Issopo, le qualità nutrizionali della pianta a “forma di freccia”

ISSOPO

Erba aromatica appartenente alla famiglia delle Labiatae, l’issopo è originario dell’Asia occidentale e del Sud Europa e cresce spontaneamente in Italia anche nelle pianure e sulle montagne del Nord, fino ai 1.200 m di altitudine. Ecco tutti i suoi benefici

Il suo nome scientifico è Hysssopus officinalis L. Cresce anche nelle pianure di altre zone della penisola italiana ed è molto utilizzato in cucina nella preparazione di insalate, minestre, zuppe, arrosti e salse. Per il suo particolare aroma, simile alla menta, si utilizza di frequente anche nella preparazione di acque di colonia. Sia i fiori che le sue foglie sono commestibili e presentano numerose proprietà e benefici. Le foglie possono essere raccolte praticamente tutto l’anno, ma sono più ricche di oli essenziali nel periodo estivo della fioritura, tra luglio e agosto. I fiori, invece, devono essere raccolti necessariamente in questo periodo, quando iniziano a schiudersi. Entrambi, comunque, possono essere essiccati. Le foglie e i fiori dovrebbero essere fatti essiccare in luoghi bui e ventilati, quindi conservati in sacchetti di carta o in barattoli di vetro con una buona chiusura.

La pianta e la sua coltivazione

Si tratta, probabilmente, di una delle piante più ricche di oli essenziali. Ha un portamento cespuglioso ed è formata da fusti eretti, esili, alti fino a circa 60 cm. Le sue foglie sono piccole, oblunghe e strette, di un colore verde intenso e con nervature in rilievo. I fiori sono invece bluastri, riuniti in spighe unilaterali. Il frutto è un tetrachenio che contiene un solo seme, nero e rugoso. Pur non essendo una pianta molto comune e di cui si nota la presenza in erboristeria, essa possiede in realtà numerose caratteristiche e proprietà benefiche. La sua caratteristica principale è sicuramente l’aroma intenso e piccante, per cui riconoscerla è abbastanza semplice. Si presta bene, per questo motivo, alla preparazione di liquori. Può essere facilmente coltivato: si semina ad inizio estate, sia in terra che in vaso. L’ideale sarebbe scegliere un terreno calcareo, concimato con letame ed aggiunte di zolfo, magari in zone collinari o comunque particolarmente soleggiate. La pianta resiste molto bene al gelo, anche se predilige climi miti. Bisognerebbe ricordare di non esagerare con l’irrigazione, dato che l’issopo non sopporta bene i terreni umidi. La durata della coltura varia tra i 5 e gli 8 anni, a seconda del terreno, dell’ambiente in cui vegeta e dalla frequenza e severità degli sfalci. Nel corso della coltura saranno necessarie frequenti raschiature per il controllo degli infestanti. Dal punto di vista della fertilità del terreno, invece, è necessario intervenire con leggere concimazioni dato che la coltura non è particolarmente esigente da questo punto di vista. La pianta è presente in diverse varietà, che differiscono tra loro per il colore dei fiori:

  • Hyssopus officinalis alba, a fiori bianchi;
  • Hyssopus officinalis rosea, a fiori rosa;
  • Hyssopus officinalis rubia, a fiori rosso-violetto.

Una lunga storia

Il nome botanico della pianta sembrerebbe risalire alla lingua greca hyssopos, che significa letteralmente “a forma di freccia” e che a sua volta deriverebbe dall’ebraico Esobh, che significa “erba sacra”. Pare venisse utilizzata, insieme al legno di cedro, dal re Salomone per le fumigazioni, allo scopo di purificare l’aria e prevenire la lebbra. Tradizionalmente, infatti, la pianta era usata in rametti riuniti sotto forma di aspersorio e utilizzata nelle purificazioni. Sempre secondo quanto riportato dall’Antico Testamento, l’issopo venne utilizzato come pennello per segnare con il sangue d’agnello le porte delle famiglie israelitiche, perché l’angelo distruttore le risparmiasse in occasione dell’esodo dall’Egitto. Le proprietà magiche della pianta sono state a lungo ritenute false credenze, fin quando in tempi moderni non si sono confermati gli straordinari benefici che è in grado di apportare.

Proprietà nutrizionali

L’issopo presenta un importante contenuto in:

  • tannini
  • colina
  • glucosidi
  • oli essenziali, i quali contengono a loro volta pinene, limonene, geraniolo, tuione, pinocanfone, ipinocanfone, estragolo, mircene, cariofillene, nopinene, issopina, acido malico e zolfo.

