Dopo la scoperta da parte di una Asl campana sono scattati controlli del ministero della Salute in tutte le regioni: gli snack vegani provenienti dalla Cina contenevano pollo o maiale positivi alla peste suina
In alcuni salamini alla soia provenienti dalla Cina è stata ritrovata carne, di pollo e maiale, addirittura contaminata da peste suina. La scoperta è stata fatta dalla Asl Napoli 1 a fine dicembre e il ministero della Salute ha predisposto controlli in tutta Italia che proseguiranno fino a tutto il mese di marzo.
La notizia è stata diffusa da Repubblica che scrive: “Snack per vegetariani. Salamini veg con la carne e, cosa ancora peggiore, salamini risultati positivi alla peste suina. Le etichette parlano chiaro, in questi prodotti sono evidenziati gli ingredienti: soia, zucchero, sale, spezie. Insomma, per farla breve, “ no meat”. Ma in realtà contengono pollo e maiale. In tutta questa storia però la frode alimentare, l’inganno al consumatore, è forse il dato meno grave, quello meno pericoloso. In alcuni campioni fatti analizzare è risultato che la carne in questione fosse perfino positiva alla peste suina africana, la Psa“.
Le autorità sanitarie campane a seguito di controlli hanno bloccato interi scatoloni di questi snack vegani cinesi che riportavano una doppia etichettatura “quella – scrive Repubblica – in lingua cinese e quella in italiano. Nella prima – fatta successivamente tradurre dall’Asl – si indicavano i veri ingredienti ‘a base di carne di maiale o pollo’, a seconda dei casi. In italiano, invece, era stata attaccata una targhetta che esaltava, al contrario, il prodotto come privo di carne. Snack per vegetariani”. Insospettiti dall’accaduto i responsabili Asl hanno sottoposto gli snack ad analisi e hanno scoperto che alcuni salamini che contenevano carne di suino erano contaminati dal virus della Psa, mortale per gli aniamali ma non per l’uomo.