
L’Assemblea nazionale francese, prima in Europa, ha approvato una legge che proibisce l’uso di Pfas per cosmetici, prodotti a base di cera, impermeabilizzanti per abbigliamento, vestiti e prodotti tessili. Greenpeace: “Perché il governo italiano non fa nulla?”
Poche ore fa l’Assemblea Nazionale francese, prima in Europa, ha approvato una legge che proibisce l’uso di Pfas per cosmetici, prodotti a base di cera, impermeabilizzanti per abbigliamento, vestiti e prodotti tessili.
Greenpeace: E l’Italia non fa niente
“Mentre la Francia mette al bando i Pfas in diverse categorie di prodotti e introduce numerosi interventi normativi in materia per proteggere la salute umana, in Italia il governo Meloni continua a non intervenire, nonostante la contaminazione diffusa delle acque potabili e i gravi casi di contaminazione in alcune aree del Veneto e del Piemonte”, dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. “Anche davanti a prove scientifiche sui gravi danni alla salute causati da alcuni Pfas, alcuni dei quali riconosciuti come cancerogeni, il governo italiano non fa nessun passo avanti per proteggere adeguatamente la salute pubblica e l’ambiente. Serve subito una legge nazionale per vietare l’uso e la produzione di Pfas”.
Le padelle rimaste fuori
L’approvazione riguarda il disegno di legge approvato dai parlamentari francese poco meno di un anno fa. Era stata una vittoria a metà, che lasciava fuori le padelle. Prima dell’approvazione era scoppiata la polemica perché la maggioranza aveva provato a rinviare il divieto per gli utensili da cucina dal 2026 al 2030, compromesso respinto dagli ambientalisti, che non volevano andare oltre il 2027. La presidenza della Repubblica ha risposto semplicemente eliminando il paragrafo riguardante questi prodotti. A premere per la cancellazione, era stato il comparto produttivo, guidato dal noto marchio Seb. Una portavoce del grupposi è detta “rassicurata dal fatto che la scienza e la ragione hanno prevalso oggi nell’emiciclo” . “Come per l’amianto, i datori di lavoro prevedono una catastrofe industriale se i Pfas saranno banditi “, ha risposto invece la Cgt (maggiore sindacato francese) in un comunicato stampa.
Stop dal 2026 per cosmetici, cera da sci e abiti
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