Latte in formula per neonati, il governo inglese vuole produrlo in proprio per abbassare i prezzi

latte

Il governo inglese potrebbe offrire il proprio latte in formula per neonati a basso costo per combattere i prezzi elevati e la mancanza di scelta sul mercato. È la proposta dell’Antitrust britannica

Il governo inglese potrebbe offrire il proprio latte in formula per neonati a basso costo per combattere i prezzi elevati e la mancanza di scelta sul mercato. È la proposta dell’Antitrust britannica, la Competition and markets authority (Cma), che ha spiegato come un’altra misura potrebbe essere quella del governo di regolamentare e stabilire un limite di prezzo o margine di profitto per i rivenditori come un modo per abbassare i prezzi per i genitori più rapidamente.

Prezzi alti ingiustificati

Come spiega il Guardian, che riporta la notizia, le potenziali misure facevano parte del rapporto provvisorio della Cma sul mercato della formula per neonati dopo che l’autorità di controllo ha identificato come una mancanza di concorrenza sul mercato aveva portato i prezzi alle stelle, sfruttando una convinzione radicata tra i genitori che un costo più elevato equivale a una migliore qualità per i loro figli.

Le raccomandazioni dell’Authority

Il rapporto della Cma ha stabilito una serie di potenziali raccomandazioni, tra cui l’estensione del divieto di pubblicità della formula per neonati alla formula di proseguimento o addirittura “il divieto di tutta la pubblicità correlata al marchio”. Sarah Cardell, amministratore delegato della Cma, ha affermato: “Siamo preoccupati che le aziende non siano fortemente competitive sul prezzo e molti genitori, che potrebbero scegliere il latte artificiale in circostanze vulnerabili e senza informazioni chiare, optano per prodotti più costosi, equiparando costi più elevati a una migliore qualità per il loro bambino”.

Il latte marchiato “Sistema sanitario nazionale”

L’Autorità ipotizza che governo si procuri il proprio latte artificiale da un produttore terzo a un prezzo competitivo e lo venda con un nome consolidato, come l’Nhs (il sistema sanitario nazionale), o investa nella creazione di un nuovo marchio per il mercato. Secondo la Cmq, “Questo intervento mira a introdurre una maggiore scelta per i genitori e un prezzo più basso. A sua volta, potrebbe anche esercitare una pressione al ribasso sui prezzi di altri produttori”.

L’ipotesi del prezzo massimo

Un’altra opzione proposta dal Cma è quella di introdurre delle normative per stabilire un tetto massimo al prezzo del latte in polvere per neonati e bambini piccoli, o stabilire un tetto al margine di profitto, come ha fatto il governo greco all’inizio di quest’anno con l’obiettivo di rendere i prodotti più accessibili.

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