Aiuta a digerire e stimola la diuresi: tutto quello che non sappiamo sull’anice stellato

anice stellato

L’Europa ha conosciuto l’anice stellato nel lontano XVII secolo: da allora è utilizzato come spezia e medicamento. Ma attenzione a quello Giapponese che è altamente tossico

L’anice stellato una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle “Illiciaceae”, sempreverde e che può raggiungere anche i 10 metri di altezza. I semi dell’anice stellato sono in commercio in Europa sin dal lontano XVII secolo, periodo a partire dal quale vengono utilizzati come spezie in cucina per insaporire dolci, infusi, pietanze e liquori. L’anice stellato cinese è cosa ben diversa dall’anice stellato giapponese: quest’ultimo  deriva dalla pianta di Illicium anisatum, una specie non adatta all’uso alimentare perché altamente tossica.

Oggi è possibile reperire l’anice stellato sia in bacche che in polvere nei bioshop, nelle erboristerie ed in alcuni supermercati. È alla base di molti infusi detox e lo si può trovare anche sotto forma di oli essenziali o di estratti, anche per la cura del corpo.

Il frutto

Il frutto dell’anice stellato è esteticamente molto bello; a vedersi, infatti, ha una forma caratteristica ad 8 punte legnose disposte a stella, ma in alcuni casi il numero delle punte può arrivare fino a 12. Ogni lobo contiene un seme lucido e dal colore marroncino. Dai follicoli si può ottenere un olio essenziale contenente anetolo, un composto aromatico che contribuisce al sapore caratteristico dell’anice, dell’aneto e del finocchio ma che viene anche utilizzato nella produzione di sostanze di abuso. Più nello specifico, l’anetolo viene utilizzato nella sintesi della parametossianfetamina.

Il gusto dell’anice è molto deciso, simile a quello della liquirizia, e anche piccole quantità sono sufficienti per insaporire cibi e tisane.

Proprietà dell’anice stellato e benefici

L’anice stellato è un frutto molto calorico; basta pensare che 100 g di anice stellato apportano circa 22 calorie. Oltre ad essere fonte di acido shikimico, di anetolo e di linaloolo, l’anice stellato contiene anche discreti quantitativi di calcio, vitamina C e ferro, che gli conferiscono importanti proprietà.

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All’anice stellato sono attribuite proprietà carminative, stomachiche, stimolanti, sedative e diuretiche. Inoltre il linaloolo presente al suo interno è dotato di proprietà antiossidanti.

In Oriente viene utilizzato per combattere coliche, reumatismi e lombalgie, per promuovere l’appetito e il buon sonno, per combattere i dolori addominali e i disordini mestruali. Allevia la flatulenza ed è utile a contrastare gli acciacchi dei mesi più freddi dell’anno.

Inoltre, all’anice stellato sono attribuite proprietà antibatteriche e antimicotiche che vengono sfruttate nel novero dei rimedi contro i disturbi delle vie respiratorie come asma, bronchite e tosse secca.

Probabilmente l’uso più noto dell’anice in ambito medico è dovuto alla sua azione antinfluenzale, conferita dalla presenza di acido shikimico che viene utilizzato come ingrediente per rimedi contro l’influenza.

Grazie sempre all’anetolo, l’anice stellato (in particolare il suo olio essenziale) è un potente antinfiammatorio. Per beneficiare di questa proprietà, si possono aggiungere 10 gocce di olio essenziale in 50 mg di olio di mandorle dolci, e massaggiare il corpo in caso di dolori muscolari.

Ed è sempre grazie all’azione antinfiammatoria conferita dall’anetolo che l’anice stellato è utile per prevenire le recidive dell’herpes labiale; il frutto evita il peggioramento dei sintomi e riduce la frequenza delle ricadute.

L’infuso di anice stellato svolge un’attività benefica nei confronti dell’apparato digerente perché stimola il processo digestivo e contrasta la formazione dei gas addominali. A tale scopo risulta utile da assumere dopo i pasti, ad esempio in una tisana digestiva o nelle tisane detox.

Un infuso a base di anice stellato è in grado di stimolare la diuresi, contrastando la ritenzione idrica. Per prepararlo, si può aggiungere un pezzetto di anice stellato a 200 ml di acqua e far bollire per 5 minuti, poi fare riposare per altri 10. Per potenziarne l’effetto diuretico, si consiglia di assumerlo insieme ad una tisana a base di semi di finocchio.

L’olio essenziale di anice stellato possiede un’efficace azione secretolitica, quindi espettorante. Per questo motivo, potrebbe essere usato contro le affezioni del tratto respiratorio come tosse catarrale e bronchiti.

