Il Centro tutela consumatori utenti di Bolzano ha ottenuto la condanna di Star Italia Spa dall’Agcm per pratica commerciale scorretta e aggressiva, e per clausole vessatorie per un totale di 2 milioni di euro.
Star Italia Spa è una società che si definisce leader in Italia in campo di ristrutturazione bagno e trasformazione vasca in doccia. L’azienda identifica i potenziali clienti attraverso campagne pubblicitarie sui social oppure sui canali televisivi, per poi stipulare, tramite una rete di agenti diffusi sul territorio, contratti porta a porta per un importo medio di 5mila euro.
Nel corso degli ultimi cinque anni, decine di consumatori si sono rivolti al CTCU per chiedere assistenza . In particolare per la mancata esecuzione dei lavori dopo oltre un anno dalla sottoscrizione del contratto e dal pagamento dell’intero importo: i lavori, nonostante i solleciti, non venivano iniziati e molte clausole all’interno del contratto prevedevano importanti squilibri a favore della Società.
Il CTCU, oltre ad aver offerto consulenza ai consumatori, una volta accertato che da parte di Star Italia non ci fosse la volontà di stabilire una data di inizio lavori neppure dopo mesi dalla scadenza dei tempi di consegna previsti contrattualmente (6 mesi!), ha denunciato tale pratica commerciale allaAutorità garante della concorrenza, sollecitando anche i consumatori stessi ad effettuare delle segnalazioni.
L’Autorità ha accertato, con sentenza pubblicata il 24 ottobre scorso, che “Star Italia ha attuato una pratica commerciale scorretta e aggressiva, ritardando l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione di bagni a fronte dell’avvenuto pagamento di un acconto o dell’intero prezzo. Inoltre la società ha ostacolato l’esercizio dei diritti contrattuali per il mancato riconoscimento del diritto di recesso esercitato dai consumatori e in alcuni casi ha negato la risoluzione del contratto a causa del proprio inadempimento. Infine, nelle condizioni generali di contratto predisposte da Star Italia, l’Autorità ha ravvisato la presenza di numerose clausole vessatorie.”
Spiegano dal CTCU: “La denuncia e il successivo provvedimento, oltre alle singole diffide inviate, ha fatto in modo che per i casi trattati dalla nostra associazione, Star Italia si sia decisa a restituire ai consumatori gli importi pagati, che ricordiamo si aggiravano mediamente intorno ai 5.000 euro a famiglia”.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
Dal provvedimento emerge che nel corso delle visite a domicilio, gli agenti di vendita di Star Italia avrebbero fornito informazioni ambigue, innanzitutto, in merito alla possibilità di utilizzo del bonus fiscale previsto per gli interventi di ristrutturazione finalizzati al superamento delle barriere architettoniche. Questo, anche quando i lavori si sarebbero concretizzati nella semplice sostituzione della vasca da bagno con doccia. Infine, avrebbero convinto le persone a firmare il contratto, affermando che la firma non li avrebbe vincolati, salvo poi negare loro il diritto di recesso.
“Questo provvedimento è molto importante”, chiarisce Paola Francesconi, consulente del CTCU “in quanto stabilisce un precedente importante, ovvero che non è tollerabile attendere mesi e mesi per adempiere ad un accordo contrattuale, soprattutto dopo aver saldato l’intero importo, neppure se le tempistiche sono inserite nel contratto”.