Il paradiso dei batteri? Un’indagine tedesca assolve il gelato soft

GELATO SOFT

Una ricerca tedesca fa chiarezza sui rischi microbiologici legati al consumo di gelato soft, assolvendolo quasi completamente dai dubbi sulla sicurezza alimentare

Il gelato soft, con la sua consistenza cremosa e il suo gusto avvolgente, è una delle tentazioni frequenti anche in Italia, seppure ancora con numeri meno travolgenti di quelli che ha negli Usa e in Nord Europa (dove un buon gelato tradizionale, va detto, è cosa assai più rara che da noi). Tuttavia, il tema della sua sicurezza alimentare è stato oggetto di discussione per anni. Più cremoso, meno freddo del nostro tradizionale gelato, questo alimento è ricorrentemente accusato di essere un Eldorado per salmonelle e batteri pericolosi.

Una recente ricerca condotta in Germania potrebbe finalmente mettere a tacere le preoccupazioni.

Il fascino del gelato soft

A differenza del gelato tradizionale, il soft viene prodotto a una temperatura di circa -6°C, molto più alta rispetto ai -18°C del gelato classico. Questa particolare lavorazione, che prevede anche l’incorporazione di molta aria nella miscela, gli conferisce quella tipica consistenza morbida e cremosa. Tuttavia, proprio questa differenza nella temperatura di conservazione ha sollevato dubbi sulla sicurezza microbiologica del gelato soft, con molti che lo ritengono un terreno fertile per batteri come le salmonelle.

L’indagine tedesca

Per far luce su queste preoccupazioni, quattro Uffici Chimico-Veterinari in Baden-Württemberg hanno condotto uno studio approfondito su 33 campioni di gelato soft raccolti tra il 2022 e oggi. I risultati dell’indagine hanno sorpreso molti: nonostante il gelato soft sia considerato più vulnerabile a contaminazioni microbiologiche rispetto al gelato tradizionale, nessun campione è risultato positivo alla presenza di salmonelle.

Lo studio in dettaglio

La ricerca ha rivelato che solo tre campioni presentavano livelli elevati di batteri indicatori di igiene, come Enterobacteriaceae ed Escherichia coli, e lieviti responsabili del deterioramento. Tuttavia, questi campioni rappresentavano l’eccezione piuttosto che la regola. Nessuno dei campioni esaminati conteneva quantità di batteri tali da rappresentare un rischio per la salute.

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In definitiva, la ricerca tedesca ha dimostrato che, nonostante il gelato soft abbia un potenziale teorico per la contaminazione microbiologica, i rischi effettivi sono minimi se le norme igieniche vengono rispettate. Per questo, gli amanti del gelato soft possono gustarlo senza troppe preoccupazioni, sapendo che le probabilità di incorrere in problemi di salute sono estremamente basse.