Plastica, l’80% vuole il deposito cauzionale per ridurre i rifiuti

PLASTICA DEPOSITO CAUZIONALE

Sondaggio commissionato dalla coalizione A buon rendere – per un Deposito cauzionale in Italia: “Cittadini preoccupati per i rifiuti da imballaggio e vogliono che il nostro paese rispetti gli impegni europei”. Dove è in vigore la cauzione si ricicla fino al 97% delle bottiglie di Pet in Italia siamo fermi al 47%

Oltre l’80% degli italiani desidera un sistema di deposito cauzionale, che copra tutti i contenitori monouso per bevande. Un meccanismo premiale – in vigore in 16 paesi Ue – che incentivi la raccolta di bottiglie di plastica, vetro e contenitori in alluminio in punti dedicati per ridurre i rifiuti da imballaggio.

Il dato emerge da un sondaggio commissionato dalla Campagna “A Buon Rendere – per un Deposito Cauzionale in Italia”, in collaborazione con AstraRicerche, su un campione di riferimento di 1.005 residenti in Italia di età compresa tra i 18 e i 65 anni e che va ad aggiornare, confermandole ed integrandole, le risposte raccolte nel corso di una prima rilevazione effettuata nel febbraio 2022.

La maggioranza (83,1%), soprattutto le donne, considera il deposito cauzionale un sistema utile all’Italia per ottemperare agli impegni richiesti dall’Unione Europea in materia di rifiuti da imballaggio. Rispetto alla direttiva Europea sulla plastica monouso, che impone agli Stati membri di arrivare entro il 2029 al 90% di raccolta di bottiglie per bevande in plastica, l’85.9% degli italiani ritiene sia giusto che l’Italia rispetti degli obiettivi tanto ambiziosi (e per il 73.2% è ancora molto lontana rispetto ai target europei, motivo per il quale il deposito cauzionale potrebbe essere uno strumento fondamentale).

Gli italiani, inoltre, non sono fiduciosi sul reale riciclo delle bottiglie in plastica, il 34,4% pensa ne vengano raccolte in modo differenziato meno di 40 su 100. Nel caso delle lattine la situazione di sfiducia aumenta, in particolare tre le donne più giovani, il 36,6% pensa che non si arrivi nemmeno a 40 su 100 mentre per il vetro il 44% ritiene invece che si riciclino più di 60 bottiglie su 100.

Più dell’84% degli intervistati sostiene che le tasse sui rifiuti siano troppo alte e l’86,1% che sia grave o molto grave che i contenitori non differenziati finiscano – come attualmente spesso avviene – in discariche o inceneritori a spese dei contribuenti.

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Silvia Ricci coordinatrice Campagna A Buon Rendere ha commentato così i risultati: “I risultati emersi suggeriscono che la narrazione nazionale sull’ “Italia campione del riciclo” adottata – anche in reazione ad alcune misure del Regolamento Europeo Imballaggi e Rifiuti da imballaggio – non risulti convincente. La dispersione degli imballaggi che gli italiani hanno quotidianamente sotto gli occhi li induce probabilmente a dubitare di tale narrazione. Ogni anno oltre 7 miliardi di contenitori per bevande sfuggono al riciclo, uno spreco che potrebbe essere ridotto del 75-80% attraverso l’introduzione di un Sistema di deposito efficiente con vantaggi ambientali, economici ed occupazionali”.

Enzo Favoino coordinatore scientifico di A Buon Rendere ha aggiunto: “Abbiamo presentato lo scorso giugno uno studio che quantifica i costi relativi all’introduzione di un sistema cauzionale nel nostro paese – limitati a fronte degli innumerevoli benefici – e attendiamo che si apra un dibattito non più rimandabile anche in Italia. In Europa saranno 16 i Sistemi di deposito cauzionale attivi con il primo febbraio 2024: l’Italia non può permettersi di rimanere fuori dal corso della storia, e chi sostiene che non ne avremmo bisogno va contro le evidenze”.

Deposito cauzionale, Italia fanalino di coda

Meno di una bottiglia di plastica su due in media in Europa viene riciclata. Nei paesi invece dove sono attivi i sistemi di deposito su cauzione (Drs, Deposit return system) il tasso di raccolta dei contenitori monouso in Pet raggiunge picchi molto più alti: del 97% in Germania, con una media del 94%. Il meccanismo è semplice, consente di stimolare il riciclo e di ridurre il cosiddetto littering, i rifiuti dispersi nell’ambiente: quando si compra un prodotto imballato (in plastica, vetro o metallo) si versa un sovrapprezzo – la cauzione – che viene restituita al consumatore nel momento in cui conferisce i contenitori nelle apposite macchine, le Rvm, Reverse vending machine, in genere posizionate nei supermercati.
A oggi sono 16 i paesi europei nei quali è attivo questo sistema di raccolta “puntuale” e altri ne hanno annunciato l’introduzione entro il 2025. Fanalino di coda, ancora l’Italia. E gli effetti sulla raccolta di bottiglie di plastica si vede come mostra l’infografica: