Gli eczemi nei bambini sono in crescita e espongono piccoli e adolescenti a problemi di accettazione. Ecco come cogliere segnali, sintomi, come curare al meglio la salute della pelle e prevenire conseguenze sulla salute fisica e mentale del bambino.
Uno studio pubblicato nel 2023 sulla rivista Clinical & Experimental Allergy e condotto da esperti della London School of Hygiene & Tropical Medicine rivela che l’eczema nei bambini riguarda il 6% del campione analizzato. Nel mondo colpirebbe 6 piccoli e adolescenti su 100. Fino all’1% della popolazione giovanile ne soffrirebbe in modo grave. Questi risultati provengono da un’analisi di dati provenienti da 14 paesi, 74.361 adolescenti di 13-14 anni e 47.907 bambini di 6-7 anni. È lo studio più approfondito su una condizione nota anche come dermatite, ma che è la più frequente malattia non contagiosa della pelle, caratterizzata da secchezza cutanea e desquamazione, arrossamento e prurito.
Gli esperti che hanno condotto lo studio londinese stimano un aumento ogni 10 anni dello 0,98% della prevalenza dei sintomi dell’eczema tra gli adolescenti e dell’1,21% nei bambini, nonché dello 0,26% e dello 0,23% per decennio dei sintomi gravi dell’eczema.
“L’eczema rimane un grande problema di salute pubblica in tutto il mondo”, osserva il primo autore del lavoro Sinéad Langan. “Sono necessarie ulteriori ricerche a livello globale per affrontare l’onere legato all’eczema, con continui sforzi internazionali per identificare strategie per prevenire l’insorgenza del disturbo cutaneo e per gestire meglio l’impatto sugli individui, le loro famiglie e sul servizio sanitario”.
I problemi più gravi possono riguardare le conseguenze psicologiche che minano lo sviluppo e la salute mentale dei piccoli, più esposti al rischio bullismo.
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Quali sono le cause dell’eczema nei bambini
Chiara Retrosi e Simona Giancristoforo dell’Unità Operativa di Dermatologia Ospedale Bambino Gesù spiegano che questa condizione determina una reazione della pelle ad agenti esterni o interni accompagnata da prurito, arrossamento della pelle, secchezza, comparsa di vescicole e di crosticine.
L’eczema è una patologia cutanea non contagiosa di frequente riscontro clinico. Il sintomo caratteristico è il prurito che può essere più o meno intenso.
La manifestazione di queste reazioni va distinta in differenti cause, quali:
- Eczema atopico, o dermatite atopica
È la forma più comune soprattutto nei bambini. Si accompagna spesso a manifestazioni di tipo allergico (ad esempio, asma bronchiale, rinite o allergia alimentare) e sono coinvolti fattori genetici o ereditari.
Il Manuale medico Msd sottolinea la tipicità di questa condizione soprattutto nell’infanzia. Nella fase iniziale (quella acuta), l’eruzione cutanea compare sul viso diffondendosi dei bambino, poi su collo, cuoio capelluto, braccia e gambe;
- Eruzioni cutanee causate da infezioni virali
Le infezioni virali sono spesso causa di eruzioni cutanee nella prima infanzia. Le eruzioni cutanee causate da roseola infantum ed eritema infettivo (quinta malattia) sono innocue e di solito scompaiono senza trattamento. Quelle causate da morbillo, rosolia e varicella insorgono con minore frequenza, grazie alla diffusione dei vaccini.
Il bambino presenta il tipico aspetto a “sberla sulla guancia” con eruzione cutanea sulle guance causata dall’eritema infettivo.
- Eczema da contatto, o dermatite da contatto
Si verifica quando si entra a contatto con una sostanza irritante, di solito di origine chimica. Si manifesta inizialmente nella zona che viene a contatto con il prodotto causale per poi successivamente estendersi anche in altre aree del corpo;
- Eczema seborroico (o dermatite seborroica)
Si manifesta con chiazze rosse ricoperte da squame biancastre sottili, e si localizza in sede centrofacciale (arcata sopraccigliare, lati del naso) e al cuoio capelluto. Si può manifestare nel lattante e/o in età puberale e talvolta persiste anche in età adulta. L’evoluzione è cronico-recidivante;
- Eczema disidrosico
Caratterizzato dalla presenza di piccole vescicole su aree eritematose a carico del palmo delle mani e/o sulla pianta dei piedi, spesso tra le dita;
- Eczema discoide (o eczema nummulare)
Questa manifestazione sulla pelle è più frequente nell’adulto e coinvolge spesso gli arti. Nel bambino costituisce spesso una complicanza della dermatite atopica.