Più in generale, l’anice stellato, nella sua forma naturale, sembra poter aiutare il sistema immunitario.

Per ottenere tali benefici senza effetti collaterali si consiglia l’assunzione di 2 o 3 grammi al giorno di anice stellato. È possibile anche consumarlo tutti i giorni, sulle pietanze o in tisana.

Si può anche adoperare l’olio essenziale ma in tal caso è bene attenersi sempre alle indicazioni riportate sulla confezione (in genere, poche gocce bastano ad ottenere gli effetti desiderati).

Come utilizzare l’anice stellato

Come accennato, questa spezia viene usata in cucina per insaporire dolci e pietanze in genere, ma bisogna avere alcune piccole accortezze prima di utilizzarlo: bisogna lasciar bollire in acqua i baccelli e poi macinarli con un mortaio fino ad ottenere una polvere fine. A questo punto è possibile aggiungerli al cibo per dare il caratteristico sapore deciso. Viene particolarmente indicato anche nelle verdure stufate. 
In alternativa, è possibile reperire la polvere di anice stellato già pronta all’uso.

Per le tisane e per gli infusi in genere si usa l’anice stellato in polvere ma se si sono acquistate le bacche intere, è possibile spezzettarle grossolanamente e inserirle nella tisana.

Per fare una tisana con solo anice stellato è sufficiente bollire per 2 o 3 minuti una bacca spezzata grossolanamente (o un cucchiaino di anice in polvere), quindi spegnere il fuoco, lasciare in infusione per altri 10 minuti e, infine, filtrare.

Se invece si desidera sperimentare altri abbinamenti, sono diversi gli infusi che possono essere prodotti con questa spezia, ma tra i più utilizzati ricordiamo quelli con effetto detox.

In particolare, per disintossicare il fegato è possibile preparare una tisana a base di anice stellato e altre erbe officinali.

In una tazza d’acqua bollente, è sufficiente far bollire per 10 minuti un cucchiaio di mix (che è possibile far preparare in qualsiasi erboristeria) composto dalle seguenti erbe:

  • 20g di tarassaco;
  • 30g di cardo mariano;
  • 15g di radice di curcuma;
  • 20g di menta;
  • 15g di anice stellato.

Trascorsi i 10 minuti, filtrare e bere.

Si consiglia di assumere questa tisana lontano dai pasti e preferibilmente durante la mattinata, poi proseguire per almeno 20 giorni consecutivi per beneficiare dei suoi effetti.

 

In Veneto, l’anice stellato viene adoperato nella produzione industriale di liquori come sambuca, pastis e sassolino.

L’anice stellato è ottimo anche per essere usato sulla pelle perché aiuta a combattere l’acne. L’unica accortezza da usare è diluire l’olio essenziale di anice stellato (ad esempio con olio di mandorle) prima di frizionarlo sulla parte da curare con l’aiuto di una garza sterile. Può essere applicato anche sulla cute per allontanare i pidocchi.

Controindicazioni ed effetti collaterali dell’anice stellato

L’anice stellato è controindicato nei bambini perché può provocare intossicazioni.

In linea generale le controindicazioni dell’anice stellato sono tutte legate all’assunzione di dosi elevate di prodotto.

L’indigestione elevata di anice produce infatti vomito, diarrea o movimenti oculari rapidi. Nei casi più gravi si possono manifestare effetti negativi sul sistema nervoso centrale, con tremori fino anche alle convulsioni.

Si ricorda sempre che è necessario consultare il medico ogni qualvolta si prendano medicinali prima di assumere anice stellato perché potrebbe influire sul normale funzionamento biochimico del farmaco.

Ed è sempre consigliato rivolgersi ad un medico nel caso in cui si dovesse aver assunto un quantitativo eccessivo di anice stellato per prevenire o limitare gli effetti collaterali.

Tuttavia, come si è già anticipato all’inizio, c’è una particolare specie di anice stellato velenoso. È il caso della specie Giapponese dalla pianta illicium anisatum che risulta tossica per il sistema nervoso e già a piccole dosi può provocare convulsioni e scosse miocloniche. In Europa l’importazione di questa specie è proibita, ma se si programma di fare un viaggio in Asia bisogna prestare attenzione: i frutti di questa specie tossica sono più piccoli, meno scavati e dalla forma meno regolare.

Infine, si ricorda che l’anetolo contenuto nell’anice stellato può essere usato come economico precursore della parametossianfetamina (o Pma) che ha effetti psicoattivi a causa del massivo rilascio di serotonina e dell’ inibizione delle Mao-A (monoaminossidasi-A) a livello del sistema nervoso centrale.