Naturali, davvero? Test su 20 succhi di frutta

TEST SUCCHI DI FRUTTA

Abbiamo portato in analisi i succhi di frutta per valutare pesticidi e micotossine: basse le concentrazioni ma in diversi prodotti si trovano troppe tracce, fino a 8. E dal punto di vista nutrizionale non mancano zuccheri aggiunti, edulcoranti e dolcificanti. Tutti i voti nel nuovo numero in edicola

Antidoto contro la sete, estremo rimedio per genitori con figli che non mangiano la frutta o dolce pausa refrigerante a caccia di esoticità: sono tante le ragioni per le quali scegliamo un succo di frutta. Per noi o per i nostri piccoli. Ma a parte la scarsa presenza dei nutrienti della frutta, vitamine e fibre, e la presenza spesso sgradita di zuccheri aggiunti o in alternativa di edulcoranti e dolcificanti, cosa troviamo in queste bevande?
Per scoprirlo abbiamo portato in laboratorio 20 prodotti – tra succhi e bevande di frutta – per valutare la presenza di pesticidi e micotossine. I risultati sono pubblicati nel nuovo numero del Salvagente, in edicola e disponibile on line.

Oltre alle analisi chimiche, poi, abbiamo completato le nostre valutazioni attraverso la tabella nutrizionale – per capire l’apporto di zucchero complessivo, aggiunto e naturalmente contenuto – e l’eventuale presenza di ingredienti sgraditi, a cominciare dagli edulcoranti e dai dolcificanti, come il discusso sciroppo di glucosio-fruttosio.

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La scelta è ampia, come si vede dalle tabelle pubblicate nel nuovo numero, e le sostanze rilevate hanno una concentrazione molto bassa. Dire però che non superano il limite di legge non è possibile perché essendo i succhi dei mix di frutta, per le singole sostanze, come i pesticidi, non sono previste dalla normativa specifiche soglie massime. Sulle micotossine, le “muffe” che si possono sviluppare sugli alimenti, invece solo la patulina è regolamentata dalla legge (limite massimo negli adulti 50 mcg/kg) e nel nostro panel solo in un caso è stata rilevata ma a una concentrazione lontanissima dal residuo massimo.
Tutto bene dunque? Non proprio. Perché avere prodotti, spesso consumati da bambini, con 6, 7 fino a 8 (è il caso di Pfanner #StaiSereno) residui di pesticidi, di sicuro non può essere una buona notizia. In primo luogo perché non è escluso l’effetto cocktail, l’azione combinata di più sostanze a basse dosi tra di loro sulla salute del consumatore, e poi perché sempre più studi mettono in evidenza come alcuni principi attivi anche a concentrazioni molto basse abbiano la capacità di produrre effetti sull’uomo. Un recente studio condotto dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Sherbrooke in Canada ha esaminato l’impatto della combinazione di diversi residui di pesticidi sulle cellule umane. Luc Gaudreau, autore dello studio ha spiegato: “Conosciamo le cosiddette dosi sicure di ciascun prodotto ma la nostra di ricerca ha evidenziato che diverse piccole concentrazioni di più prodotti diversi possono essere dannose quanto una singola dose elevata concentrata di un singolo pesticida. Gli impatti sulla salute umana non sono noti”.

Andiamo al succo: cosa abbiamo cercato e come lo abbiamo valutato

Venti sono i campioni di succhi e bevande di frutta che abbiamo analizzato in due diversi laboratori per valutare la presenza di residui di pesticidi e di micotossine. La percentuale di frutta – che non ha inciso nella valutazione finale – varia da un minimo del 20% (Conad bevanda di ananas e cocco) a un massimo del 100% (Coop spremuta di mela, limone e zenzero e ViviVerde gusto tropicale bio, Skipper spremuta di sola frutta, Pfanner #staisereno).

