Assorbenti femminili, Lines è davvero contro gli stereotipi sul ciclo?

Mentre sul proprio sito Lines si dichiara contro gli stereotipi legati al ciclo mestruale, di cui le donne sono vittime da sempre, in alcune confezioni di assorbenti si trovano delle strane card che riportano messaggi quanto meno discutibili, in cui si fa riferimento al “diritto allo shopping terapeutico”

“Sul nostro pack speciale riportiamo gli stereotipi più comuni di cui le donne sono vittime, correggendoli in un modo del tutto originale”. È quanto si legge sul sito di Lines, l’azienda italiana più nota che produce assorbenti e proteggi slip.  “Vogliamo costruire un mondo più libero, in cui ogni donna possa essere se stessa, giudicata in base alla proprie capacità e non in quanto donna” scrive ancora l’azienda lanciando l’iniziativa “Lines dice stop” riferendosi appunto a una serie di frasi molto diffuse che richiamano alcuni stereotipi di cui le donne sono vittime da sempre.
Eppure, una nostra lettrice ci segnala quello che a noi sembra più che un controsenso: una confezione di assorbenti Lines contiene una card, chiamata V.I.P. pass, dove V.I.P. sta per “very important period”, in cui si riporta un messaggio che richiama uno di quegli stereotipi che l’azienda dichiara di combattere. Sul biglietto si legge: “Hai le mestruazioni? Questa è la card che fa per te. Hai diritto a una giornata di shopping terapeutico. Dai questa card a tua mamma e prenditi la sua in cambio”.

Facendo una ricerca in rete abbiamo trovato altre card di questo tipo, che si vendono addirittura su ebay, come se fossero un oggetto da collezione. Su un’altra card si fa riferimento al “diritto a un po’ di dolcezza” (durante le mestruazioni) per cui se si consegna la card al proprio partner si riceve il proprio dessert preferito.
Al di là dell’obiettivo di questi messaggi, che non è ben chiaro quale sia, il richiamo allo shopping terapeutico ci sembra uno stereotipo bello e buono che, oltretutto, potrebbe incoraggiare le ragazze più giovani ad un’azione di consumismo, che con l’ empowerment femminile non ha nulla a che fare.
Oltretutto, nel nostro Paese già il semplice acquisto degli assorbenti può essere paragonato a un lusso visto che l’Iva è stata riportata al 10%, nonostante diversi tentativi di azzerarla.
Ricordiamo che la petizione Stop Tampon Tax, lanciata circa due anni fa, è stata tra le più firmate della storia della piattaforma Change in Italia e ha raggiunto 683.000 firme digitali (a cui si aggiungono le 80.000 raccolte nei banchetti presso i punti vendita Coop). Petizione che ha raggiunto l’esito positivo di portare l’Iva sugli assorbenti femminili dal 22% a un più equo 5% realizzato dal governo Meloni, in linea con altri Paesi europei. Tuttavia, lo stesso governo Meloni, nella scorsa legge di Bilancio, ha fatto un passo indietro riportando l’Iva sugli assorbenti femminili al 10%. Il collettivo di giovani donne che aveva lanciato la petizione ritorna alla mobilitazione con lo slogan “Il ciclo è ANCORA un lusso!” con l’obiettivo di raggiungere 1 milione di firme.

Al di là delle mere scelte di marketing, crediamo che sarebbe un bel messaggio se un’azienda leader come Lines sposasse la battaglia sull’Iva, tagliando magari il prezzo dei propri prodotti, piuttosto che “spingere” le ragazzine a spendere soldi, non considerando tutte quelle situazioni in cui le famiglie fanno già fatica a soddisfare tutte le esigenze dei propri figli.