Internet a casa: a chi conviene davvero Starlink?

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Starlink, l’offerta internet via satellite della società di Musk è disponibile in Italia anche per i clienti domestici. L’abbiamo confrontata con Eolo, che punta sulle onde radio per raggiungere come il rivale, le zone non coperte dalla fibra

 

a quando gli Stati Uniti hanno riportato Donald Trump alla guida del paese, un’altra figura ha moltiplicato la sua presenza sui media, anche per questioni legate all’Italia. Elon Musk, ad oggi l’uomo più ricco del mondo, imprenditore innovativo in più campi (è tra i fondatori di Paypal, Tesla e SpaceX), è entrato a gamba tesa nel dibattito politico mondiale. Musk ha anche mandato in orbita quasi 7mila satelliti in grado di portare internet in zone difficilmente accessibili, o in aree colpite da calamità o guerre. Oltre agli usi istituzionali, da circa un anno e mezzo Starlink presenta delle offerte per clienti domestici anche in Italia, andando a occupare uno spazio prima di allora di quasi esclusiva competenza di Eolo, azienda italiana specializzata in coperture Internet via radio.

A chi non conviene mai

Diciamo subito che per una utenza che vive in città coperte dalla fibra ottica rivolgersi a un’offerta che passa per l’antenna e le onde radio non ha molto senso: le tariffe sono più alte e le velocità garantite mediamente più basse. Ma esistono nel nostro paese ancora tanti luoghi abitati che non sono cablati, se non con tecnologie obsolete per la navigazione in rete di oggi, tra video, streaming e software “pesanti”. In Italia, il “digital divide” (divario digitale all’interno della popolazione), è ancora molto alto secondo un rapporto Auditel-Censis, nel 2021 circa 14 milioni di utenti o non accedevano alla rete o lo facevano in maniera discontinua e con una connessione di bassa qualità. Negli ultimi anni la diffusione di tariffe economiche per navigare via smartphone ha sicuramente ridotto il gap, ma rimane la questione di chi ha bisogno di una connessione stabile per lavorare dal computer di casa o da un ufficio.

Starlink e Eolo, tecnologie a confronto

Starlink promette di risolvere il problema, così come Eolo. Abbiamo perciò fatto un confronto tra le tariffe più economiche dei due operatori, andando a spulciare in generale tra le condizioni e i termini di servizio di entrambe. La prima cosa da sottolineare è che le due tecnologie usate non sono esattamente la stessa cosa e questo, come vedremo, ha dei pro e dei contro per entrambe. Starlink si appoggia a un vero e proprio sistema di satelliti che inviano il segnale nell’abitazione della persona abbonata. Eolo utilizza la tecnologia radio Fwa con cui copre solo l’ultimo tratto di connessione, dall’ultima centralina cablata fino alla casa dell’utente.

L’offerta Starlink

Nel caso di Starlink, l’offerta più economica è “Residenziale lite”, promossa come “ideale per uso limitato e uso domestico ridotto”, al costo di 29 euro al mese. A questa cifra vanno aggiunti 249 euro (in promozione, altrimenti sono 349) per l’acquisto del kit standard che non include l’installazione, da fare in autonomia o pagando a proprio spese un tecnico), e 24 euro per la spedizione e l’imballaggio del kit (questi ultimi per altro non segnalati nelle prime pagine promozionali). Va detto che sul sito di Starlink trovare le informazioni utili al potenziale cliente non è affatto semplice come dovrebbe essere per un operatore di tlc in Italia: per raggiungere i termini di servizio, le condizioni contrattuali e soprattutto la pagina della trasparenza tariffaria, obbligatoria per legge, dobbiamo passare dal link in fondo alla homepage “Privacy e informazioni legali”, per nulla intuitivo. Nelle pagine immediatamente accessibili con le offerte, per fare un esempio, non è neanche accennata la velocità di download massima. Ciò detto, perché Starlink già in fase di primo approccio mette le mani avanti sull’uso “limitato e ridotto” di questa offerta?

