casa e piccoli oggetti d’uso quotidiano – con prezzi compresi tra 1 e 20 euro. La spedizione è gratuita sopra i 15 euro, mentre per ordini inferiori costa 3,50 euro.
Tuttavia, non sono previsti i consueti vantaggi di Amazon Prime, come la consegna rapida gratuita. Inoltre, il vero cambiamento è giuridico: con Haul si acquista da una succursale statunitense del gruppo, Amazon Export Sales LLC, e non più da Amazon Europe con sede in Lussemburgo. In pratica, si tratta di un acquisto extra-Ue, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Diritti più difficili da far valere
Il Ctcu sottolinea che, anche se restano formalmente garantiti il diritto di recesso e la garanzia legale di conformità, nella pratica farli valere potrebbe essere più complicato. Le restituzioni, ad esempio, potrebbero comportare spese di reso a carico del consumatore, spesso superiori al valore stesso del prodotto.
Inoltre, in caso di controversie, non è possibile ricorrere all’assistenza offerta dalla rete dei Centri Europei Consumatori (ECC-Net), poiché la controparte ha sede fuori dall’Unione Europea. Il rischio, avvertono le associazioni, è che i consumatori finiscano per rinunciare ai propri diritti a causa delle difficoltà e dei costi connessi.
Costi doganali a sorpresa
Altro aspetto critico riguarda le tasse e i dazi doganali. Amazon specifica chiaramente che i “Prodotti Haul” possono essere gravati da tasse locali, dazi doganali e costi aggiuntivi imposti dalle autorità italiane, che restano a carico del consumatore. Il prezzo finale dell’articolo può quindi aumentare sensibilmente rispetto a quello indicato al momento dell’acquisto.
Gli altri rischi
Secondo il CEC Italia, Amazon Haul punta su prezzi bassi e un design accattivante che incoraggia gli acquisti impulsivi. È un terreno fertile per i cosiddetti “dark patterns”, ovvero strategie digitali che spingono l’utente a comprare più del necessario – per esempio, countdown per offerte lampo, messaggi su “ultimi pezzi disponibili” o sconti crescenti.
Queste pratiche, avvertono le associazioni, possono configurare comportamenti commerciali scorretti e portare a scelte d’acquisto poco consapevoli. C’è poi la questione della sicurezza dei prodotti: articoli venduti a prezzi stracciati e provenienti da paesi extra-UE potrebbero non rispettare gli standard europei, soprattutto nel caso di giocattoli, dispositivi elettronici o accessori per bambini.
I consigli del Ctcu ai consumatori
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Verificare sempre il venditore e la sede legale prima di acquistare: se si tratta di un operatore extra-UE, le tutele sono più deboli.
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Controllare le condizioni di reso e garanzia, che possono variare da un prodotto all’altro.
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Fare attenzione ai costi doganali: il prezzo finale potrebbe essere più alto del previsto.
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Diffidare dei prezzi troppo bassi e degli sconti-lampo che inducono all’acquisto immediato.
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Privilegiare prodotti certificati e sostenibili, evitando gli acquisti inutili o di scarsa qualità.