Pesticidi

Nelle tabelle abbiamo riportato il nome del principio attivo e la relativa concentrazione quando è superiore al Limite di rilevazione tecnica (Loq, superiore a 0,005 mg/kg), negli altri casi, quando cioè è risultata inferiore a tale limite, abbiamo scritto solo “Tracce” e riportato il numero di quelle “viste” in fase analitica. I residui di fitofarmaci rilevati sono tutti a concentrazioni molto basse e comunque, trattandosi di prodotti che possono prevedere dei mix di frutta, non esistono dei limiti per singolo principio attivo.
Il pesticida più ricorrente è l’acetamiprid, un insetticida neonicotinoide, appartenente cioè alla famiglia delle sostanze accusate della moria delle api,. Nonostante sia vietato in Francia dal 2022 e bandito in alcuni comuni italiani, resta autorizzato in Italia. Nel gennaio 2022 l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, non ha escluso gli effetti tossici sulle api dell’acetamiprid ma soprattutto l’azione di interferente endocrino sull’uomo.
L’altra molecola rilevata superiore al loq è il pyrimethanil (nel Pfanner): parliamo di un fungicida sospettato di essere antiandrogeno e di inibire ormoni tiroidei. Infine nello Skipper spremuta solo frutta Mela non filtrata i nostri tecnici hanno rilevato una presenza infinitesimale (0,001 mg/kg) di ethirimol, fungicida non più ammesso in Italia: la bassissima concentrazione fa pensare a un uso non intenzionale del prodotto.

Micotossine

L’unica micotossina normata nei succhi di frutta è la patulina che, per i prodotti diversi da quelli destinati all’età pediatrica (0-3 anni) non può superare i 50 mcg/kg di presenza: non è stata rilevata in nessun prodotto, fatta eccezione, in tracce sotto il limite di quantificazione, nello Zuegg cranberry e açai. Le altre micotossine che abbiamo ricercato non hanno un limite massimo di legge. In tabella abbiamo riportato le sostanze che hanno superato il loq e evidenziato in “Tracce” quelle che invece sono sotto il limite di quantificazione.

Zucchero

La quantità complessiva di zucchero riportata nella tabella nutrizionale comprende sia quelli naturalmente contenuti nella frutta sia quelli aggiunti. La media è di circa 10-12 grammi per ogni 100 di prodotto. C’è chi fa meglio ma aggiunge gli edulcoranti come nel caso di San Benedetto e Conad, e chi invece decisamente “esagera”: 14 grammi nel Puertosol Eurospin mela e banana. Pochi zuccheri – naturali – hanno premiato il Rauch Bravo, il Santal Multifrutti, il Carrefour mela e frutti rossi e il NaturaSì. La presenza di edulcoranti ha pregiudicato il voto finale del prodotto.

Ingredienti sgraditi

Anche l’utilizzo di dolcificanti, come lo sciroppo di glucosio-fruttosio (Esselunga e Smart Esselunga) ha influito negativamente sul giudizio finale. Parliamo di una sostanza ritenuta capace di interferire con le funzione epatiche come ci spiega nelle prossime pagine la dottoressa Renata Alleva. Tra le presenze sgradite, oltre agli zuccheri aggiunti, troviamo troppi aromi (anche se naturali) per dare una “spintarella” al sapore, coloranti, stabilizzanti e ovviamente qualche edulcorante di troppo.

Come abbiamo dato i giudizi

La presenza di edulcoranti o di dolcificanti (Sciroppo di glucosio-fruttosio) pregiudica il voto non superiore a Mediocre. La presenza di pesticidi vietati sotto al loq, il limite di quantificazione, ha penalizzato il giudizio finale. Sul voto complessivo hanno pesato, negativamente, il numero di pesticidi e di micotossine, riscontrate. Penalizzazioni per la presenza di ingredienti “sgraditi”.

Limiti di legge:
Per i mix di frutta non esistono limiti massimi ai residui ricercati. Fatta eccezione per la patulina, Lmr: 50 mcg/kg.