Come ottenere il bonus per le tende da sole

BONUS TENDE DA SOLE

Quali sono i requisiti per richiedere il bonus tende da sole 2023. Una guida sulle spese agevolate e sulle modalità con le quali si può sfruttare il beneficio

L’arrivo della bella stagione e delle alte temperature implica la necessità di trovare delle soluzioni che consentano di non accusare troppo il caldo all’interno della propria abitazione. Tra questa c’è sicuramente la possibilità di accendere i condizionatori, ma tale ipotesi si scontra con il forte caro prezzi dell’energia elettrica. La scelta, dunque, non è molto economica e incide senza dubbio in maniera negativa sull’ambiente. Un’alternativa può essere rappresentata dall’installazione di tende da sole in grado di proteggere la casa dai raggi solari diretti e, dunque, di permettere all’abitazione di avere al suo interno delle temperature decisamente più gradevoli. È nell’ottica di un minore consumo di energia e del miglioramento del rendimento energetico degli edifici che il governo italiano ha deciso di muoversi andando a prorogare per il 2023 e il 2024 il bonus tende sole, misura che rientra nel più ampio campo dell’ecobonus 50% e del superbonus oggi al 90%.

Il bonus tende da sole 2023

Il bonus tende da sole 2023 fa parte, insieme a quello per le zanzariere, del pacchetto di interventi governativi per le schermature solari. La misura prevede una detrazione del 50% dall’Irpef, se l’installazione avviene su immobili civili, o dall’Ires se si verifica su immobili commerciali e impianti produttivi. Queste detrazione, se si sceglie questa modalità di fruzione del bonus, viene spalmata in 10 anni, seguendo le regole già utilizzate in caso di bonus ristrutturazioni. Quanto ai limiti, la spesa massima complessiva detraibile dall’acquisto di strutture di schermatura dal sole su singola abitazione è fissata a 60mila euro (inclusa la manodopera). A poter essere detratte sono le spese che sono state sostenute per l’acquisto di tende da sole sia esterne che interne necessarie alla schermatura solare, purché, però, rientrino nei requisiti previsti nell’allegato m del dlgs 311/2006.

Come si diceva in precedenza, il bonus tende da sole può rientrare sia nell’ecobonus che nel superbonus. In quest’ultimo caso l’installazione delle schermature solari può essere considerata tra gli interventi trainati dal superbonus se l’esposizione della finestra, del balcone o del terrazzo da schermare è rivolta a Sud o Sud – Ovest e i lavori di acquisto e montaggio avvengono in maniera congiunta agli interventi trainanti. Questo da diritto ad una detrazione maggiore, pari al 65%, anche se si sottolinea che, al verificarsi della stessa esposizione a Sud o Sud – Ovest delle finestre, dei balconi o dei terrazzi da schermare, anche con l’ecobonus si potrà arrivare ad un detrazione del 65%. L’agevolazione e i relativi massimali di spesa sono da intendersi, come in parte già accennato, per ogni singola abitazione il che implica che la misura potrà essere sfruttata più volte da soggetti che hanno la proprietà di più immobili. Viene poi fissato a 230 euro al metro quadro il costo massimo di ogni singola tenda.

Come “incassare” il bonus

Così come avviene per altre misure simili, anche il bonus tende da sole 2023 prevede che i beneficiari possano sfruttarlo seguendo diverse modalità. Sono tre, ovvero:

  • lo sconto diretto in fattura, con l’avente diritto che ottiene immediatamente la detrazione nel momento in cui effettua l’acquisto, ma dovrà necessariamente rivolgersi a fornitori che permettono tale metodologia di pagamento. Gli stessi fornitori, una volta applicato lo sconto, vengono rimborsati direttamente dallo Stato della parte eccedente;
  • la detrazione Irpef, per le persone fisiche, o Ires, per gli immobili commerciali e gli impianti produttivi, con la restituzione del 50% dei costi sostenuti che si spalma in 10 anni con una rata di pari importo per ogni anno. Si tratta di una metodologia di beneficio meno diretta e immediata rispetto allo sconto in fattura, con gli effetti che potrebbero non essere del tutto percepiti dal beneficiario;
  • in ultima c’è la cessione del credito d’imposta che viene utilizzato come merce di scambio ed è affidato a soggetti terzi per il bonus tende da sole.

