Microplastiche, acque minerali “inquinate” dagli scarichi Nestlé

Pfas acqua minerale

L’inchiesta del sito investigativo francese Mediapart rivela che le minerali in bottiglia Contrex e Hépar sarebbero contaminate da microplastiche a causa delle operazioni di sversamento illegali di Nestlé. L’azienda smentisce

La presenza di discariche illegali con più di 400.000 metri cubi di rifiuti di plastica accumulati negli anni avrebbero inquinato le falde idriche da dove la Nestlé imbottiglia in Francia i marchi Contrex e Hépar di acqua minerale. Per la multinazionale, dopo lo scandalo dei trattamenti illeciti della Perrier, si tratta di un nuovo caso che getta nuove ombre sull’operato del colosso svizzero del food.

Il sito investigativo Mediapart ha pubblicato un’inchiesta rendendo pubblici i dati dell’indagine dell’Ufficio francese per la biodiversità” (Ofb) che mostrano concentrazioni “esorbitanti” di microplastiche nell’acqua in bottiglia: l’acqua Hépar è risultata contentere 328.000 volte più plastica della Senna, e l’acqua Contrex 1,3 milioni.

Nestlé Water intanto si è precipitata a smentire i dati emersi dall’indagine e ha affermato in una nota che le acque in bottiglia dei suoi due marchi “sono perfettamente sicure e possono essere consumate in totale sicurezza”. “Nestlé Waters – si legge – contesta vigorosamente i risultati delle analisi condotte dal laboratorio incaricato dall’Ofb” perché “queste analisi sono state effettuate da un laboratorio non accreditato per l’analisi delle microplastiche”.

Tuttavia Nestlé Waters è sotto processo in Francia per lo stoccaggio di rifiuti e la gestione di quattro discariche abusive di bottiglie di plastica a Contrexéville, They-sous-Montfort, Saint-Ouen-Les-Parey e Crainvilliers, per un volume complessivo di 473.700 metri cubi, l’equivalente di 126 piscine olimpioniche. Il processo si terrà a fine novembre a Nancy, nella Francia orientale.