Aia dopo i fegati richiama lotti di petto, sovracosce, fusi e durelli per rischio microbiologico

aia

Dopo i primi richiami per rischio microbiologico riguardanti fegati di pollo, Aia ritira in via precauzionale anche altri lotti di petto, sovracosce, fusi e durelli di pollo

Dopo i primi richiami per rischio microbiologico riguardanti fegati di pollo, Aia ritira in via precauzionale anche altri lotti di petto, sovracosce, fusi e durelli di pollo.

Nello specifico, i lotti ritirati sono:

Petto di pollo Aia (peso variabile) lotto: 3328937, scadenza 05/06/2024;

Fusi di pollo Aia (peso variabile), lotto: 3339045; scadenza 04/06/2024;

Sovracosce di pollo Aia (peso variabile), lotto: 3328937, scadenza 03/06/2024,
lotto: 3339045, scadenza 04/06/2024;

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

Durelli di pollo Aia, (peso 300 gr), lotto: 3339383, scadenza 06/06/2024.

Tutti i lotti interessati sono in confezioni da 300 grammi prodotte nello stabilimento sito in Via Apollinare Veronesi 1, Nogarole Rocca,37060 (VR) della Società agricola cooperativa Tre Valli di Verona. Motivo del richiamo: “ritiro precauzionale per possibile rischio microbiologico”. Chi lo avesse comprato è pregato di non consumarlo e riportarlo nel punto vendita in cui l’ha comprato.

La precisazione dell’azienda

L’azienda ci ha voluto scrivere attraverso il suo ufficio stampa precisando che “non si tratta di un richiamo, ma semplicemente di un ritiro commerciale, dagli scaffali, senza alcun obbligo di comunicazione (che è stata comunque fatta in via precauzionale) né di richiamo dei prodotti già acquistati, tanto che i supermercati citati nell’articolo hanno infatti già eliminato i cartelli“.

Per quanto ci riguarda resta poco comprensibile la ragione di questo “ritiro commerciale” e del fatto che i supermercati abbiano tolto i cartelli se si tratta di possibile rischio microbiologico.