Come cambia il bonus 110% nel 2023 per le villette unifamiliari. Quali sono gli interventi concessi e fin quando è possibile beneficiare della misura: i requisiti previsti per i contribuenti e il calcolo del reddito di riferimento. Alcuni esempi pratici.
Nel corso degli ultimi anni il mondo dell’edilizia italiano è stato fortemente legato alle dinamiche e agli sviluppi del bonus 110%. Così come previsto dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020, il decreto rilancio, si trattava di un’agevolazione fiscale che prevede una “detrazione del 110% per le spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici”. Tale assunto si applicava in particolar modo all’installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Questa era la prima impostazione del bonus 110%, non del tutto esente da critiche va detto, mentre la legge di bilancio 2022 ha prorogato l’agevolazione con delle limitazioni e prevedendo delle scadenze diverse in funzione dei soggetti che sostengono le spese ammesse. Più di recente, inoltre, un emendamento al decreto sul blocco dei crediti del superbonus, approvato in via definitiva al Senato, ha previsto una proroga fino al 30 settembre 2023 del bonus 110% per le villette unifamiliari che, alla data del 30 settembre 2022, abbiano realizzato almeno il 30% dei lavori. Si ricorda inoltre che, a livello generale, nel 2023 il bonus è stato confermato, ma ha subito delle nette limitazioni rispetto al passato, passando dalla detrazione precedente del 110% al 90%. Sono stati anche introdotti dei nuovi requisiti di accesso che, in linea con l’intento governativo, appaiono decisamente più limitanti rispetti all’assetto originario della misura.
Bonus 110% 2023 per le villette
Così come approvato dal Parlamento italiano, in virtù della nuova deroga, i proprietari di villette unifamiliari che stanno ancora realizzando lavori rientranti nel superbonus, potranno sfruttare la detrazione fino al 30 settembre 2023 e non più fino al 31 marzo 2023. Il requisito necessario per poter sfruttare tale agevolazione è che al 30 settembre 2022 fossero già stati realizzati almeno il 30% dei lavori approvati. Nel computo di questo 30% possono essere inclusi anche i lavori che non sono stati agevolati dal superbonus. “Sei mesi in più per completare i lavori del Superbonus 110% sulle unità unifamiliari – si legge in comunicato del ministero dell’Economia e delle Finanze pubblicato il 30 marzo 2023 – Il nuovo termine passa, infatti, dal 31 marzo al 30 settembre 2023, sempre a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. Lo prevede un emendamento al decreto-legge n. 11 del 16 febbraio 2023″.
Oltre la data del 30 settembre 2023 non si potrà più usare per le villette unifamiliari il superbonus con l’aliquota massima del 110%. Ciò che rimarrà, infatti, è solo l’aliquota al 90% prevista dalla legge di Bilancio 2023 che, però, non è prevista per tutti i proprietari di villette unifamiliari, ma solo per alcuni e nel rispetto di determinati requisiti. Tra questi c’è il fatto che l’intervento di ristrutturazione sia stato avviato a partire dal 1° gennaio 2023 e che a beneficiare dell’agevolazione siano le persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, che operano in contesti unifamiliari.
Le condizioni: prima casa e reddito basso
Nel 2023, come detto, sono stati cambiati di molto i parametri e i requisiti per poter accedere al bonus 110% che, in realtà, diventa del 90% e sarà in vigore solo fino alla fine dell’anno. I proprietari di villette unifamiliari che intendono sfruttarlo devono anzitutto dimostrare di essere titolari di un diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare sulla quale si eseguono i lavori e, in seconda battuta, devono dimostrare che l’immobile sia adibito a propria abitazione principale. Risulta, dunque, esclusa la possibilità di sfruttare il bonus 110% per gli interventi che riguardano le seconde case. Oltre a questi elementi, è stata prevista anche una soglia reddituale massima, superata la quale non si avrà diritto a godere delle agevolazioni. Questa, nello specifico, corrisponde a 15.000 euro (nuovo comma 8-bis.1 dell’articolo 119 del Dl 34/2020).