- Altre manifestazioni di eczema nei bambini
Le dermatofitosi (chiamate anche tigna o tinea) sono infezioni micotiche della pelle. Nei bambini, le infezioni del cuoio capelluto (tinea capitis) e del corpo (tinea corporis) sono le più frequenti.
La diagnosi e il trattamento delle dermatofitosi sono identiche nei bambini e negli adulti e di solito includono farmaci antimicotici applicati sulla pelle o assunti per via orale. Alcuni bambini sviluppano una reazione infiammatoria all’infezione micotica che provoca i kerion, aree doloranti, infiammate e gonfie del cuoio capelluto. Un kerion può necessitare di ulteriore trattamento.
Si definisce mollusco contagioso un gruppo di foruncoli o papule perlacei, color carne, secondari a virosi cutanee che, in genere, scompaiono senza alcun trattamento. Tuttavia, il virus che provoca questa infezione è contagioso.
I milii sulla fronte
Sulla fronte dei bambini possono comparire i cosiddetti milii. Sono piccole cisti perlacee presenti sul viso dei neonati. Sono causate dalle prime secrezioni delle ghiandole sudoripare del bambino. Come l’acne neonatale, i milii non richiedono alcun trattamento e scompaiono poche settimane dopo la nascita.
I sintomi da non trascurare
Tutti gli eczemi sono pruriginosi. L’intensità e la durata della manifestazione cutanea variano in base al tipo di eczema. La dermatite da contatto guarisce con l’allontanamento degli agenti causali, mentre gli altri eczemi hanno spesso un’evoluzione cronico-recidivante; tuttavia, essi possono essere ben controllati con terapie specifiche.
Per impostare la cura adeguata è importante cogliere i disturbi principali, che possono essere:
- Prurito;
- Arrossamento della pelle;
- Secchezza;
- Comparsa di vescicole e di crosticine.
Il prurito può essere di varia intensità, in alcuni casi può anche essere così intenso da interferire con le quotidiane attività del piccolo paziente, insonnia, mancanza di appetito e nervosismo.
Come si cura l’eczema nei bambini
Gli esperti chiariscono che non esiste una cura definitiva bensì un percorso terapeutico che aiuta a tenere sotto controllo la manifestazione e a prevenire le recidive. Se si sospetta un fattore esterno, questo va immediatamente allontanato.
La cura è principalmente di tipo locale mediante l’utilizzo di creme antinfiammatorie e lenitive, che mirano alla risoluzione della fase acuta e dei sintomi, e progressivamente alla guarigione nonché alla prevenzione delle recidive mediante l’uso continuo di creme idratanti nelle fasi di remissione.
In alcuni casi, in cui il prurito è intenso e non controllabile con la terapia locale, è consigliabile associare un antistaminico per bocca e bendare le lesioni per prevenire sovrainfezioni.
Ai genitori spetta il compito di seguire alcune regole generali nel trattamento dell’eczema dei propri figli. Ecco cosa fare:
- Usare quotidianamente emollienti per mantenere la pelle costantemente idratata;
- Evitare l’uso di saponi, profumi e altri possibili agenti irritanti;
- Coccolare i più piccoli per calmarli, facendo in modo che evitino di sfregarsi continuamente la parte lesionata;
- Evitare di far indossare loro l’uso di tessuti irritanti (lana grezza, sintetici).
Come mantenere la pelle sana nei bambini
L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha diramato alcune strategie utili per tenere in salute la pelle dei bambini e degli adolescenti. In linea generale, la prima vera prevenzione è quella di cercare di mantenere la pelle il più possibile in grado di difendersi da infezioni e irritazioni. Ciò significa avere una costante cura della propria pelle e mantenerla idratata e nutrita.
Nello specifico, non esiste una vera e propria prevenzione dell’eczema, esistono però degli accorgimenti da poter seguire dopo la sua comparsa per diminuirne i disturbi, evitare le ricadute e gli effetti indesiderati.
Per evitare di seccare e irritare la pelle è consigliabile:
- Usare quotidianamente creme idratanti ed emollienti;
- Evitare saponi e shampoo aggressivi, soprattutto quelli in cui è contenuto il laurilsolfato di sodio (SLS), uno schiumogeno che tende a causare secchezza e irritazione;
- Evitare docce o bagni prolungati e con acqua molto calda;
- Asciugare la pelle con attenzione;
- Mantenere il giusto grado di umidità negli ambienti;
- Evitare repentini sbalzi di temperatura dal caldo al freddo;
- Preferire tessuti in cotone se a diretto contatto con la pelle.