Al di là delle modalità che si scelte, per ottenere il bonus tende da sole 2023 è necessario presentare regolare domanda sul sito internet dell’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Una volta arrivati sul portale è necessario registrarsi e accedere alla sezione Detrazioni fiscali, con la comunicazione che deve essere necessariamente effettuata entro 90 giorni dal completamento dell’installazione o delle prove ingegneristiche. La scadenza per le domande è fissata al 31 dicembre 2024. In questa procedura di richiesta è necessario fornire tutta la documentazione necessaria, ovvero:

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  • la scheda nella quale si descrive scrupolosamente l’intervento facendo anche riferimento al suo codice alfanumerico Cpdi che viene assegnato dal sito di Enea. Andrà riportata la firma del soggetto beneficiario e l’email di Enea con il suddetto codice;
  • l’asseverazione di un tecnico abilitato che ha effettuato i necessari controlli di congruità;
  • le schede tecniche dei componenti e la marcatura Ce che ne garantisce l’efficienza energetica;
  • le attestazioni di prestazioni per la trasmissione solare totale;
  • la delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori, solo nel caso di interventi nei condomini;
  • la dichiarazione di consenso del proprietario dell’immobile se la richiesta arriva dagli inquilini;
  • le fatture alle spese, nel caso in cui il pagamento non possa essere eseguito con bonifico o se fa riferimento ad interventi avvenuti su parti comuni di condomini;
  • le ricevute dei bonifici.

I beneficiari

Appreso delle detrazione previste, del meccanismo di funzionamento, della domanda e della modalità di fruizione, poniamo ora il focus sui beneficiari del bonus tende 2023. Si tratta di coloro che acquistano o sostituiscono una tenda o una schermatura solare e che risultano essere assoggettabili di Irpef o Ires. Nel primo caso, trattandosi di persone fisiche, i beneficiari possono essere:

  • il proprietario dell’immobile;
  • il nudo proprietario;
  • il titolare di un diritto reale di godimento;
  • l’inquilino in affitto, con l’autorizzazione del proprietario;
  • il detentore dell’immobile in comodato;
  • il condomino, per gli interventi sulle parti comuni;
  • il nuovo titolare in caso di cessione dell’immobile.

Nel caso di Ires, invece, si fa riferimento ai soggetti giuridici, e dunque:

  • ad imprese;
  • agli utilizzatori dell’immobile per l’esercizio di un’attività professionale;
  • alle associazioni tra professionisti;
  • agli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale che versano l’Ires;
  • agli istituti autonomi per le case popolari e gli enti con le stesse finalità.

Affinché si possa beneficiare del bonus tende da sole è necessario che gli aventi diritto abbiano effettuato degli adempimenti. Più nello specifico, è necessario che i lavori vengano eseguiti su edifici esistenti e, dunque, regolarmente accatastati o con richiesta già avviata per esserlo. Su questo immobile non dovranno inoltre gravare debiti, con le tutte le imposte dovute che dovranno essere state regolarmente coperte. È inoltre fondamentale per l’ottenimento del bonus che il pagamento sia stato effettuato con un bonifico parlante o un bonifico bancario o postale on line. In questo dovrà essere inserita:

  • la causale di legge;
  • il codice fiscale del beneficiario;
  • il numero e la data della fattura;
  • tutti i requisiti richiesti per i bonus ristrutturazioni.

Nel momento in cui si fa richiesta del bonus tende da sole 2023 e questo viene accordato, è necessario che chi ottiene la detrazione conservi la relativa documentazione per 10 anni. Tale fattispecie assume ancora più valore nel caso in cui si scelga di godere dell’agevolazione con la modalità della detrazione Irpef in dichiarazione dei redditi che, appunto, prevede che le somme detratte vengano spalmate in 10 anni. Questo il dettaglio dei documenti da conservare:

  • le fatture, le ricevute e le quietanze relative all’intervento riportanti la dicitura “schermatura solare dinamica ai sensi del d.l. 311/2006 allegato m”;
  • la copia ricevuta bonifico parlante o online con l’indicazione della legge;
  • la certificazione del fornitore (o produttore o assemblatore) che attesti il rispetto dei requisiti tecnici;
  • l’originale della documentazione inviata all’Enea, debitamente firmata;
  • le schede tecniche dei componenti e/o certificazione del fornitore;
  • la ricevuta dell’invio effettuato all’Enea (codice Cpid).

