Dopo che Nintendo è stata costretta dai consumatori francesi a riparare gratuitamente i controller della sua console in tutta Europa, ora Sony viene multata per 13,5 milioni di euro per aver impedito il funzionamento di controller non originali sulla playstation
Una sanzione di 13,5 milioni di euro da parte dell’Autorità garante della concorrenza francese per abuso di posizione dominante nei confronti dei controller di PlayStation 4.
E così anche Sony incappa in un brutto incidente europeo dopo quello che aveva vissuto lo scorso aprile la concorrente Nintendo. Ma andiamo con ordine.
Il monopolio dei controller
L’azienda giapponese è stata accusata di implementare misure tecniche che disconnettono i controller non autorizzati dalla PS4, influenzando il mercato delle terze parti, ossia degli accessori non originali venduti generalmente a prezzi molto più bassi.
Tra novembre 2015 e aprile 2020, durante gran parte del ciclo di vita della PS4, Sony avrebbe attuato un sistema di “contro-misure tecniche” che, secondo l’Autorità francese, era destinato a contrastare la contraffazione. Tuttavia, queste misure hanno avuto l’effetto di compromettere il corretto funzionamento dei controller di terze parti, portando alla loro disconnessione durante gli aggiornamenti del sistema operativo della console.
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L’Autorità ha sottolineato che la lotta contro la contraffazione è legittima, ma ha criticato Sony per la sproporzione delle misure adottate, che hanno colpito indiscriminatamente tutti i controller non ufficiali. Inoltre, ha respinto l’argomento secondo cui ogni controller non ufficiale sarebbe da considerarsi contraffatto.
Difetto di trasparenza
Un secondo aspetto sanzionato riguarda la mancanza di chiarezza nella politica di concessione di licenze di Sony. L’Autorità ha constatato che i criteri di accesso alla licenza e ai numeri di identificazione non erano comunicati in modo adeguato a tutti i produttori che ne facevano richiesta, creando un’applicazione discrezionale che ha danneggiato l’immagine di marchi terzi come il francese Subsonic.
Queste pratiche, secondo l’Autorità garante della concorrenza, hanno danneggiato l’immagine di marca dei produttori terzi e hanno scoraggiato gli utenti dall’acquisto di controller non ufficiali. La sanzione imposta a Sony mira a riparare i danni causati al mercato e a garantire una maggiore trasparenza nelle pratiche commerciali del gigante giapponese dell’elettronica.
Il precedente Nintendo
Questa notizia segue un’altra vicenda avvenuta ad aprile 2023, quando Nintendo ha finalmente riconosciuto ufficialmente i problemi con i suoi controller. Dopo una battaglia durata tre anni e mezzo, l’associazione dei consumatori francesi UFC-Que Choisir ha costretto l’azienda giapponese a riconoscere il problema che affliggeva i suoi controller. In risposta alle denunce presentate in Francia e presso la Commissione Europea, Nintendo ha accettato impegni con le autorità di controllo europee. Di conseguenza, i consumatori potranno ora godere di una garanzia illimitata che consente la riparazione gratuita di qualsiasi controller interessato.
Il difetto, segnalato dall’UFC-Que Choisir dal 2019, causava movimenti indesiderati dei personaggi senza alcuna azione richiesta, configurandosi come un problema di obsolescenza programmata. L’associazione ha raccolto 10.000 testimonianze in poche settimane, presentando inizialmente una denuncia in Francia nel novembre 2020 e successivamente rivolgendosi alla Commissione europea con i partner del BEUC nel gennaio 2021.