
L’Europa dà altri 7 anni all’8-idrossicholina, un pesticida tossico per bambini e gestanti ricorrendo alla clausola eccezionale dell'”esposizione trascurabile”. Sconfessata l’Efsa che aveva definito i dati incompleti
Gli Stati membri dell’Unione Europea hanno approvato il rinnovo dell’8-idrossichinolina (chinolin-8-olo), un pesticida classificato come tossico per la riproduzione ma usato come battericida e fungicida. Questa sostanza, nota per compromettere gravidanze sane e per la sua tossicità sullo sviluppo dei bambini, è stata rinnovata per sette anni come candidato alla sostituzione, sfruttando in modo eccezionale la clausola dell’“esposizione trascurabile”. Invece di vietarla, gli Stati membri ne hanno approvato l’uso nelle serre permanenti per l’irrigazione a goccia. PAN Europe condanna con fermezza questa decisione così come aveva fatto già un anno fa quando aveva denunciato le intenzioni degli Stati membri.
“Questa decisione mina lo scopo fondamentale del Regolamento sui pesticidi, che è proteggere le persone e l’ambiente ed eliminare le sostanze nocive dal mercato,” ha dichiarato Salomé Roynel, Policy Officer di PAN Europe.
Il rinnovo, approvato durante l’ultima riunione del Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (SCoPAFF) tenutasi il 14 e 15 maggio, si basa sulla clausola dell’“esposizione trascurabile” prevista dal Regolamento UE sui pesticidi. Questa disposizione legale eccezionale consente l’uso continuato di sostanze altamente pericolose solo se viene dimostrato che il pesticida è usato in sistemi chiusi o in condizioni che escludono efficacemente il contatto umano (inclusi operatori, lavoratori, residenti e astanti), e se i residui negli alimenti non sono rilevabili, ossia restano al di sotto del valore predefinito di 0,01 mg/kg o del corrispondente Limite di Quantificazione (LOQ).
Dal momento dell’entrata in vigore del Regolamento sui pesticidi nel 2011, nessuna sostanza pericolosa (cosiddetta “cut-off”) era mai stata approvata in base alla clausola dell’“esposizione trascurabile”, a causa della mancanza di linee guida chiare e criteri di valutazione solidi. Questo rinnovo rappresenta dunque un pericoloso precedente. Con le discussioni ancora in corso tra gli Stati membri e la Commissione su un documento guida per valutare l’esposizione trascurabile, l’approvazione dell’8-idrossichinolina rischia di sancire metodi errati e ipotesi irrealistiche nelle future autorizzazioni dei pesticidi.
Nel caso dell’8-idrossichinolina, non è stato soddisfatto lo standard per l’esposizione trascurabile. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha evidenziato gravi lacune e carenze tecniche nello studio di esposizione presentato dal richiedente, giudicandolo inaffidabile per trarre conclusioni. Ciononostante, denunci Pan Europe, la Commissione ha proposto il rinnovo della sostanza, basandosi su ipotesi irrealistiche e dati incompleti per giustificare un’esposizione trascurabile. Tra le criticità principali:
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A causa della mancanza di dati relativi a residenti e astanti (in particolare bambini), l’EFSA non ha potuto completare la valutazione dell’esposizione non alimentare per questi gruppi esposti.
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L’ipotesi che la temperatura nelle serre sia di 20°C non riflette le condizioni reali, dove nel sud Europa si possono raggiungere i 40°C, aumentando significativamente la pressione di vapore della sostanza e le emissioni.
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In caso di esposizione degli operatori durante l’applicazione (ad esempio per incidenti tecnici), l’EFSA ha concluso che i livelli di esposizione trascurabile verrebbero superati.
Dal 2022, la sostanza è inserita nella lista “Toxic 12” di PAN Europe per le quali è richiesto un divieto urgente. Dopo la proposta di rinnovo della Commissione nel maggio 2024, PAN Europe e le sue organizzazioni membri hanno ripetutamente sollecitato gli Stati membri dell’UE a respingerla.
“Affidarsi a dati incompleti e a ipotesi irrealistiche minaccia di compromettere anni di progressi verso l’eliminazione dei pesticidi più pericolosi,” ha concluso Salomé Roynel.
PAN Europe invita i governi nazionali a vietare i prodotti contenenti 8-idrossichinolina nei propri mercati, nonostante il suo rinnovo a livello UE fino al 30 giugno 2032.