Pepe rosa, il “falso pepe” con tanti benefici veri

pepe rosa

Spezia ricavata dal frutto di Shinus molle, albero dell’America latina, il pepe rosa vanta un’azione antinfiammatoria e antidolorifica che lo rendono utile contro mal di denti e dolori mestruali.

Parliamo del frutto di una pianta esotica, perenne e appartenente ad una famiglia differente da quella del pepe nero. Spesso, infatti, la spezia è conosciuta anche con il nome di “falso pepe”.

L’albero è lo Shinus molle, sempreverde e appartenente alla famiglia delle Anacardiacee. Le bacche del pepe rosa hanno un aroma abbastanza simile a quello del pepe nero, fatto che ne giustifica il suo utilizzo come spezia.

Le differenze

Una delle differenze principali consiste proprio nell’origine delle due spezie, dato che il pepe rosa non può essere considerato “vero pepe”. Questo perché il Piper nigrum, da cui deriva il pepe nero, è una specie differente appartenente alla famiglia delle Piperacee. Ciò che però contribuisce a dare alla spezia il suo nome è proprio il sapore pepato, che però è più delicato e fruttato. Le proprietà organolettiche tra i due sono comunque molto simili, nonché i loro utilizzi. Le sue bacche sono molto simili, per forma e dimensione, a quelle del pepe nero, verde, rosso e bianco, ma sono caratterizzate da un peculiare colore rosa. In passato, il pepe rosa veniva spesso utilizzato per le sue proprietà antimicrobiche per trattare ferite e infezioni; attualmente, inoltre, si ritiene che possa possedere proprietà antidepressive.

La pianta

Schinus molle è popolarmente conosciuto in Brasile con diversi nomi, come periquita o aroeira. Si tratta di un albero sempreverde che può variare in altezza tra i 3 e i 15 m, presenta una corteccia bruno scuro e ha foglie imparipennate con rachide alato.

Proprietà

Tra le principali proprietà benefiche del pepe rosa si annoverano:

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  • proprietà antinfiammatorie;
  • antidolorifiche;
  • digestive;
  • antimicrobiche.

Per queste ragioni, l’assunzione costante di questa spezia potrebbe apportare benefici nel favorire la digestione e contrastare i processi antinfiammatori. Ulteriori benefici riguardano la sua capacità di contrastare alcuni dolori, come il mal di denti e quelli mestruali, nonché  le infezioni. Nella medicina popolare, viene spesso utilizzato come analgesico, antimicotico,  antispasmodico, diuretico, antisettico topico e per il trattamento di alcune patologie. Tra queste si annoverano asma, ipertensione e infezioni batteriche. Diversi studi farmacologici hanno riportato diverse proprietà come attività sedativa (Taylor et al., 2016), antinfiammatoria (Yueqin et al., 2003), attività antimicrobica contro Staphylococcus aureus e Streptococcus pyogenes (Guerra-Boone et al., 2013), proprietà tripanocide (Molina-Garza et al., 2014), repellenti e insetticide contro Triatoma infestans. Ricchissimo quindi di caratteristiche fitoterapiche, può essere a tutti gli effetti considerato un alleato contro dolori reumatici, infezioni cutanee e dolori mestruali. Ciò giustifica il suo utilizzo nella preparazione di creme balsamiche, volte a lenire irritazioni, bruciature e contratture muscolari. Molte proprietà sono poi state attribuite all’olio volatile, considerato un importante antibatterico, citotossico e insetticida. L’olio volatile è anche utilizzato come coadiuvante in varie applicazioni nei prodotti alimentari o come antiparassitario nell’apicoltura.

Antinfiammatorio

La sua capacità di agire come antinfiammatorio è imputabile alla presenza  rosa di alcuni composti naturali come flavonoidi e terpeni, che presentano anche un importante effetto antiossidante, contribuendo a proteggere l’organismo dall’invecchiamento e dai danni causati dai radicali liberi. Importante è anche l’azione esercitata dai tannini, molecole sintetizzate dalle piante e dotate di proprietà astringente, antidiarroica, antinfiammatoria e antibatterica. Bisogna comunque precisare che la ricerca su tali effetti sugli esseri umani è ancora molto limitata e sono necessari studi di approfondimento per avere conferme.

Alleato della digestione

La tradizione vede l’uso del pepe rosa come rimedio naturale per migliorare la digestione, in virtù della sua composizione in terpeni e flavonoidi. Questi, infatti, possono stimolare l’attività digestiva riuscendo a ridurre i sintomi dell’indigestione. I terpeni sono particolarmente importanti, dato che aiutano a stimolare la produzione di succhi gastrici e di enzimi digestivi, favorendo in tal modo l’attività di digestione. Analogamente, i flavonoidi sono noti per presentare proprietà antispasmodiche; questi possono quindi contribuire a ridurre i crampi e il dolore addominale associati a problematiche digestive. La digestione è altrettanto facilitata dalla presenza di piperina, un alcaloide con proprietà antiossidanti, anticonvulsive, antimicrobiche e neuroprotettive. La percentuale di piperina contenuta nelle bacche incrementa la salivazione e la produzione di succhi gastrici, ottimizzando in tal modo la conversione degli alimenti in energia e avendo un effetto benefico sul metabolismo. Questo lo rende, certamente, un alleato contro l’obesità, permettendo all’organismo di bruciare i grassi più in fretta.