Le spese ammesse dal bonus tende da sole 2023

Il bonus tende da sole 2023 copre, o per meglio dire agevola, le spese che vengono sostenute per l’acquisto e l’installazione di impianti di schermatura solare. Con questi si fa riferimento a sistemi di protezione dalla luce del sole e dal calore che sono in grado di permettere una reazione variabile e controllata dell’energia e della luce alle sollecitazioni solari, andando inoltre a ridurre il surriscaldamento degli ambienti e generando un conseguente risparmio energetico. Viene da sé, infatti, che se la casa è opportunamente schermata dall’esterno sarà meno soggetta ai cambiamenti delle temperature esterne e, al suo interno, avrà un maggiore livello di equilibrio climatico. Fatta questa necessaria specifica, si può dire che nei sistemi di schermatura rientrano:

  • le zanzariere e le tende antinsetto, ma solo se dotata schermatura solare. Il valore del fattore di trasmissione solare totale collegato con la superficie vetrata protetta dalle zanzariere deve, nello specifico, essere inferiore o uguale a 0,35 (con riferimento al vetro di tipo C, norma Uni En 14501). Solo in questo caso, infatti, i dispositivi saranno in grado di svolgere la funzione di oscuramento della stanza. A tal proposito si ricorda che per le zanzariere è prevista un’altra agevolazione specifica che ha un meccanismo simile a quello del bonus tende;
  • gli infissi;
  • le persiane;
  • le tapparelle;
  • le veneziane;
  • i frangisole;
  • le pergole con tende in tessuto o con lamelle orientabili;
  • le tende verticali;
  • le tende esterne con bracci pieghevoli o rotanti;
  • le tende ombreggianti, solitamente impiegate per lucernari o le finestre da tetto.

Da questo elenco si evince che a rientrare nel bonus tende da sole sono principalmente due tipologie di schermature, quelle solari (è il caso delle veneziane o delle tende a rullo) e quelle oscuranti (persiane o tapparelle). Requisito fondamentale di questi sistemi di schermatura è che siano dotati della certificazione Ce e che possano essere combinati con vetrate o autonome. E ancora, i sistemi installati devono:

  • essere applicati a protezione di una superficie vetrata esposta da est a ovest passando da sud (le tende installate su pareti esposte a nord non rientrano nell’agevolazione);
  • essere applicati all’esterno della finestra, al suo interno o integrati in esso;
  • essere mobili, per cui deve poter essere aperte e chiuse;
  • essere dotate di apposita documentazione che ne certifichi il fattore solare e, dunque, la capacità di schermatura espressa in Gtot. Tale fattore deve essere uguale o inferiore allo 0,25, con la certificazione che spetta ad un ente idoneo.

Risultano invece escluse dal bonus tende 2023 le spese sostenute per la sostituzione o l’installazione di singoli componenti, come ad esempio accessori o motorini elettrici, così come i costi per le riparazioni di sistemi di schermatura già montati.

Escluse sono anche le tende removibili, in quanto non integrate nelle pareti dell’edificio e, come detto, quelle che non sono esposte al sole. L’orientamento è permesso verso Sud-Est, Sud-Ovest o Sud, mentre sono escluse dall’agevolazione le installazioni su finestre rivolte verso Nord, Nord-Est e Nord-Ovest, in quanto non direttamente esposte al sole.

Sono invece da considerarsi detraibili tutte le spese extra relative allo smontaggio e alla dismissione dei vecchi sistemi di schermatura, alla loro fornitura, al montaggio e alla messa in posa dei prodotti, all’assistenza professionale per la documentazione tecnica necessaria e alla direzione dei lavori. Ad essere coperte, inoltre, sono anche le opere provvisionali e accessorie.