“Presenza di E.coli e germi”: la multinazionale costretta a eliminare “per precauzione” diversi lotti della famosa acqua minerale. Lo scoop di Le Monde e FranceInfo: “Altri due pozzi potrebbero essere contaminati”
Contaminazione fecale da E.Coli e coliformi e presenza di batteri come la Pseudomonas aeruginosa hanno costretto NestlĂ© in Francia a distruggere 2 milioni di bottiglie della prestigiosa acqua minerale Perrier. Il prefetto del dipartimento del Gard nel Sud del paese ha annunciato – come riportato da Le Monde e France Info – di aver intimato alla societĂ di “sospendere immediatamente” il funzionamento di uno dei pozzi dello stabilimento di Vergèze, nel Gard, dove viene imbottigliata l’acqua Perrier. Questo bacino infatti “presenterebbe un episodio di contaminazione a partire dal 10 marzo 2024”.
Nelle scorse settimane le due testate avevano pubblicato un documento dell’Anses, l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, ambientale e sanitaria sul lavoro) che rivelava che il ministero della Salute francese a metà ottobre 2023 era stato informato di una diffusa contaminazione delle acqua minerali del gruppo Nestlé negli stabilimenti dei Vosgi e del Gard, concentrazioni “a volte elevate” di batteri come Escherichia coli su numerosi siti di trivellazione o addirittura “tracce residue” di pesticidi o Pfas, . Marchi prestigiosi come Hépar, Perrier, Vittel e Contrex non garantirebbero la “qualità sanitaria” dell’acqua in bottiglia che risulterebbe contaminata da batteri, pesticidi e Pfas.
L’azienda interprellata ha precisato di aver distrutto, “per precauzione”, diversi lotti di bottiglie, solitamente consegnati ai negozi e assicura che “tutte le altre bottiglie sul mercato potranno essere consumate in tutta sicurezza“. Per quanto riguarda la contaminazione delle bottiglie di Perrier, NestlĂ© si limita a citare una “deviazione microbiologica puntuale” apparsa in seguito “alle forti piogge legate ad un evento atmosferico estermo”, la tempesta Monica che ha colpito il Sud-Est della Francia durante il fine settimana del 10 marzo.
Nel febbraio scorso sempre il quotidiano Le Monde aveva sollevato lo scandalo delle acque minerali “trattate” alla fonte con sistemi di filtrazione non ammessi dalla legge in quanto l’acqua in bottiglia deve essere microbiologicamente pura alla fonte e non essere soggetta a nessun sistema di depurazione. Anche in quel caso erano coinvolti i marchi del gruppo NestlĂ© e cresce il sospetto che questi trattamenti, vietati per legge, potessero essere stati utilizzati per evitare possibili contaminazioni.