Il calcolo del reddito di riferimento
Il cittadino che intende sfruttare il bonus 110% 2023 previsto per le villette unifamiliari deve prestare, come detto, attenzione ai requisiti. Per calcolare il proprio reddito di riferimento, che dovrà essere necessariamente inferiore a 15.000 euro per poter sfruttare l’agevolazione fiscale del bonus, il cittadino deve fare ricorso ad un frazione con:
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- al numeratore la somma dei redditi complessivi posseduti nell’anno precedente a quello in cui c’è sostenimento della spesa. Andranno dunque indicati i redditi di quello specifico anno contratti dal contribuente, dall’eventuale coniuge, dal soggetto legato da unione civile o dal convivente se presente nel suo nucleo familiare;
- al denominatore dovrà invece essere indicato il numero dei componenti del nucleo familiare.
Sul denominatore vanno fatte delle precisazioni, in quanto se il nucleo familiare è composto solo dal contribuente andrà indicato il valore 1 nel numero delle parti. Si sale a 2 se, invece, del nucleo familiare fa parte anche un coniuge, un soggetto legato da unione civile o una persona convivente. Fin qui tutto lineare, ma se nel nucleo familiare sono presenti altri soggetti diversi dal coniuge, dal soggetto legato da unione civile o dal convivente, il numero delle parti nel calcolo del reddito di riferimento varia nel seguente modo:
- se c’è un solo familiare, al numero delle parti si aggiunge uno +0,5;
- se ci sono due familiari, al numero delle parti si aggiunge un +1;
- se ci sono tre o più familiari, al numero delle parti si aggiunge un +2.
Per rendere più comprensibile questo passaggio si fa ricorso ad alcuni esempi. Il contribuente Caio è interessato al bonus 110% 2023 per le villette e effettua il calcolo del suo reddito per vedere se ne ha diritto. Il reddito complessivo di Caio dell’anno precedente è di 25.000 euro e nel suo nucleo familiare è presente anche un coniuge con un reddito pari a 11.000 euro. Il calcolo è dunque: 25.000 + 11.000 / 1 + 1 che porta ad un valore di 18.000 euro. Trattandosi di una cifra superiore alla soglia massima prevista, Caio non potrà usufruire del bonus. Altro esempio utile alla comprensione è quello del contribuente Tizio che ha una famiglia composta da lui, la moglie e il figlio fiscalmente a carico. In questo caso la somma dei redditi andrà divisa per 2,5, motivo per cui per poter usufruire del bonus è necessario che la somma di redditi al numeratore non ecceda 37.500 euro ( 37.500/2,5 = 15.000).
Gli interventi agevolabili
Fin qui ci siamo occupati dei requisiti necessari per poter usufruire del bonus 110% 2023 per le villette, mentre ora ci soffermiamo su quali sono gli interventi agevolabili con questa misura. Si tratta, a livello generale, di lavori volti ad una riqualificazione energetica e sismica delle abitazioni nel rispetto dei parametri previsti dal governo. Ecco dunque che potranno essere agevolati le opere di:
- isolamento termico;
- sostituzione degli infissi;
- installazione di impianti fotovoltaici e solare termico;
- sostituzione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento;
- messa in sicurezza sismica.
Per questo tipo di interventi è prevista un’agevolazione massima per le villette unifamiliari pari a 110mila euro per ogni unità immobiliare. Si precisa, tuttavia, che tutti gli interventi unicamente intesi possono essere agevolati nel rispetto di determinati limiti. Le agevolazioni ricevute possono essere sfruttate dai beneficiari in varie modalità, dalla detrazione fiscale alla cessione del credito passando per lo sconto in fattura. La scelta che ricade sul contribuente che si muoverà come meglio crede e in base alle proprie esigenze specifiche.
La richiesta
Nel rispetto dei requisiti previsti, il contribuente può usufruire del bonus 110% 2023 per le villette facendone espressa richiesta. Dovrà, nello specifico, presentare una comunicazione all’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, all’interno della quale dovrà inserire tutti i dati relativi all’intervento e alla sua persona. Nella stessa istanza dovranno essere allegati tutti i documenti necessari all’ottenimento dell’agevolazione. Si tratta, più nel dettaglio, del progetto di riqualificazione energetica e della certificazione energetica dell’edificio.