Il fumo penetra facilmente nei vestiti, nei tendaggi, nella tappezzeria. Come eliminarne l’odore fastidioso
Esistono degli accorgimenti per eliminare il fumo dai vestiti, variabili a seconda del tipo di tessuto con cui si ha a che fare. Un primo consiglio utile, ovviamente, è quello di arieggiare molto gli ambienti, specie nel caso in cui l’odore del fumo abbia letteralmente invaso ogni angolo della casa. Sicuramente, però, il segreto sta nel lavaggio: ma a quale temperatura deve essere l’acqua? Si possono utilizzare prodotti e rimedi naturali? Lasciare in ammollo fa qualche differenza? Queste ed altre domande sono quelle cui si tenta di rispondere in questa guida.
Lavare con acqua, bicarbonato e aceto
Lavare utilizzando prodotti naturali è un rimedio molto efficace per eliminare l’odore di fumo dagli abiti. I capi interessati dovrebbero essere posti in lavatrice con acqua calda, detersivo e un pizzico di bicarbonato. Quest’ultimo, in ragione delle sue proprietà chimiche, ha il potere di assorbire gli odori. In alternativa può essere utilizzato anche l’aceto, da posizionare nella vaschetta del detersivo. Questo fungerà anche da anticalcare; inoltre, la sua acidità sarà in grado di rompere le molecole di fumo e catrame che causano il caratteristico odore sgradevole. Una combinazione di bicarbonato e aceto può rivelarsi molto utile nei casi più ostici; il mix, oltre ad eliminare il cattivo odore, toglierà anche le macchie e lascerà i tessuti delicati. Basterà unire 40 g di bicarbonato di sodio ad una tazza di aceto bianco (circa 250 ml), per poi spruzzare il mix sul capo di abbigliamento interessato e lasciare riposare il tutto per almeno 30 minuti. A questo punto si potrà sciacquare e fare asciugare.
Ecco come procedere, invece, per un lavaggio a mano:
- porre in una bacinella con dell’acqua calda l’indumento da lavare;
- bagnarlo con cura;
- aggiungere una tazza di aceto di vino;
- lavare assicurandosi che l’indumento assorba bene acqua e aceto;
- stendere il capo all’aria aperta per 3-5 ore, finché non si sia ben asciugato.
Rispetto alla temperatura dell’acqua, bisogna sempre valutare l’etichetta dei vestiti, per assicurarsi che la temperatura non sia tale da danneggiare i tessuti.
Esposizione all’aria aperta
Se si ha a che fare con indumenti difficili da lavare, come giacche e cappotti, un consiglio utile può essere quello di esporli all’aria aperta (specie in giornate molto ventose). L’ideale sarebbe esporli per qualche giorno, strategia che può spesso rivelarsi risolutiva ed economica. Dopo aver ben aerato gli indumenti, si consiglia di riporli in un sacchetto di plastica insieme ad un sacchettino di lavanda, in modo da far scomparire ogni traccia di odore sgradevole. Un’alternativa è quella di lasciare in ammollo i vestiti, tecnica che si rivela spesso infallibile specie quando si tratta di tendaggi. Lasciare riposare gli indumenti in acqua e aceto, faciliterà successivamente il processo di lavaggio.
Prodotti specifici
In alcune circostanze, aerare o lavare i capi può non rivelarsi sufficiente. Questo è il caso di alcuni tessuti, come la lana, che si impregnano a tal punto da dover richiedere il ricorso a prodotti specifici. Tali prodotti sono pensati proprio per eliminare gli odori e ne esistono in commercio di svariate tipologie. Sono efficaci, per cui basterà spruzzarli sul capo interessato e lasciarlo agire per qualche minuto per notare un netto miglioramento.
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