Benefici e proprietà

Già nell’antichità quest’erba aromatica veniva utilizzata come insetticida e contro i pidocchi, ma ne sono riportati usi anche in caso di mal di gola, raucedine o come espettorante contro l’asma. Veniva utilizzato anche contro le infiammazioni delle vie urinarie e le coliche, oltre che per stimolare l’appetito. Attualmente, il suo consumo viene consigliato in caso di problematiche al fegato o alla cistifellea, disturbi intestinali, raffreddore, problemi di circolazione, crampi mestruali o problemi dermatologici. Tra questi ultimi, pare che l’issopo possa apportare benefici in caso di lividi, rash, ustioni e lesioni. Le sommità fiorite contengono flavonoidi, tannini, sostanze amare come la marrubina e un gradevole olio essenziale, responsabile della maggior parte delle sue proprietà balsamiche ed espettoranti per le vie respiratorie. Ciò giustifica il suo ampio utilizzo in fitoterapia per sedare la tosse e gli attacchi d’asma, dato che fluidifica e aiuta ad eliminare il catarro da bronchi e polmoni. L’olio essenziale possiede anche proprietà digestive: stimolando la secrezione dei succhi gastrici, è in grado di favorire i processi digestivi ed eliminare i gas intestinali. La presenza dei flavonoidi gli conferisce un’azione antidiuretica e antisettica per le vie urinarie, in grado non solo di aumentare la diuresi ma anche di mantenere libero da batteri il condotto urinario. Ciò si rivela particolarmente utile nelle infezioni batteriche e nelle infiammazioni, trovando applicazione nella cura della cistite. Oltre alle già citate azioni digestive e antibatteriche, l’issopo è noto per avere azione sedativa, antispasmodica e balsamica, grazie all’elevato contenuto di olio essenziale. Questo, se ingerito, è in grado di essere eliminato attraverso la mucosa delle vie aeree e di fluidificare il catarro, favorendo l’espettorazione.

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In sintesi, le proprietà dell’issopo potrebbero essere così schematizzate:

  • carminativo;
  • antispasmodico;
  • depurativo;
  • assiste il sistema cardiovascolare: migliora e promuove la circolazione grazie alle sue proprietà antireumatiche. Incrementando la circolazione, viene considerato un rimedio naturale contro gotta, reumatismi, artriti e arrossamenti;
  • stomachico, quindi ottimo per i problemi digestivi: essendo uno stimolante, incrementa la produzione di secrezioni come bile, enzimi digestivi e acidi. In tal modo aiuta la scomposizione delle proteine complesse, dei carboidrati e dei nutrienti;
  • stimolante ottimo per combattere l’inappetenza;
  • cicatrizzante, grazie alle proprietà antisettiche;
  • tonico del sistema nervoso;
  • calma l’ansia;
  • placa la tosse ed è ideale contro l’asma, le affezioni polmonari e l’iperproduzione delle secrezioni: il miglior modo per beneficiarne è assumerlo sotto forma di tè o tramite l’applicazione di alcune gocce di olio essenziale, sul petto e sulla gola;
  • evita il meteorismo, favorendo l’eliminazione dei gas intestinali;
  • diuretica, aiutando ad eliminare i liquidi trattenuti;
  • allevia i dolori muscolari e gli spasmi: uno studio italiano ha evidenziato che l’olio essenziale di issopo può aiutare nel trattamento dei dolori muscolari, nei crampi e negli spasmi in modo del tutto naturale;
  • antiflogistico, in particolare si rivela utile contro la cistite e le flogosi dell’apparato urinario;
  • sudorifero, ideale per abbassare la temperatura;
  • buon rimedio contro i dolori mestruali;
  • combatte le infezioni, grazie alle sue proprietà antisettiche conferite dagli oli volatili. Uno studio tedesco ha testato le abilità dell’issopo di combattere l’herpes genitale, testando la riduzione delle placche. In particolare sembra ridurre la formazione di placche di oltre il 90%;
  • è considerata una pianta vulneraria, per cui viene utilizzata a livello topico per detergere ferite, ustioni e ulcere;
  • supporta la risposta immunitaria: un promettente studio americano ha scoperto che l’estratto di issopo contiene acido caffeico, tannini non identificati e una possibile terza classe sconosciuta di componenti ad alto peso molecolare, che mostrano una forte attività anti-HIV, rendendo interessanti per il trattamento di pazienti con Aids;
  • viene utilizzata in bagni tonicizzanti.

