Il caso di una nostra lettrice che si è vista arrivare una bolletta triplicata rispetto alla media. Il motivo? La fattura era stimata perché il gestore non è riuscito a rilevare i consumi. Come difendersi? Il parere di Valentina Masciari di Konsumer Italia
Cara redazione de il Salvagente,
vi chiedo gentilmente se si può tentare qualcosa con il mio gestore Argos che mi ha mandato una bolletta per il mese di giugno di più di tre volte tanto il mese precedente (tra l’altro fattura arrivata il giorno stesso della sua scadenza con relativo addebito in conto che ovviamente non posso più bloccare). Ho provato a contattare Argos ma la risposta ottenuta è stata che non sono stati in grado di rilevare i consumi (?) e pertanto hanno prodotto una fattura “interlocutoria” con successiva emissione di nota di credito alla quale seguiranno fatture scontate dell’importo in eccesso. In soldoni significa che li ho finanziati per due mesi e che se voglio cambiare gestore rischio anche di fare fatica a recuperare l’addebito in eccesso. Non è un caso se contestualmente mi arrivano chiamate da Enel energia per propormi sconti rispetto al gestore attuale.
Non so se questo modo di agire sia legale o un abuso e se posso fare qualcosa per oppormi. Vi ringrazio per ogni consiglio possiate darmi.
Cordiali saluti
Dianella Serafin
Il caso sollevato dalla nostra lettrice è molto interessante e segnala un modusoperandi che tende a “scaricare” sull’utente una problematica del gestore. Come ci si può difendere? Ecco il parere di Valentina Masciari, responsabile utenze di KonsumerItalia:
Le fatture su stime, purtroppo, possono essere emesse. Partendo da questo principio, la signora Serafin, se ritiene la stima in eccesso, contesta la fattura e invia un’autolettura al suo fornitore. La contestazione, sospende la riscossione della fattura stessa. In tal caso, però, c’è attivo l’addebito in conto, quindi il pagamento della fattura si è perfezionato alla data di scadenza del documento. Formalmente, non è possibile quindi, contestare tale modalità.Come è anche corretto, che in base ai dati reali, forniti dal cliente o dal distributore, verranno rettificati i consumi calcolati su stima e di conseguenza, verrà restituito quanto fatturato in eccesso.
Concretamente, viene effettuata una compensazione sulle fatture di periodo successive, fino al raggiungimento del credito dovuto all’interessato. Se però decidesse di cambiare gestore, la signora non perderà il suo credito ma, chiederà che venga eseguito un bonifico a suo favore con la somma a credito residua. I tempi di rimborso, in tale ipotesi, probabilmente non saranno brevissimi, come accade un po’ per tutti i fornitori quando devono rimborsare i clienti, ma certamente non perderà diritto al suo credito.