Dimagrimento

Il pepe rosa ben si presta ad essere inserito all’interno di un regime ipocalorico, per diversi motivi. In primo luogo si tratta di un prodotto decisamente poco calorico, che apporta 1 sola Kcal ogni circa 3 bacche. La sua componente grassa è inoltre costituita per lo più da grassi buoni, monoinsaturi, capaci di esercitare un effetto benefico sul metabolismo e di diminuire i livelli di colesterolo nel sangue. In aggiunta, non contenendo glutine, il pepe rosa può essere inserito anche nella dieta di persone celiache o intolleranti. E come per tutte le spezie, l’uso può ridurre l’impiego di sale.

Azione depurante

Tale proprietà è garantita dalla presenza di gommo-resine, che supportano l’organismo nello smaltimento di materiali di scarto, promuovendo quindi un’azione depurante. Per tali scopi il pepe rosa può essere assunto sotto forma di tisane. Le gommo-resine hanno un ruolo anche nel contrastare la sonnolenza, il mal di testa e il gonfiore addominale, tutti sintomi di un metabolismo lento.

Proprietà analgesiche

Anche le proprietà analgesiche del pepe rosa possono essere attribuite a terpeni e flavonoidi; i primi, in particolare, agiscono come antinfiammatori e analgesici naturali, riducendo quindi il dolore associato a infiammazioni e lesioni. I secondi, con le loro proprietà antiossidanti, contribuiscono allo stesso modo alla riduzione del dolore.

Salute di cellule e tessuti

A garantire il corretto funzionamento dell’organismo si trovano anche calcio, fosforo e potassio, micronutrienti indispensabili per la regolazione dell’equilibrio idrosalino. La loro presenza garantisce il buono stato di cellule e tessuti, fondamentale per la contrazione muscolare e la funzionalità del sistema nervoso. La carenza di sali minerali, infatti, è responsabile di una grande varietà di disturbi: dalla stanchezza fisica e mentale, passando per difficoltà di concentrazione e crampi muscolari, sino a nausea, vomito, aritmie e nervosismo.

Contro lo stress e la stanchezza mentale

Tra i flavonoidi più importanti contenuti nel pepe rosa non si può che citare la rutina, capace di incrementare la produzione di serotonina e dopamina, in tal modo contrastando lo stress e la stanchezza mentale. Per poter godere al meglio di queste proprietà, l’ideale sarebbe vaporizzare nell’ambiente un po’ d’olio essenziale di pepe rosa.

Usi

Per il suo gusto ed il particolare aroma, il pepe rosa può essere utilizzato in cucina come spezia che conferisca ai piatti un sapore delicato e tendente al fruttato. Avendo un gusto meno intenso, impedisce anche di coprire del tutto il naturale sapore dei cibi. Ciò lo rende ideale per insaporire vellutate, zuppe, primi piatti, verdure, carne, pesce e salse. Un abbinamento molto classico è quello del pepe rosa con la carne, per esempio nella deliziosa ricetta del filetto al pepe rosa. Si tratta di un piatto tradizionale a base di carne di maiale, manzo o vitello accompagnato con una salsa a base di questa spezia. Molto comune è anche la miscela creola, un mix di spezie a base di varietà di pepe (nero, bianco, rosa). Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, gli utilizzi non si limitano ai piatti salati, anzi. Il pepe rosa è in grado di esaltare il gusto di molti frutti dolci, come l’ananas, nonché quello dei dessert. Viene per questo utilizzato per aromatizzare salse a base di burro, yogurt e mascarpone. In America Latina trova impiego come aroma di alcune bevande alcoliche: in Ecuador, ad esempio, viene utilizzato per aromatizzare liquori e aceto, mentre in Messico per preparare il pulque, bevanda alcolica considerata sacra.

Olio essenziale: le sue proprietà

L’olio essenziale si ottiene per distillazione in corrente di vapore delle bacche mature e si presenta come un liquido giallo pallido, da un inconfondibile profumo dolciastro e speziato. Si armonizza bene con altri olii essenziali, come quello di noce moscata e di origano, ma anche di pino mugo e chiodo di garofano. Nonostante sia atossico, l’olio essenziale di pepe rosa risulta leggermente irritante e sulla cute dovrebbe essere utilizzato con prudenza, dato che potrebbe causare sensibilizzazione. Ha proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie e febbrifughe; si ritiene che possa agire anche come calmante, favorendo persino il controllo del tabagismo. I suoi effetti rasserenanti sono dovuti alla presenza della già citata rutina, molecola capace di contrastare stress e stanchezza e di stimolare la produzione di serotonina e dopamina.