Controindicazioni

Da un punto di vista delle interazioni farmacologiche non sono state ad oggi dimostrate particolari interazioni, anche se si sconsiglia di assumerlo in concomitanza di terapie con farmaci anticonvulsivi, farmaci antidiabetici e immunodepressivi. L’assunzione è inoltre sconsigliata durante la gravidanza, dato che la pianta possiede proprietà emmenagoghe, che cioè stimolano il flusso mestruale potendo pertanto indurre un aborto. Altre controindicazioni riguardano i soggetti che soffrono di convulsioni e i bambini. Ha infatti un caratteristico potere epilettogeno che ne rende controindicato l’uso in soggetti piccoli e con sistema nervoso facilmente eccitabile. Queste caratteristiche lo rendono controindicato qualora si soffra di patologie nervose o croniche.

Modalità d’uso

L’issopo può essere utilizzato sia per uso interno che esterno. Nel primo caso, si potrà preparare un infuso a base di issopo versandolo nell’acqua bollente, lasciandolo in infusione per 10 minuti per poi filtrare. Potrà essere bevuto in caso di meteorismo, tosse o problemi digestivi. Per uso esterno si potranno utilizzare impacchi con compresse di garza sterile imbevute di infuso, ottime per gli occhi stanchi, per purificare la pelle e per cicatrizzare le ferite.

Una ricetta

Una gustosa ricetta in cui quest’erba aromatica può trovare impiego è una torta di patate aromatizzata con issopo. Gli ingredienti utili saranno:

  • 800 g di patate;
  • cipolla;
  • due cucchiai di olio di oliva;
  • sale alle erbe;
  • 4 o 5 cucchiai d’issopo.

La preparazione inizia sbucciando le patate, grattugiandole e tagliando la cipolla ad anelli. Si dovranno poi scaldare due cucchiai di olio di oliva in una padella antiaderente, aggiungendo patate e cipolla per poi insaporire con del sale alle erbe. Mescolando ripetutamente, si potrà quindi lasciare soffriggere; prima del termine della cottura potrà essere aggiunto l’issopo per dar forma alla torta, cuocendo poi il tutto a fuoco medio.

Olio essenziale: usi, proprietà e controindicazioni

La pianta può essere impiegata sotto forma di estratti e olio essenziale ad uso alimentare per la preparazione di amari, liquori, bevande analcoliche, sottaceti, sughi e prodotti dolciari. L’olio essenziale viene ottenuto per distillazione in corrente di vapore dalle foglie e dalle sommità fiorite della pianta, e può essere impiegato in numerosi ambiti.

Tra gli impieghi l’olio essenziale è utile nei disturbi dell’apparato respiratorio, in suffumigi o aerosol, in sinergia con altri oli essenziali come mirto, lavanda ed eucalipto radiata. In particolare è un mucolitico, svolge un’azione antiflogistica decongestionante sui bronchi. In virtù delle proprietà espettoranti può essere impiegato per ridurre la sintomatologia del raffreddore, oltre che nelle faringotracheiti con tosse produttiva.

Funzionando come antinfiammatorio e decongestionante, può essere utile per la circolazione, le articolazioni, i muscoli e la pelle. Diluito al 3% in olio di mandorle dolci, per esempio, può aiutare per massaggi localizzati in caso di versamenti su edemi, tumefazioni, ematomi, varici, fragilità capillare e cellulite. Allo stesso scopo può essere incorporato al 2% in creme di Arnica, di Centella o Ippocastano, o in oleoliti come Iperico e/o Calendula. In considerazione degli effetti analgesici, l’olio di issopo può essere impiegato per il trattamento di dermatiti, eczemi, ferite e tagli, sempre incorporato in appositi vettore quali oli vegetali o creme. In ambito di profumeria, viceversa, è un’importante componente di fragranze in saponi, cosmetici e profumi, specialmente acque di colonia e basi orientali. Trova, infine, impiego per uso domestico per profumare i bagnodoccia neutri. Ad un bagnodoccia neutro da 250 ml basterà aggiungere una miscela composta da 8 gocce di olio essenziale di issopo, in associazione con altri oli essenziali (rosmarino, bergamotto, cardamomo).
Bisogna ricordare che gli oli essenziali in generale sono composti molto concentrati, di cui bastano piccole dosi per provocare effetti indesiderati. Nel caso in cui si assumano per uso interno, si consiglia sempre di consultare una persona esperta o il proprio medico. Molto importante è anche fare attenzione nell’uso a livello cutaneo, perché le molecole di piccole dimensioni possono essere facilmente assorbite dalla pelle. Dosaggi troppo elevati potrebbero di conseguenza causare dermatiti. Non dovrebbero mai esseri utilizzati, per queste ragioni, in caso di cute lesa, né entrare a contatto con mucose e occhi perché possono provocare forti irritazioni.

Oltre all’olio essenziale, si può ricavare dall’issopo la tintura madre. Si prepara lasciando macerare le sommità fiorite di issopo all’interno di una soluzione idroalcolica a titolo alcolico di 65°C, per circa un mese.