Il rialzo dei tassi non si placano. È ora di ripristinare la norma del Fondo Gasparrini-Consap che consente di sospendere le rate dei mutui variabili qualora l’aumento mensile sia del 20%. Oggi siamo in media al 60%
Caro Salvagente
la banca può aumentarmi a dismisura il tasso variabile del mio mutuo?
Oppure esiste un tetto massimo? Attualmente ha sorpassato il 30% del mio stipendio mensile e non si prevedono rallentamenti.
Fabrizio Rossi
Caro Fabrizio la corsa dei tassi variabili è legata all’aumento dei tassi di riferimento decisa dalla Bce per contrastare – con scarsi effetti a quanto pare – il rialzo dell’inflazione. Purtroppo la risposta al suo quesito è negativa. Solo nei mutui indicizzati con cap è possibile “inchiodare” la rata a una determinata soglia. Naturalmente però occorre aver sottoscritto in origine questa opzione, ovvero un mutuo a tasso variabile con cap.
Ricordiamo che il 14% dei mutuatari italiani si trovano nella condizioni del nostro lettore. In meno di un anno la rata, per effetto dell’aumento dei tassi Bce e quindi Euribor, è aumentata in media del 60-70%.
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Il governo può fare qualcosa di molto concreto: ripristinare la norma del Fondo Gasparrini-Consap che, fino a qualche anno fa, consentiva ai mutuatari a tasso variabile di sospendere il pagamento delle rate qualora l’aumento del tasso della rata mensile fosse rincaraca del 20% (25% nel caso di rata semestrale. Una circostanza ampiamente superata dagli indici attuali: perché non ripristinare quella norma per dare sollievo a tanti mutuatari italiani?”