Isee “basso”: quali sono le agevolazioni previste

ISEE BASSO

Più della metà delle famiglie ha un Isee sotto i 10mila euro. Un quadro di tutte le misure in vigore nel 2023 e le soglie necessarie per poterle ottenere

L’Isee è l’Indicatore della situazione economica equivalente ed è diventato negli ultimi anni un parametro molto importante, utilizzato soprattutto come requisito per accedere, o meno, a determinate agevolazioni economiche, previdenziali e assistenziali. Il motivo è presto detto, l’Isee è un indicatore sintetico ed immediato della situazione economica di un dato nucleo familiare, motivo questo che lo rende estremamente idoneo ad essere un parametro cui fare riferimento per la concessione delle agevolazioni. Tra queste, ad esempio, troviamo il reddito di cittadinanza, riservato nello specifico a chi ha un Isee basso, così come l’assegno unico e tante altre misure pensate come forma di sostegno economico ed incentivo ai cittadini.

Quali sono le agevolazioni previste per coloro che hanno un Isee basso

Grazie al valore Isee, i cittadini possono accedere a determinate misure ed agevolazioni previste dallo Stato italiano come forma di sostegno. Se ne deduce che, in presenza di indicatori bassi, i contribuenti potranno vantare  un possibile maggiore incentivo o, comunque, avranno maggiore facilità a rientrare nella soglia limite prevista dalle misure per potervi aderire. In base a quanto riportato da alcune recenti elaborazioni dell’Inps, ben più della metà degli italiani ha dichiarato un Isee inferiore a 10mila euro annui. Più nello specifico, secondo l’Osservatorio Inps sulle dichiarazioni sostitutive uniche e Isee, ben il 56% delle famiglie italiane avrebbe un Indicatore della situazione economica equivalente inferiore alla soglia dei 10mila euro. Si sottolinea che questo dato prende come punto di riferimento non tutta la popolazione italiana complessivamente intesa, ma solo quella che nel 2021 ha presentato la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu). Proprio in virtù delle molte agevolazioni che richiedono la presentazione dell’Isee, questo gruppo di dichiaranti è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, arrivando a toccare, nel periodo compreso tra il 2016 e il 2021, la percentuale del 52% della popolazione complessiva. L’incremento maggiore nelle richieste di calcolo dell’Isee si sono registrate in questi ultimi anni, motivo che spinge a pensare che sempre più famiglie italiane possono aver avuto bisogno dell’indicatore per accedere alle diverse agevolazioni che si sono susseguite nel corso dei tempi. Indicativo è anche notare le differenze che intercorrono tra Nord, Sud e Centro, con le percentuali di richiesta Isee che sono rimaste pressoché invariate negli anni: il 44% delle richieste totali viene fatto nelle regioni del Sud d’Italia, il 37% da quelle del Nord e il 19% da quelle del Centro. Si tratta di valori molto indicativi per chi è chiamato a guidare l’Italia, con la legge di Bilancio 2023 che in parte ha confermato molte agevolazioni che permettono ai cittadini con Isee più basso di arrivare con maggiore facilità alla fine del mese.

Isee basso: le agevolazioni previste nel 2023

A risentire del valore Isee sono molte delle misure introdotte in sostegno dei cittadini nel 2023, ovvero in un periodo ancora fortemente contraddistinto dal forte carocarburanti e da un’inflazione a due cifre costante. Chi ha un Isee basso può dunque sfruttare molte agevolazioni, tra le quali evidenziamo l’assegno unico, il bonus affitti, quello per gli asili nido, le bollette, gli occhiali, l’assistenza psicologica e tanto altro.

L’assegno unico, in cosa consiste

La prima misura di cui ci occupiamo è l’assegno unico universale, ovvero dell’intervento in sostegno di tutte le famiglie con figli introdotto a marzo 2022 il cui valore cambia in base all’Isee presentato. Chi ha un Indicatore della situazione economica equivalente molto alto riceve una somma forfettaria, con la cifra che invece sale di molto in caso di nuclei familiari con tanti figli ed un Isee basso. L’assegno viene definito universale poiché ha, di fatto, inglobato tutte le altre detrazioni per carichi di famiglia precedenti. Ad erogare la misura è l’Inps a seguito della Dichiarazione sostitutiva unica dell’interessato. Dal 2023 il rinnovo per chi ne ha già beneficiato è automatico, il che vuol dire che non servirà presentare una nuova domanda se già si è svolta tale pratica da marzo 2022 e, soprattutto, se le condizioni familiari e reddituali non sono cambiate. In merito alle cifre, l’assegno unico parte da 175 euro al mese per i valori Isee non superiore a 15mila euro, mentre scende a 50 euro per chi ha un Isee di oltre 40mila euro. Si ricorda che in caso di mancata presentazione Isee, i richiedenti avranno diritto a ricevere l’assegno minimo. A queste cifre, dal 2023, si aggiunge anche la maggiorazione mensile riservata ai nuclei familiari più numerosi. Più nello specifico chi ha 4 o più figli vedrà l’assegno unico incrementato di un ulteriore  50% e con un bonus di 150 euro.

