Il test francese sul burro di cacao ha analizzato 19 prodotti molto venduti anche in Italia e scoperto oli minerali, idrocarburi sintetici e perturbatori endocrini in una lunga lista di marchi. Ecco quali
Il mensile francese dei consumatori francesi Que Choisir ha pubblicato un nuovo test sul burro di cacao, cinque anni dopo l’allarme lanciato nel 2017 riguardo alla presenza di oli minerali e idrocarburi sintetici in molti prodotti di largo consumo. Nonostante alcuni progressi, la situazione è ancora preoccupante: molti produttori continuano a utilizzare ingredienti potenzialmente tossici, che possono essere ingeriti attraverso l’applicazione dei burrocacao.
Il problema degli oli minerali e degli idrocarburi sintetici
Secondo Que Choisir, “gli oli minerali e gli idrocarburi sintetici, noti con nomi come petrolatum, paraffina o cera microcristallina, possono lasciare residui potenzialmente tossici”. Alcuni di questi residui possono essere cancerogeni, mentre altri tendono ad accumularsi nel fegato o nei linfonodi, provocando reazioni infiammatorie. Per questo motivo, tali sostanze sono vietate nell’industria alimentare, ma continuano a essere utilizzate nei cosmetici, tra cui i balsami per labbra, prodotti che, in molti casi, possono essere ingeriti in piccole quantità .
Le marche che hanno migliorato la formulazione
Il test ha riservato una doppia sorpresa. La buona notizia è che alcuni produttori hanno risposto all’allarme lanciato nel 2017, riformulando i loro prodotti e sostituendo gli ingredienti potenzialmente nocivi con composti più sicuri, come la cera d’api, l’olio di ricino e il burro di karité. Tra questi, Avène (Cold cream) e Labello (Original), che hanno escluso le sostanze incriminate dalle nuove formulazioni. Anche La Roche Posay (Nutritic) e Uriage (Stick labbra idratante) hanno riformulato i loro prodotti, sebbene alcune versioni con la vecchia composizione siano ancora acquistabili sui siti dei produttori.
Le marche che ancora prevedono ingredienti sgraditi nel burro di cacao
Nonostante queste modifiche, ci sono ancora molti marchi che continuano a includere oli minerali e idrocarburi sintetici nei loro balsami per labbra. Il prodotto Petit Marseillais nutrition labbra secche, per esempio, è stato segnalato per la sua formula contenente sostanze potenzialmente nocive. Un altro caso eclatante è quello del Carmex classico, che non solo include due delle sostanze sotto accusa, ma contiene anche un perturbatore endocrino, una combinazione particolarmente preoccupante.
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Marchi come Neutrogena, Bioderma (Atoderm), Clinique (Repairwear Trattamento labbra riparatore intenso) e i marchi economici come Kiko e Primark utilizzano ancora queste sostanze nelle loro formulazioni. Que Choisir sottolinea che, nel caso di Primark, il rischio di ingestione è ancora maggiore, poiché i prodotti sono aromatizzati con gusti simili a quelli alimentari, come anguria, torta di ciliegie e Mentos ai frutti rossi.
Prodotti per bambini: un rischio sottovalutato
Una delle conclusioni più scioccanti del test riguarda i prodotti destinati ai bambini. Que Choisir ha evidenziato come marchi come Chupa Chups, con i suoi balsami aromatizzati alla frutta, e Disney, che commercializza prodotti con il nome di vari cartoni animati, contengano ingredienti potenzialmente dannosi. “I produttori di questi prodotti dovrebbero essere particolarmente attenti alla composizione”, avverte la rivista, data la vulnerabilità dei più piccoli.