Multe raddoppiate e sospensioni automatiche della patente: il nuovo Codice della strada è legge

Il nuovo Codice della strada, approvato oggi dal Senato, è diventato legge ed entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

Multe più salate, soprattutto in caso di cellulare alla guida, obbligo di targhe per i monopattini elettrici e sospensione automatica della patente nei casi di gravi infrazioni. Sono le principali novità previste dal nuovo Codice della strada che da oggi è legge.
La riforma del Codice della strada ha avuto l’ok dal Senato che oggi ha votato con 83 voti favorevoli, 47 contrari e un astenuto, senza ulteriori modifiche, il disegno di legge “sicurezza stradale” già approvato dalla Camera il 27 marzo scorso. Le norme contenute nel provvedimento entreranno in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che dovrebbe arrivare già la prossima settimana anche se alcune novità potranno essere applicate solo quando saranno emanati i relativi provvedimenti attuativi.
Di seguito, le principali novità previste dal nuovo Codice della strada.

Multe più salate per guida al cellulare, guida in stato di ebbrezza e violazione della velocità

La multa per guida al cellulare passa dagli attuali 165 euro (115,50 con lo sconto) a 250 euro con una sospensione della patente compresa tra 15 giorni e due mesi e la perdita di 5 punti. Alla seconda violazione nell’arco dei due anni, la sanzione sale a 350 euro e i punti decurtati diventano 10 (confermata la sospensione della patente da uno a tre mesi). Chi ha meno di 20 punti sulla patente subirà una mini sospensione automatica della patente (senza l’intervento del prefetto) già alla prima violazione.
Chi è già stato condannato per guida in stato di ebbrezza, ossia con tasso alcolemico nel sangue superiore a 0,8 g/l, non potrà guidare nemmeno con tasso alcolemico sopra lo 0 e fino a 0,5 g/l. Il divieto varrà per due anni se il reato è “lieve” (0,8-1,5 g/l) o tre anni se grave (sopra 1,5 g/l). Si potrà guidare solo se, dopo la revisione della patente, sul veicolo sarà installato (a proprie spese) l’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero. Un apposito decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ne definirà caratteristiche e modalità di installazione. Per quanto riguarda gli stupefacenti, quando gli agenti di polizia avranno fondato motivo di ritenere che un conducente sia in stato di alterazione potranno effettuare, direttamente sul luogo del controllo, un prelievo di saliva, con modalità che saranno fissate da apposite direttive del ministero dell’Interno. Nel caso in cui non sia possibile prelevare la saliva, gli agenti di polizia potranno accompagnare il conducente in strutture sanitarie e, nel caso in cui risulti positivo al test è prevista la revoca della patente per almeno 3 anni.
Alcune gravi violazioni delle norme di circolazione, come il mancato uso della cintura di sicurezza o dei seggiolini per bambini o dei dispositivi antiabbandono, il mancato rispetto dei segnali di senso vietato e di divieto di sorpasso, il non rispetto del semaforo, la circolazione contromano etc, saranno punite con la cosiddetta sospensione breve ovvero un provvedimento automatico che si applicherà già alla prima violazione, se il conducente ha meno di 20 punti sulla patente.
Nel caso in cui lo stesso veicolo commetta più violazioni dei limiti di velocità in un tratto stradale di competenza dello stesso ente e in un periodo di tempo di un’ora dalla prima violazione, si prevede il pagamento di una sola sanzione: quella più grave aumentata di un terzo, se più favorevole.
Si introduce una sanzione specifica in caso di violazione dei limiti di velocità di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h all’interno di un centro abitato per almeno due volte nell’arco di un anno: multa di 220 euro e sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
Sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali, le forze di polizia potranno accertare alcune violazioni particolarmente pericolose, dall’inversione del senso di marcia al mancato uso delle luci di posizione durante la sosta o la fermata, usando le normali telecamere e la relativa documentazione fotografica o filmata.
Ztl. In caso di più violazioni senza contestazione immediata delle norme che disciplinano la circolazione nella stessa zona a traffico limitato o nella stessa area pedonale urbana, si applicherà una sola sanzione per ciascun giorno di calendario. E non sarà sanzionato all’uscita l’utente che ha fatto ingresso nella zona a traffico limitato nel momento in cui non era in vigore il divieto. Inoltre, è prevista una tolleranza del 10% laddove si prevede un tempo massimo di permanenza.

Le cartelle esattoriali avranno un tetto alle maggiorazioni “monstre” in caso di multe non pagate e successivamente iscritte a ruolo. La maggiorazione di un decimo per ogni semestre applicata alla metà del massimo della sanzione edittale (circa il doppio della sanzione non pagata) prevista da una legge del 1981 non potrà superare i tre quinti – ossia il 60% – dell’importo della sanzione. Adesso, invece, può arrivare al 100% (un decimo per ogni semestre nel limite di cinque anni).

Neopatentati e foglio rosa. Per i neopatentati (che conseguiranno la patente dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice) sale da uno a tre anni il divieto di guida degli autoveicoli “potenti” con ulteriori limiti: 75 kW/t di potenza specifica massima (adesso sono 55 per le auto con motore termico e 65 per Bev e Phev) e 105 kW di potenza massima (ora sono 70). Il foglio rosa, attualmente rilasciato al superamento dell’esame di teoria, sarà consegnato solo dopo aver effettuato un numero minimo di esercitazioni (presso un’autoscuola) in autostrada o su strade extraurbane.

Sosta alla fermata dei mezzi pubblici, nelle corsie preferenziali e negli stalli per disabili. Sale da 87 a 165 euro la multa per chi sosterà nelle intersezioni nei centri abitati, alla fermata dei mezzi pubblici e nelle corsie riservate ai mezzi pubblici. Passa da 165 a 330 euro la multa per chi sosta con un’auto in uno stallo riservato alle persone con disabilità (165 euro per moto e motorini)

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Richiami delle Case. Al Codice della strada sarà aggiunto uno specifico articolo sulle campagne di richiamo delle case auto di veicoli che presentino “un rischio grave per la salute o la sicurezza delle persone”, prevedendo “l’immediata adozione di adeguate misure correttive e di informazione” finalizzate a “garantire che il veicolo non presenti più il rischio”. La circolazione con un veicolo soggetto a richiamo prevederà la stessa multa per circolazione con veicolo non revisionato, ossia una multa di 173 euro e la sospensione della circolazione del veicolo.

Monopattini elettrici. Tutti i mezzi dovranno essere dotati di una sorta di targhino, i conducenti dovranno essere assicurati per la responsabilità civile e il casco, attualmente obbligatorio solo per i minorenni, lo diventerà per tutti. In più, divieto assoluto di circolazione contromano (ora consentito nelle strade con doppio senso ciclabile), circolazione solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h e divieto di sosta sui marciapiedi tranne che ove consentito. Per quanto riguarda i monopattini in sharing, il gestore del servizio dovrà installare sistemi automatici che ne impediscano il funzionamento al di fuori delle aree della città in cui ne è consentita la circolazione.

Biciclette. Il testo interviene su molte norme che disciplinano la circolazione delle biciclette. Tra le altre cose, si specifica che i veicoli a motore dovranno sorpassare le biciclette con “adeguato distanziamento laterale in funzione della velocità reciproca e dell’ingombro del veicolo a motore, mantenendo, ove le condizioni della strada lo consentano, la distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri”. Le corsie ciclabili saranno disciplinate con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Scompare la possibilità di istituire, alle intersezioni semaforizzate, la cosiddetta casa avanzata, ossia la linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli, che sarà sostituita da una specifica zona di attestamento ciclabile.