Quali sono le proprietà delle taccole

TACCOLE

Le taccole, che possono ricordare molto da vicino i baccelli dei piselli, sono una verdura ricca di apporti nutrizionali importanti per l’organismo umano

Le taccole sono un vegetale che fa parte della famiglia delle leguminose, da molti conosciute con il nome comune di “mangiatutto”, in quanto si tratta di un alimento che viene consumato nella sua interezza, comprese le sottili bucce: quest’ultima loro caratteristica le differenzia in modo sostanziale da altri legumi di cui si consumano soltanto i semi come per esempio i piselli, le fave o ancora le lenticchie.

Come praticamente tutti i prodotti vegetali, anch’esse presentano una serie di caratteristiche molto preziose per l’organismo. Ecco dunque tutte le curiosità in merito.

Che cosa sono le taccole

Da molti sono considerate una verdura, ma la verità è che fanno parte al 100% della categoria dei legumi, dei quali presentano tutte le proprietà più tipiche. Si tratta, in effetti, di una specifica varietà di pisello che però non presenta la cosiddetta pergamena, ovvero una membrana di fibra insolubile che rende gli altri legumi commestibili solo dopo essere stata rimossa.

La principale differenza con i piselli è la forma del baccello, molto più larga e appiattita, ma anche la sua lunghezza (circa 10 centimetri). Potrebbe essere possibile confonderli con un altro tipo di vegetale, ovvero i fagiolini, dal colore e dalla forma simili, ma in realtà questi ultimi fanno parte della famiglia dei fagioli, che sono un tipo diverso di leguminose. A caratterizzarle rispetto ad altri vegetali affini è il loro sapore, particolarmente dolce e delicato.

Infine, da un punto di vista prettamente botanico il loro nome completo è Pisum Sativum macrocarpon.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

I valori nutrizionali

Come la maggior parte dei prodotti naturali, anche le taccole presentano un quantitativo di calorie piuttosto limitato a fronte però di una serie di elementi importanti per l’organismo umano.

Questo il dettaglio dei valori nutrizionali dell’alimento riferiti a circa 100 grammi di prodotto:

  • Calorie: 18 Kcal
  • 48% di carboidrati
  • 47% di proteine
  • 5% di lipidi
  • Acqua: 90,5 g
  • 2,1 g di proteine
  • 2,9 g di fibre

Molto importante è anche il quantitativo di vitamine e di sali minerali che è possibile assumere con il consumo di questi legumi. Nello specifico, in un etto di prodotto sono presenti:

  • Le vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B9)
  • La vitamina C
  • La provitamina A
  • Sali minerali come il calcio, il fosforo e il potassio

Le proprietà dell’alimento

Un consumo regolare e non esagerato di taccole può certamente apportare benefici di varia natura. Si pensi già per esempio all’apporto molto ridotto di calorie, il che rende questo prodotto particolarmente adeguato per chi sta seguendo una dieta ipocalorica allo scopo di perdere peso.

L’importante quantitativo di acqua garantisce buoni livelli di idratazione corporea, e la presenza di fibre assicura non soltanto un maggiore senso di sazietà generale ma garantisce anche migliori e più efficienti funzioni intestinali. Le fibre hanno da questo punto di vista una doppia funzione, a seconda delle loro caratteristiche: quelle solubili contrastano l’assorbimento di grassi e di zuccheri (contribuendo così al mantenimento della linea), mentre quelle insolubili aiutano i soggetti predisposti a evitare la costipazione.

Per quanto riguarda l’apporto di vitamine del gruppo B, è importante ricordare che queste sostanze sono un prezioso alleato per i nervi: migliorando la trasmissione degli impulsi nervosi contribuiscono a garantire le energie psicologiche necessarie per affrontare le difficoltà di tutti i giorni, senza contare il loro prezioso aiuto rispetto all’umore e all’affaticamento mentale che si può facilmente presentare a fronte a periodi di forte stress.

I sali minerali presenti, inoltre, vantano diverse funzioni fondamentali: per esempio, garantiscono livelli di energia extra (reintegrano infatti le perdite idrosaline legate alla sudorazione); inoltre, assicurano tra le altre cose una maggior solidità del sistema muscolo-scheletrico, rafforzando le ossa e prevenendo il rischio di sviluppare osteoporosi o altre condizioni simili.

La presenza di saponine e fitati, in aggiunta, contribuisce a un minor assorbimento degli zuccheri, mentre i fitoestrogeni possono risultare molto utili per le donne in menopausa che puntano ad affrontare al meglio i fastidiosi sintomi della loro condizione (come le vampate di calore).

Esistono controindicazioni rispetto al loro consumo?

Non sono mai state segnalati particolari problemi legati al consumo di questo alimento, per quanto come per qualunque altro tipo di alimento sia importante applicare il principio del buon senso, senza esagerare. Non risultano inoltre problematiche relative all’interazione fra il consumo di taccole e quello di altre sostanze o medicinali.