Il bonus affitti, quali sono gli aiuti

Altra importante misura che viene concessa a chi ha redditi bassi è il bonus affitti. Questo è riconosciuto dall’Agenzia Entrate ed interessa in particolar modo i giovani che hanno meno di 31 anni e redditi inferiori o pari a 15.493,71 euro. È inoltre necessario che i beneficiari abbiano posto la propria residenza negli immobili presi in locazione. Si sottolinea che anche molte amministrazioni locali prevedono degli altri incentivi per l’affitto, il più delle volte parametrati proprio sul valore Isee. La Lombardia, ad esempio, ha imposto una soglia Isee limite per i richiedenti di 35mila euro, con la misura che viene concessa in maniera prioritaria ha chi ha perso il lavoro o ha chiuso la propria attività.

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Il bonus asilo nido, cosa prevede

Una misura di grande rilievo pensata per il sostegno economico alle famiglie è il bonus asilo nido utilizzabili sia in strutture pubbliche che private. Ad erogarlo è l’Inps che parametra le cifre concesse in relazione al valore Isee delle famiglie: chi ha un indicatore inferiore a 25mila euro può arrivare ad ottenere fino a 3mila euro, mentre chi ha un Isee fino a 40mila euro può arrivare a 2500 euro. Per chi eccede la soglia dei 40mila euro è previsto l’importo minimo, ovvero 1500 euro. Si ricorda inoltre che il contributo ricevuto dall’Inps non può, in nessun caso, superare la cifra prevista dalla retta scolastica.

Il bonus bollette

L’Isee viene utilizzato anche per la concessione del bonus bollette, con la legge di Bilancio 2023 che ha elevato la soglia minima per poter beneficiare della misura. Nello specifico si è passati dai precedenti 12mila euro agli attuali 15mila euro. Una volta concesso il bonus,  lo sconto viene applicato direttamente in fattura dal fornitore dell’energia, luce e gas per le utenze domestiche.

Il bonus occhiali e il bonus psicologo

Chi presenta un Isee basso può contare anche su altre misure che interessano la salute fisica e mentale. Nel primo caso parliamo del bonus occhiali, ovvero di un contributo economico di 50 euro da poter spendere per occhiali da vista o lenti a contatto correttive. I beneficiari sono coloro che presentano un Isee inferiore a 10mila euro. Per quanto riguarda, invece, il bonus psicologo, è previsto un importo massimo di 1.500 euro riservato ai richiedenti con un Isee non superiore a 50mila euro.

Il bonus prima casa giovani, quali sono le agevolazioni

Chi ha un Isee fino a 40mila euro ed ha meno di 36 anni, può sfruttare il bonus prima casa giovani che consente l’esenzione completa dalle imposte di registro, ipotecarie e catastali (o un credito d’imposta di valore corrispondente all’Iva al 4%, per chi acquista dal costruttore) e la copertura fino all’80% della quota capitale del mutuo attraverso il Fondo di garanzia Consap.

Il bonus università, gli sgravi previsti

Come forma di sostegno allo studio, lo Stato ha previsto che gli studenti con un Isee inferiore a 22mila euro possano ottenere l’esonero totale delle tasse universitarie. Tale esenzione diventa parziale in presenza di Isee fino a 30mila euro. La riduzione del pagamento decresce proporzionalmente, dall’80% al 10%, al crescere dell’Isee.

La Carta acquisti e il conto corrente gratuito

Altre agevolazioni previste per chi ha un Isee basso sono la Carta acquisti e il conto corrente gratuito. Nel primo caso si fa riferimento ad una card che viene rilasciata da Poste italiane per fronteggiare gli acquisti alimentari e il pagamento delle bollette. I beneficiari sono gli over 65 e i genitori di bambini di età inferiore a 3 anni, che presentano Isee non superiore a 7.640,18 euro. Tale soglia sale a 10.186,91 euro per gli anziani dai 70 anni in su. Nel secondo caso, quello del conto corrente gratuito, si fa riferimento invece alla possibilità di aprire un conto senza doversi sobbarcare le spese. Tale agevolazione è riservata a chi ha un Isee non superiore a 11.600 euro. Si sottolinea, tuttavia, che questo benefit riguarda però soltanto i nuovi conti che consentono un numero di servizi ed operazioni limitato rispetto a quelli standard.