Rc-auto tariffe restano alte. Dona (Unc): “In aumento del 4%”

ASSICURAZIONE CLASSE MERITO

Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Ivass il premio medio è di 410 euro, in crescita su base annua. I consumatori: “Il livello raggiunto è un record che non si registrava dal 1° trimestre del 2017, quando era 411,8 euro, ben 8 anni fa”

Nel primo trimestre del 2025, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Ivass, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, il prezzo medio della garanzia Rc-auto è stato di 410 euro, “in diminuzione rispetto a dicembre 2024 (419 euro2) e stabile rispetto ai primi mesi del 2025 (408 euro a gennaio e 411 euro a febbraio)”.
ˆSu base annua il premio medio è cresciuto del 4,1% in termini nominali mentre, sottolinea Ivass, “in termini reali, tenendo conto dell’inflazione, l’aumento è del 2,2%”.

Dato pessimo! Quello che conta, infatti, non è il confronto con dicembre 2024, non omogeneo, ma quello con i primi trimestri degli anni passati. E in questo caso, purtroppo, non solo il premio Rc-auto è rincarato del 4,1% rispetto al 1° trimestre del 2024, quando era fermo a 394,3 euro, ma il livello raggiunto è un record che non si registrava dal 1° trimestre del 2017, quando era 411,8 euro, ben 8 anni fa” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unc, Unione nazionale consumatori, commentando il dato Ivass.

“Inoltre – prosegue Dona – preoccupa l’impennata che si è registrata dal 2023, quando non solo si è avuta un’inversione rispetto  ad una rotta virtuosa, ma i premi sono decollati con una rapidità grave e allarmante, per il solo motivo di mantenere inalterati i profitti rispetto all’inflazione, non certo per colpa del costo dei sinistri o dell’incidentalità”.

Tornando ai dati dell’ultimo report Ivass, le variazioni annue del premio medio nelle singole provincie variano il –0,2% e il +6,9%, con Caltanissetta (+6,9%), Viterbo (+6,6%) e Terni (+6,4%) in testa agli aumenti. Oltre un terzo delle province presenta un incremento del premio medio superiore al dato nazionale.
Permane il divario territoriale: a Napoli si pagano in media 262 euro in pi`u rispetto ad Aosta. La differenza cresce nell’ultimo anno del 3,2%, pur rimanendo inferiore del 46,1% rispetto al primo trimestre del 2014.

sponsor

Urge un intervento del ministro Urso. Da anni – conclude Dona – stiamo chiedendo di porre rimedio al peggioramento del Preventivass, il comparatore pubblico che, a differenza del precedente, si limita a confrontare solo i preventivi riferiti alla copertura base obbligatoria, senza possibilità di aggiungere le garanzie accessorie più utilizzate, dall’incendio al furto, dall’assistenza stradale agli eventi atmosferici, ossia quelle che interessano gran parte della clientela. Senza una vera possibilità di confrontare i prezzi delle polizze in modo completo e serio, non vi può essere vera concorrenza”.