Nel caso di eczemi provocati da allergie o da contatto con sostanze irritanti, una volta identificate le sostanze responsabili, la prevenzione consiste nell’evitare il contatto diretto con esse, nell’essere informati sui nomi comunemente utilizzati per indicarle (compresi i sinonimi) e sui prodotti che più frequentemente le contengono.
In particolare, va posta attenzione a:
- Prodotti per la cura del corpo, come profumi, saponi, shampoo, lozioni;
- Metalli che vengono a contatto con la pelle, come fibbie, cerniere, orecchini, bracciali e anche telefoni cellulari;
- Sostanze presenti nei tessuti per abbigliamento e biancheria (coloranti, formaldeide);
- Ingredienti presenti nei farmaci.
È utile e necessario imparare a leggere le etichette e gli ingredienti (indicati con il nome INCI: International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) dei prodotti che si vogliono utilizzare per verificare la presenza, o meno, di sostanze da evitare.
Gli eczemi negli adolescenti e il rischio bullismo
La pelle è tutto ciò che si vede all’esterno di una società sempre più ossessionata dall’estetica e dall’immagine. L’adolescenza è un momento delicato della crescita e spesso gli eczemi sono percepiti come un qualcosa di antiestetico che espone a rischio bullismo o può incidere sull’autostima dei ragazzi.
Un fattore da non sottovalutare, spesso determinante per la qualità della vita, è costituito dall’impatto psicologico della malattia. Il benessere psico-fisico, infatti, può essere limitato da un eccessivo prurito che può causare perdita di sonno, nervosismo e senso di inadeguatezza verso gli altri.
Il dialogo tra genitori, insegnanti e bambini è fondamentale per stroncare subito disagi o fenomeni lesivi dello sviluppo psicologico.
“In quest’età di cambiamenti fisici e psicologici – spiegano gli esperti di Dermatopia – il modo in cui ci mostriamo agli altri, soprattutto ai nostri pari, assume un significato nuovo. Soffrire di dermatite atopica può essere difficile, non solo per i fastidi e le cure necessarie per la gestione della malattia, ma anche per la paura del giudizio degli altri sul nostro aspetto”.
Alcuni studi hanno dimostrato che durante l’adolescenza infatti la percentuale di ragazzi che subiscono questo tipo di comportamento da parte dei propri pari è in crescita, soprattutto nell’ambiente scolastico. Uno dei motivi principali delle prese in giro è, come spesso accade, l’ignoranza in questo caso verso la natura delle lesioni della pelle e il pensiero completamente sbagliato che la malattia sia contagiosa.
La salute mentale di bambini e adolescenti con dermatite atopica è stata studiata in diversi paesi ed è già stato osservato che la dermatosi contribuisce allo sviluppo di disturbi mentali. In Spagna, 80 bambini sono stati valutati utilizzando lo strumento Early Childhood Inventory-4 (ECI-4) e il 69% è risultato soffrire di alcuni disturbi mentali. Negli Stati Uniti i dati ricavati da interviste telefoniche sulla salute di oltre 90 mila bambini hanno mostrato che quelli affetti da dermatite atopica hanno una maggiore prevalenza di disturbo depressivo, disturbo d’ansia, disturbo comportamentale, disturbo dello spettro autistico e disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) rispetto ai loro coetanei sani. In Brasile, la valutazione di 26 bambini con eczema ha mostrato un rischio di disturbi mentali del 78%.
Gli eczemi non sono contagiosi
Per contrastare il fenomeno del bullismo verso le persone con dermatite atopica la corretta informazione è ancora l’arma migliore. Sensibilizzare i ragazzi e gli insegnanti verso la dermatite atopica può aiutare a scardinare credenze errate e a rendere questa malattia più accettabile da tutti e soprattutto da chi ne soffre.
Purtroppo, non esistendo una cura risolutiva per la maggior parte degli eczemi, bisogna convivere con essi nel modo migliore e gestire in maniera appropriata i disturbi presenti evitando, così, le ricadute. Per questo è importante innanzitutto individuare i fattori di rischio e saper riconoscere le reazioni del proprio corpo poiché disturbi e cure per l’eczema possono differire notevolmente da individuo a individuo. Più si impara a familiarizzare con l’eczema meglio si riuscirà a gestirlo.
Oltre al prurito anche le manifestazioni cutanee in forma acuta, soprattutto quando si manifestano sul viso o su altre parti del corpo in vista, possono avere un impatto sul benessere psicologico della persona e sulla sua normale vita sociale. In questi casi è consigliabile un supporto di tipo psicologico sia per accettare la malattia, sia per ridurne le manifestazioni cutanee. È importante anche parlare del proprio disagio con altre persone e sottolineare il fatto che non si tratta di una malattia contagiosa.