Ci scrive un lettore inviandoci la foto dell’etichetta di una confezione di friselle con farina integrale bio, chiedendoci se sia normale che non ci sia la fogliolina stilizzata che indica il biologico certificato. La risposta è no, e non è l’unica cosa che manca
“Ho comprato delle freselle integrali bio, ma sulla confezione manca la fogliolina verde di controllo. La legge lo permette? E il consumatore quali garanzie ha che il prodotto sia veramente bio?”. A scriverci è Giuseppe Buonomo, abbonato del Salvagente, che a riprova di quanto scritto allega anche una foto dell’etichetta. Si tratta delle friselle integrali della marca “S bio qr” prodotte a Roma. Oltre alla parola “Bio” nel nome dell’azienda, tra gli ingredienti figura “farina di grano tenero integrale bio”.
Il problema è che nell’etichetta mancano proprio le indicazioni previste dal regolamento Ue per il biologico, come spiega Giuseppe Romano, presidente dell’Associazione italiana agricoltura biologica: “Sull’etichetta di un prodotto bio confezionato devono assolutamente essere presenti sia la fogliolina del biologico che l’indicazione dell’organismo di certificazione accreditato che controlla l’azienda”. In questo caso, non era presente neanche questa seconda dicitura.
Abbiamo visitato il sito dell’azienda, su cui le informazioni previste dalla legge non sono presenti, e chiamato il numero di telefono fornito sul sito. Ci hanno spiegato che le farine sono certificate ma non i prodotti. Abbiamo avuto l’impressione di trovarci di fronte alla mancanza di consapevolezza di quanto prevede la normativa. In ogni caso, la legge non ammette ignoranza: per poter utilizzare la parola bio in etichetta serve la fogliolina e l’organismo di controllo.