La vicenda di una nostra lettrice: chiede la chiusura del contratto con l’operatore ma c’è sempre un documento che manca. Nel frattempo la fatturazione prosegue: è corretto? Risponde Valentina Masciari, Konsumer Italia
Dopo un anno di continui solleciti per effettuare una disalimentazione di luce fornita da Sorgenia, mancava sempre qualche documento, ma tra una comunicazione e l’altra passavano mesi, cioè pensavo fosse tutto a posto ed invece arrivava la bolletta e allora scoprivo che mancava sempre qualcosa. Intanto i mesi passavano e sembrava proprio che volessero allungare i tempi! Ad un certo punto ho smesso di pagare le bollette e allora si sono fatti sentire e finalmente sono riuscita ad avere la chiusura… ma ora mi chiedo non ho pagato le bollette e non mi hanno staccato la corrente ora le bollette insolute devo pagarle comunque? Grazie
Chiara Pedrola
Un caso davvero spiacevole e per capire la correttezza dell’operato di Sorgenia abbiamo chiesto un parere a Valentina Masciari, responsabile Utenze di Konsumer Italia
In linea generale, occorrono massimo 7 giorni lavorativi per la chiusura del contratto luce, quindi per la cessazione. C’è una prima fase, nella quale viene inviata la richiesta di cessazione al proprio fornitore, il quale entro due giorni, la inoltrerà al distributore. Il distributore, ha poi cinque giorni lavorativi, dalla richiesta ricevuta, per chiudere il contatore.
Nel momento della richiesta in questione, vanno forniti dei dati necessari, quali: il codice POD, i dati anagrafici, l’indirizzo presso il quale recapitare la fattura di chiusura/conguaglio, e la data desiderata di disattivazione.
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Inoltre, i canali per comunicare al proprio fornitore l’intenzione di chiudere la propria utenza, possono essere diversi;  ad esempio, la richiesta può essere fatta on line, dal sito del fornitore, attraverso un form da compilare, oppure chiamando il servizio clienti. Ci sono poi fornitori che prevedono anche un modulo apposito da compilare e rimandare al fornitore stesso, ma qualunque modalità si decida di seguire, avviata la procedura, sempre nei 7 giorni lavorativi questa verrà conclusa.
Infine, possono esserci situazioni particolari in cui la cessazione si protrae oltre i tempi previsti, come nel caso della signora Chiara, per colpe riportabili al distributore e allora, in ipotesi di tale natura, sono fissati degli indennizzi: 35 euro se la cessazione viene eseguita nel doppio del tempo previsto, 70 euro se nel triplo del tempo e, 105 euro nel caso in cui la disattivazione venga effettuata oltre il triplo del tempo previsto.
La signora, dovrà quindi chiedere chiarimenti al proprio fornitore, avviando una contestazione, sul ritardo nella chiusura dell’utenza, verificando quindi se la colpa è imputabile a un ritardo di Sorgenia nell’avvio della pratica o se invece, il ritardo sia imputabile al distributore, e quindi richiedere gli indennizzi dovuti.