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La velocità effettiva

Semplice: perché nonostante sul territorio italiano Starlink assicuri che gli utenti “in genere sperimentano velocità di download comprese tra 25 e 220 Mbps, con la maggior parte degli utenti che sperimenta velocità superiori a 100 Mbps”, che è anche la velocità inserita nelle tabelle di riferimento, la stessa società ammette che: “Le velocità effettive potrebbero essere inferiori a quelle previste durante i periodi di utilizzo elevato. Le prestazioni variano in base alla posizione, all’ora del giorno e alla precedenza che Starlink assegna ai tuoi dati nella rete in base al tuo piano di servizio”.

Il problema della bassa priorità

E qui andiamo al principale punto debole dell’offerta residenziale lite, che include una quantità illimitata di dati “Bassa Priorità”. Questi dati – spiega Starlink – “sono sempre a bassa priorità rispetto ad altri piani di servizio Starlink per luoghi fissi, con conseguente riduzione del servizio e della velocità nelle aree congestionate e durante le ore di punta”. Dunque a un prezzo tutt’altro che economico, si rischia di non riuscire godere di un film in streaming ad alta risoluzione o di una partita di calcio in diretta, nelle ore considerate di punta. Del resto anche la tariffa residenziale, che costa 40 euro al mese, ha delle limitazioni: “Nei momenti in cui la rete sia congestionata e durante le ore di utilizzo di punta, gli utenti potrebbero riscontrare velocità inferiori e prestazioni ridotte che potrebbero comportare il degrado o l’indisponibilità di determinati servizi o applicazioni di terze parti”, tra cui “lo streaming di video, il gaming o il download di file di grandi dimensioni” che sono “le più colpite durante le ore di punta”. In altre parole, per avere un servizio in cui non ci si senta clienti di seconda o terza classe, bisogna optare per il profilo “Priority” e spendere la cifra ragguardevole di 50 euro mensili, che però garantiscono il riparo da rallentamenti indotti solo per i primi 40 Giga di navigazione.

L’offerta Eolo

Da questo punto di vista Eolo appare un servizio meno cervellotico e più abbordabile. L’offerta casa viene proposta a partire da 19,90 euro al mese per il primo anno e poi 24,90. Con Eolo è possibile provare per 100 giorni l’offerta e se non si è soddisfatti “richiedere la disattivazione del servizio e ottenere il rimborso”. Installazione, router e antenna sono in comodato gratuito, mentre la velocità promossa è fino a 100 Mbps massima in download e di 20 in upload (con 5 euro in più si accede a Casa plus, con una velocità di navigazione fino a 300 Mbps). Qui Eolo appare più trasparente rispetto a Starlink, chiarendo subito che “la velocità effettiva dovrà essere confermata dal nostro tecnico in sede di installazione” in base anche agli ostacoli alle onde radio presenti in zona e che potrebbe dover tentare l’installazione con velocità più ridotte, fino a un minimo di 30 Mbps in download e 3 in upload. Non essendo una tecnologia propriamente satellitare, ma appoggiandosi a ponti radio terrestri, la discontinuità di copertura è in effetti maggiore rispetto al concorrente. La mappa geografica italiana sul sito di Eolo spiega che i comuni coperti sono pari al 95% al Nord e nelle regioni centrali adriatiche, al 70% al Centro e solo al 30% al Sud.  Insomma, per una connessione domestica, una volta verificata la copertura, Eolo appare la soluzione più economica e efficace. Se invece ci si trova in una zona non raggiunta da altri competitors, e si è disposti a sborsare di più, l’opzione di Musk può essere la risposta alla domanda dell’utenza.

E i costi nascosti?

Anche con le tariffe che utilizzano antenne per portare internet a casa c’è da stare attenti ai costi non dichiarati con adeguata trasparenza. Nel caso di Starlink, il grosso è legato al kit necessario per il servizio. Starlink spiega nelle condizioni di servizio: “Come altri nuovi prodotti tecnologici, anche il Kit Starlink è destinato a diventare tecnologicamente obsoleto. Di tanto in tanto, i clienti potrebbero aver bisogno di acquistare un modello più recente per usufruire di Servizi ottimali”. Se consideriamo cheacquistarlo costa 249 euro, non è proprio il massimo. Un’altra spesa che accomuna sia le offerte Eolo che quelle Starlink è quella legata agli eventuali aggiustamenti durante l’installazione. L’antenna, infatti, viene fornita in una versione basica. Per qualsiasi altro accessorio utile per fissarla nella posizione migliore per captare il segnale, bisognerà pagare un extra, che però nessuna delle due aziende quantifica.

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