Cibo spazzatura, lo studio: bastano 5 giorni di abbuffate per avere effetti sul cervello

cibo spazzatura

Anche abbuffarsi di cibo spazzatura per un 5 giorni può avere conseguenze durature sul cervello, come l’insulino-resistenza. A dirlo un nuovo studio su Nature Metabolism

Anche abbuffarsi di cibo spazzatura per un periodo limitato può avere conseguenze durature sul cervello. A dirlo un nuovo studio pubblicato su Nature Metabolism, che evidenzia quanto rapidamente un eccesso di cibo ultra-processato possa alterare segnali metabolici critici, aumentando il rischio di aumento di peso, diabete o altre malattie metaboliche nel tempo.

Effetti nascosti

Nell’esperimento, 18 uomini magri tra i 19 e i 27 anni hanno consumato circa 1.500 calorie extra al giorno da snack ultra-processati, in aggiunta alla loro dieta abituale, per cinque giorni. Un altro gruppo di 11 uomini ha mantenuto le proprie abitudini alimentari come gruppo di controllo. Dopo cinque giorni, i ricercatori hanno analizzato le modifiche nei corpi e nei cervelli dei partecipanti. Nonostante il peso sia rimasto sostanzialmente invariato, altri parametri corporei hanno raccontato una storia diversa. Si è registrato un aumento del grasso nel fegato: è passato dall’1,5% iniziale al 2,5% circa. La risposta all’insulina nel cervello è risultata compromessa, con un aumento di insulino-resistenza, segnale precoce di un potenziale rischio di diabete e disturbi metabolici.

Variazioni nei test cognitivi

Inoltre, test cognitivi hanno mostrato che i partecipanti esposti al cibo spazzatura hanno sviluppato una minore sensibilità alle ricompense e una maggiore sensibilità alle punizioni. Questo suggerisce che la loro capacità di elaborare piacere e gratificazione è stata alterata. In altre parole, mentre esternamente non sembrava esserci alcuna differenza, internamente il fegato stava accumulando grasso e il cervello stava già iniziando a ignorare i segnali dell’insulina. Perfino una settimana dopo il ritorno a una dieta normale, alcuni segni di resistenza all’insulina erano ancora presenti in aree cerebrali legate alla memoria e alla cognizione.

Il problema dell’insulino-resistenza

Se il cervello smette di rispondere all’insulina, aumenta la probabilità di ingrassare. L’insulina non si limita a regolare la glicemia, ma svolge anche un ruolo chiave nel controllo dell’appetito e del metabolismo. In condizioni normali, segnala al cervello di ridurre l’appetito e aiuta a gestire l’uso e lo stoccaggio dei nutrienti. Quando il cervello diventa resistente all’insulina, l’appetito aumenta, e si mangia di più. Inoltre, la gestione di zuccheri e grassi si altera, aumentando il rischio di obesità e diabete di tipo 2.

Il cibo spazzatura può riprogrammare il cervello in pochi giorni

Lo studio ha anche scoperto che una breve abbuffata di cibo spazzatura può alterare il sistema di ricompensa cerebrale. Dopo cinque giorni di consumo eccessivo, i partecipanti erano meno motivati dalle ricompense e più sensibili agli effetti negativi. In pratica, il cibo ultra-processato sembrava ridurre il piacere associato a esperienze positive, aumentando la propensione a sentirsi “puniti”. Questa scoperta è cruciale perché le scelte alimentari sono guidate dal sistema di ricompensa cerebrale. Se questo sistema viene alterato, può instaurarsi un ciclo vizioso in cui si desidera sempre più cibo spazzatura, rendendo difficile tornare a un’alimentazione sana. Secondo i ricercatori,  se cinque giorni di cibo spazzatura possono alterare la risposta insulinica del cervello, è probabile che periodi di alimentazione equilibrata e attività fisica possano migliorarla nel tempo.

sponsor