Cosa sta succedendo ai prezzi dell’olio extravergine

PREZZI OLIO EXTRAVERGINE

TeatroNaturale registra speculazioni nei prezzi in Spagna mentre da noi le quotazioni dell’olio extravergine restano su livelli più alti. In attesa della nuova raccolta che si preannuncia scarsa e con le giacenze a zero

La quiete prima della tempesta? Sui prezzi dell’olio extravergine TeatroNaturale, portale di riferimento per il settore, registra all’inizio di agosto una sostanziale stabilità intorno ai 9 euro al chilo per il 100% italiano non mancando però di sottolineare come, anche quest’anno a causa del caldo e della siccità, la prossima campagna di raccolta sarà al di sotto delle aspettative. E pure quest’anno, sottolinea il portale diretto da Alberto Grimelli, l’Italia arriverà al nuovo raccolto con le giacenze a zero dell’olio della scorsa stagione. Il risultato? Una possibile fiammata dei prezzi sull’olio extravergine che ha contraddistingo tutto il periodo 2023-2024 con prezzi a scaffale fino ai 15 euro al litro.

Al momento la situazione è questa: la Camera di Commercio di Bari indica il prezzo dell’olio extravergine di oliva a 9-9,3 euro/kg al 6 agosto, IsmeaMercati a 9,23 euro/kg, mentre il Borsino dell’Olio di Teatro Naturale a 9,05 al 1 agosto.

Scrive TeatroNaturale: “Il lieve abbassamento del prezzo dell’olio non è né un campanello di allarme né è indicativo di un trend. In questa stagione le rimanenze non sempre sono di ottima qualità e l’extravergine comincia a essere stanco, con la conseguenza che un lieve abbassamento delle quotazioni diventa fisiologico”. E aggiunge: “Gli acquisti, questo è vero, procedono a rilento con gli imbottigliatori che non vogliono fare stock in previsione della prossima campagna olearia che, al momento, appare incerta. Al momento restano disponibili una trentina di autobotti, ovvero appena sufficienti a garantire la copertura tra le due campagne olearie. Come l’anno scorso, dunque, l’Italia arriverà al nuovo raccolto a giacenza zero”.

Tuttavia se in Italia prevale cautela negli scambi e nelle quotazioni, in Spagna invece si registrano manovre speculative.

Scrive ancora il portale: “La speculazione, nei primi giorni di agosto, si è spostata dall’olio extravergine di oliva, la cui quotazione è stabile o in lieve aumento, tra i 6,7 e i 6,8 euro/kg, sull’olio lampante soprattutto il cui prezzo è calato di circa 30 centesimi in una sola settimana, sfondando la quota dei 6 euro/kg, a 5,75-5,8 euro/kg. Situazione diversa invece per il vergine di oliva, che, dopo il tonfo registrato a metà luglio, si è stabilizzato intorno a 6,2 euro/kg, con un lieve apprezzamento nell’ultima settimana. Oggi, probabilmente, la categoria di olio di oliva con le maggiori giacenze in Spagna è proprio il lampante, con la prospettiva che molto prodotto, classificato come vergine a gennaio/febbraio, debba essere declassato prima della nuova campagna olearia. Una situazione che certamente favorisce le speculazioni ribassiste”.

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