Grandi e piccini possono dunque consumarle senza problemi di sorta, con un paio di piccole eccezioni. C’è infatti la possibilità che in determinati tipi di soggetti questo tipo di legume possa generare intolleranze o ben più gravi reazioni allergiche vere e proprie.

Esiste inoltre un altro tipo di scenario, quello in cui il soggetto soffra di favismo, una particolare anomalia genetica legata al malfunzionamento di determinati enzimi contenuti nei globuli rossi. Solitamente questa condizione (che può avere conseguenze anche molto gravi) riguarda il consumo di tutti i legumi: il principio varrà dunque oltre che per le fave anche per le taccole.

Come sempre in questi casi, trattandosi di un tema piuttosto delicato, è sempre importante ricordare che per qualunque ulteriore informazione e per una scelta più consapevole è fondamentale rivolgersi al proprio medico e/o nutrizionista di fiducia (se non addirittura ad un allergologo) per capire insieme quali possano essere i rischi collegati all’assunzione dell’alimento in questione.

Come scegliere il prodotto al supermercato e come conservarlo

Le raccomandazioni rispetto all’acquisto del prodotto nei punti vendita della grande distribuzione o dal fruttivendolo sono poche ma non andrebbero sottovalutate.

Al momento dell’acquisto le taccole dovrebbero presentare una consistenza turgida al tatto: un modo semplice per verificare il livello di maturità consiste nel piegamento del baccello per accertarsi se si spezza subito, o meno. Un’attenzione particolare andrebbe riposta anche sulla condizione dei semi: se fossero troppo ingrossati potrebbe voler dire che il loro livello di maturazione è eccessivo.

Dopo l’acquisto sarà possibile conservare il legume in frigorifero nel cassetto delle verdure o eventualmente congelarle se si ha intenzione di mangiarle in un secondo momento, scongelandole all’occorrenza. Prima di essere mangiate, come tutti gli alimenti vegetali, andrebbero lavate in modo accurato sotto l’acqua corrente, avendo però l’accortezza prima di tutto di eliminare il filo che attraversa il baccello.

Generalmente il prodotto è disponibile nei supermercati e nei negozi che vendono frutta e verdura dal mese di maggio al mese di luglio. L’estate in modo particolare è il periodo migliore per gustarle, all’interno di ricette fresche e leggere adatte per le alte temperature esterne. Ecco a proposito qualche preparazione.

Le ricette con il legume: come prepararlo e come utilizzarlo in piatti gustosi

La preparazione dell’alimento è davvero molto semplice: dopo averlo sciacquato e dopo aver eliminato le punte il legume potrà essere inserito in una pentola colma di acqua bollente leggermente salata e sbollentato per qualche minuto fino al raggiungimento della consistenza desiderata (attenzione però a non sfaldare la struttura del baccello).

Una volta pronti, i baccelli cotti possono diventare uno degli ingredienti più deliziosi da utilizzare all’interno di un cous cous, molto semplice da predisporre in pochi minuti. Mentre i legumi cuociono si potrà infatti tostare in una padella gli agglomerati di semola di grano/frumento, coprendo in un secondo momento con il doppio del volume dell’acqua. Una volta evaporato tutto il liquido sarà possibile inserire gli altri legumi o le verdure che più si preferiscono (pomodorini, peperoni, cipolle, zucchine e chi più ne ha più ne metta). La ricetta può essere preparata anche con l’aggiunta di carne (di norma con cubetti di pollo scottato sulla piastra) ma ovviamente anche nella sua versione completamente vegetariana.

Le taccole, poco conosciute in Italia, sono un alimento al contrario molto apprezzato in Asia, dove spesso vengono preparate in agrodolce. Questa gustosa preparazione prevede prima di tutto la creazione di un condimento a base di cipolla appassita in olio, salsa di pomodoro, aceto, zucchero e sale e pepe q.b. Dopo aver sbollentato i legumi sarà quindi possibile ricoprirli con questa salsa dal sapore intenso e particolare, adatto per chi ama gustare piatti provenienti da altri paesi.

L’alimento potrebbe inoltre anche essere consumato fritto: in questo modo, tuttavia, si andrebbero ad assumere molte più calorie di quante non sarebbero presenti nel prodotto bollito. In questo caso si può predisporre innanzitutto una pastella leggera con 150 g di acqua frizzante ghiacciata, 50 g di farina di riso e 50 g di farina bianca 00 e un pizzico di sale. Dopo aver cotto le taccole si potrà così inserirle all’interno di una ciotola con la pastella, avendo cura di lasciar sgocciolare per bene il composto in eccesso. Dopo avere inzuppato i legumi nella tempura si potrà dunque friggerli per pochi minuti all’interno di una padella con olio di semi di girasole. Una volta pronte, le taccole fritte andranno adagiate su un foglio di carta assorbente e condite con un pizzico di sale in più.