
Crédit Agricole nel mirino dell’Antitrust per il mutuo “Greenback”: sotto accusa pubblicità che non rendono chiari le differenze di sconti sui vari portali e simulazioni poco trasparenti rispetto all’attivazione di polizze aggiuntive
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Crédit Agricole Italia (Cai) per possibili pratiche commerciali scorrette legate alla promozione e alla presentazione del mutuo “Greenback”, un prodotto rivolto ai consumatori che punta a incentivare l’efficienza energetica degli immobili. Secondo quanto emerge dal Bollettino n. 27 del 14 luglio 2025, il mutuo Greenback prevede come condizioni agevolate sconti sul tasso di interesse e l’azzeramento di alcune spese, ma solo in presenza di precisi requisiti che, secondo l’Antitrust, non sarebbero stati adeguatamente comunicati al consumatore, soprattutto nei canali online e nei siti di comparazione mutui.
Le condizioni per accedere agli sconti
Il prodotto promuove tre principali vantaggi: sconto sul tasso di interesse fino a 0,5%, subordinato all’abbinamento con una polizza assicurativa Credit protection insurance (Cpi), proposta da Crédit Agricole o da compagnie terze. Lo sconto varia in base al canale usato per la richiesta: 0,5% per mutui richiesti online tramite portale CAI o intermediari digitali (come Facile.it, immobiliare.it); 0,2% per richieste in filiale; 0,1% con altri intermediari.
Tuttavia, la comunicazione sul sito della banca, secondo l’autorità, poteva trarre in inganno il cliente come se lo sconto massimo potesse valere in ogni caso. Le altre agevolazione prevedono: azzeramento delle spese di istruttoria, incasso rata e gestione pratica per chi acquista o ristruttura un immobile in classe energetica A o B, e sconto aggiuntivo dello 0,1% sul tasso nel caso in cui, durante la durata del mutuo, vengano effettuati lavori sull’immobile che migliorino di almeno due classi energetiche o che riducano l’Indice di Prestazione Energetica (IPE) del 30%.
Le contestazioni dell’Autorità
L’Agcm contesta a Crédit Agricole due cose nello specifico. La prima è una comunicazione promozionale poco trasparente: “Nel pubblicizzare il prodotto tramite i siti web di comparazione, non lascerebbe intendere ai consumatori, fin dal primo contatto commerciale, che l’offerta pubblicizzata è subordinata alla sussistenza di determinate condizioni stringenti, come la stipula di una polizza aggiuntiva o il possesso di una determinata classe energetica dell’immobile da acquistare, e che l’entità dello sconto sul tasso varia a seconda del canale distributivo utilizzato”.
Lo sconto legato alla polizza
E poi la seconda: Simulazioni di mutuo e calcolo del Taeg potenzialmente fuorvianti: nelle simulazioni online veniva incluso il costo della polizza Cpi solo per i primi 12 mesi, mentre nei fogli informativi si precisa che lo sconto sul tasso è legato a una polizza con durata almeno pari a quella del mutuo, ma Questo scostamento tra le informazioni fornite potrebbe far credere al consumatore che sia possibile accedere allo sconto anche con una polizza più breve, creando confusione. Inoltre, non viene chiarito cosa accade se, nel corso del finanziamento, la polizza Cpinon viene mantenuta per l’intera durata del mutuo: la possibilità di conservare lo sconto o meno resta ambigua sia nei documenti informativi sia nella pubblicità. Sollecitato su questo punto, l’istituto bancario ha chiarito all’Antitrust: “nel caso delle polizze Cpi a premio ricorrente sottoscritte contestualmente al Mutuo Greenback, il cliente può recedere dalla polizza dopo i primi 12 mesi (e, successivamente, in occasione di ciascun rinnovo annuale della polizza), mantenendo per tutta la residua durata del mutuo lo sconto sul tasso di interesse originariamente pattuito”. Una bella differenza.
Le richieste di Antitrust
Relativamente alle rilevazioni mosse, l’Antitrust ha chiesto a Cai di rendere più chiara la comunicazione sul mutuo Greenback. Se la società non li attuasse entro 90 giorni, rischierebbe una multa fino a 10milioni di euro









