Sugar tax rinviata, la salute vale meno delle lobby

sugar tax

La maggioranza, con l’aiuto di Italia Viva, trova una quadra per rinviare l’annunciata entrata in vigore della sugar tax: invece che quest’anno, bisognerà aspettare il 1° luglio del 2025. Nonostante il drammatico bisogno di entrante per le casse dello Stato, anche questa volta il Governo antepone gli interessi dei produttori alla salute dei cittadini

La maggioranza, con l’aiuto di Italia Viva, trova una quadra per rinviare l’annunciata entrata in vigore della sugar tax: invece che quest’anno, bisognerà aspettare il 1° luglio del 2025. Nonostante il drammatico bisogno di entrante per le casse dello Stato, anche questa volta il Governo antepone gli interessi dei produttori alla salute dei cittadini. L’emendamento del governo a firma del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che contiene anche la misura che spalmerà in 10 anni la restituzione delle spese per il superbonus (invece che negli attuali 5 anni), è infatti passata in commissione Finanze al Senato, con l’astensione di Forza Italia. Rimane il voto in Aula, che però non dovrebbe riservare sorprese.

Dunque, la levata di scudi di produttori, distributori e parte dei sindacati, spaventati per una perdita di posti di lavoro che negli altri paesi non è avvenuta, ha funzionato. Si spera che i soldi che sarebbero entrati dal gettito fiscale della sugar tax, non vengano recuperati dal governo tagliano in settori già martoriati come la sanità e l’istruzione.