Lo studio pubblicato su Nature: come succede per il glucosio anche lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, presente in molti soft drink e cibi ultraprocessati è un carburante molto efficace per le cellule tumorali
Un secolo fa, una persona consumava appena 2-5 chilogrammi di fruttosio all’anno. Oggi, il consumo di questa sostanza può essere fino a 15 volte più elevato, complice l’uso diffuso dello sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (High-Fructose Corn Syrup, HFCS) nei cibi e nelle bevande ultra-processati. E tutto questo sembra avere un forte impatto sulla salute pubblica, secondo una ricerca pubblicata recentemente su Nature che ha sollevato nuove preoccupazioni sul ruolo di questo dolcificante nella crescita dei tumori.
Il legame tra HFCS e crescita tumorale
Lo studio, condotto su modelli animali come topi e pesci zebra, ha evidenziato che l’HFCS accelera la crescita tumorale attraverso un processo mediato dal fegato. Sebbene le cellule tumorali non possano utilizzare direttamente il fruttosio per la mancanza di un enzima specifico, il fegato lo trasforma in molecole nutrienti che supportano la proliferazione delle cellule cancerose.
“Quando pensiamo ai tumori, ci concentriamo spesso sui componenti alimentari che consumano direttamente,” spiega Gary Patti, professore di Chimica e Medicina alla Washington University di St. Louis. “Tuttavia, il corpo umano è complesso. Ciò che mangiamo può essere trasformato dai tessuti sani in qualcosa che i tumori possono utilizzare.”
Il ruolo del fegato: una fabbrica di nutrienti per i tumori
Lo studio ha identificato il processo di trasferimento lipidico interorganico come un meccanismo chiave. Il fegato converte il fruttosio in lisofosfatidilcoline (LPC), molecole lipidiche che entrano nel flusso sanguigno e vengono utilizzate dalle cellule tumorali per produrre fosfatidilcoline (PC), essenziali per la formazione delle membrane cellulari e per la divisione cellulare.
“Molte cellule tumorali preferiscono assorbire lipidi piuttosto che sintetizzarli,” aggiunge Patti. “Le LPC, essendo solubili nel sangue, rappresentano una fonte altamente efficiente per sostenere la crescita dei tumori.”
Risultati sperimentali: aumento delle LPC e crescita tumorale
I ricercatori hanno alimentato i topi con una dieta arricchita di HFCS, riscontrando un significativo aumento dei livelli di LPC nel sangue e una rapida accelerazione della crescita tumorale, senza variazioni nel peso corporeo o nei livelli di insulina. Esperimenti simili sui pesci zebra, geneticamente vicini agli esseri umani, hanno confermato questi risultati.
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Un altro risultato sorprendente riguarda un tipo specifico di LPC, denominata LPC 18:1, che è risultata particolarmente implicata nella crescita tumorale. Bloccare la produzione di LPC 18:1 ha rallentato significativamente la proliferazione delle cellule cancerose sia in laboratorio sia nei modelli animali.
Fruttosio contro glucosio: un confronto
Nonostante i suoi effetti nocivi, il fruttosio è risultato meno efficace del glucosio nell’alimentare la crescita tumorale. Le cellule cancerose, anche in presenza di grandi quantità di fruttosio, crescevano più lentamente rispetto a quando il glucosio era l’unica fonte di zucchero. Tuttavia, quando le cellule tumorali venivano coltivate insieme a cellule epatiche, la loro crescita aumentava significativamente, evidenziando il ruolo cruciale del fegato nella mediazione degli effetti del fruttosio.
Implicazioni per la salute pubblica
Gli alimenti che contengono HFCS sono onnipresenti: bibite, dolci confezionati, succhi di frutta, fast food, gelati, pane industriale e snack. Per ridurre il rischio, i ricercatori consigliano di leggere attentamente le etichette e di privilegiare cibi integrali e non processati.
“Se si è sfortunati al punto da avere un tumore, è fondamentale considerare una riduzione del consumo di fruttosio,” avverte Patti. “I nostri risultati indicano che il fruttosio può fungere da carburante alternativo per i tumori, soprattutto quando il glucosio è scarso.”
Basi per future terapie?
Lo studio apre nuove strade per lo sviluppo di trattamenti mirati. Inibire la metabolizzazione del fruttosio nel fegato o bloccare le LPC nel sangue potrebbe rallentare la crescita tumorale. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere se altri tipi di tumori possano utilizzare direttamente il fruttosio o beneficiarne indirettamente.
Con l’aumento globale del consumo di fruttosio, questa ricerca sottolinea l’importanza di promuovere diete più sane e consapevoli, oltre a incoraggiare lo sviluppo di terapie innovative per combattere il cancro.