È spesso contenuta in disinfettanti, dentifrici, collutori e altri prodotti, ma sta facendo registrare un aumento dei casi di sensibilizzazione e allergie, anche gravi. E ora anche l’Agenzia dei farmaci francese lancia una allerta sulla clorexidina
Negli ultimi anni, si è assistito a un preoccupante aumento dei casi di allergie gravi alla clorexidina, un antisettico ampiamente utilizzato in una varietà di prodotti, dai disinfettanti ai dentifrici, collutori e gel gengivali. Questo fenomeno, che coinvolge non solo i consumatori ma anche gli operatori sanitari, pone l’accento sulla necessità di informare il pubblico sui rischi e su come mitigarli.
A lanciare l’allerta è stata a fine novembre, l’Ansm, l’Agenzia nazionale francese per la sicurezza dei prodotti sanitari e lo ha fatto dopo aver registrato l’aumento dei casi di allergie gravi alla clorexidina. Casi che oramai continuavano da anni come dimostrano le precedenti segnalazioni del Centro bretone di farmacovigilanza nel 2019. Non solo, è dal 2009 – spiegano dal mensile dei consumatori 60 million de consommateurs – che si susseguono pubblicazioni e allerte a livello internazionale sul rischio di allergia alla clorexidina, in particolare agli antisettici cutanei.
L’ANSM ora raccomanda di limitare l’esposizione utilizzando, come primo disinfettante domestico, sapone e acqua chiara. Questo semplice passo può aiutare a ridurre il rischio di sensibilizzazione.
Rischi di sensibilizzazione alla clorexidina
L’esposizione continua a questa sostanza può aumentare il rischio di sensibilizzazione e scatenare reazioni allergiche. I sintomi variano da orticaria e gonfiore del viso a difficoltà respiratorie e, nei casi più gravi, shock anafilattico.
Le reazioni allergiche possono manifestarsi in due modi: le reazioni immediate, che si verificano entro un’ora dall’esposizione, e le reazioni ritardate, che possono presentarsi come dermatiti allergiche o persino asma allergico.
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Nel caso di reazioni immediate, quali gonfiore delle labbra o difficoltà respiratorie, è cruciale chiamare immediatamente il numero di emergenza 118 e interrompere qualsiasi esposizione all’allergene. Le reazioni ritardate richiedono altrettanta attenzione, e il riconoscimento tempestivo è essenziale.