Autostrade per l’Italia Spa deve partecipare, insieme all’assicurazione dell’auto, al risarcimento per l’incidente mortale dovuto a tamponamento, in assenza di guardrail. A dirlo è una sentenza della Cassazione.
Autostrade per l’Italia Spa deve partecipare, insieme all’assicurazione dell’auto, al risarcimento per l’incidente mortale dovuto a tamponamento, in assenza di guardrail. A dirlo è una sentenza della Cassazione.
Il caso
Nel caso in questione (due donne finite in una scarpata con l’auto dopo essere state tamponate), con la sentenza 882/2025, infatti, la Corte chiarisce che “la presenza di una barriera protettiva laterale avrebbe permesso il contenimento del moto aberrante della Fiat evitando l’esito mortale, oltre che il ribaltamento dell’autovettura a seguito della discesa lungo la scarpata, poiché l’impatto era avvenuto a una velocità di 70 km/h, rispetto alla quale il contenimento da parte di una barriera moderna è assicurato”.
Il ricorso di Autostrade
Secondo la Suprema corte, infatti, il gestore stradale si è reso responsabile di omesso controllo. Autostrade si è difesa sostenendo sia che l’incidente fosse imprevedibile e facendo leva sull’assenza di un obbligo di legge che imponesse la presenza di guardrail nel tratto interessato.
L’obbligo di vigilanza e controllo
Ma in entrambi i casi la Corte non ha dato ragione alla società. La Cassazione, come riporta il Sole 24 ore, ha ricordato infatti che “l’obbligo di vigilanza e controllo, e di adottare tutte le misure idonee per rendere innocua la cosa e non arrecare danno a terzi, trova la propria fonte già in base al dovere generale del neminem laedere (non danneggiare nessuno, ndr), a fortiori sussiste in ipotesi di responsabilità aggravata, come quella per la custodia ex art. 2051 c.c., che costituiscono espressione di maggior favore per il danneggiato in presenza di una situazione di rischio unilaterale in quanto solo una parte (il danneggiante potenziale) ha la capacità tecnologica di ridurre l’occorrenza o la gravità degli incidenti”.
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