A cosa serve il codice Tin, Tax identification number e quando è necessario: le pratiche corrette da seguire per ottenerlo
Il Tin è un codice identificativo associato a tutti i cittadini dal momento della loro nascita. Si tratta, più nel dettaglio, di un acronimo inglese che sta per “Tax identification number” e che tradotto in italiano indica il numero di identificazione fiscale del contribuente. È dunque un codice identificativo molto usato in ambito fiscale che agevola fortemente il lavoro dell’amministrazione pubblica e dei suoi addetti. Quasi tutti i paesi dell’Ue utilizzano il Tin, con lo scopo principale di:
- identificare tutti i contribuenti;
- facilitare l’amministrazione nel riconoscimento dei loro affari fiscali nazionali;
- identificare i contribuenti che investono in altri paesi dell’Ue.
Inoltre, grazie al Tax identification number gli istituti finanziari possono registrare il nome e l’indirizzo dei loro titolari di conti e, qualora presente, anche il numero di identificazione fiscale assegnato dal paese di residenza dell’Ue a fini fiscali. Si tratta dunque di uno strumento molto utile e dalla grande rilevanza in ottica di gestione fiscale.
Cos’è il codice Tin
Come detto, il codice Tin (numero di identificazione fiscale) è proprio di ogni contribuente ed è diverso da Stato a Stato. Questo vuol dire che quando si nasce se ne riceve uno, con la stessa pratica che viene svolta nel momento in cui si diventa soggetti a tassazione in un altro paese che ne prevede l’utilizzo. Ogni nazione, inoltre, fa corrispondere il Tin ad elementi diversi: in Italia, ad esempio, questo codice identificativo corrisponde al codice fiscale che viene creato quando un cittadino nasce. È un codice alfanumerico unico ed immutabile (non cambia cioè nel corso della vita) che ha il principale scopo di identificare le persone, specie nei loro rapporti con gli enti e le amministrazioni dello Stato. Questo vuol dire che, proprio grazie al codice fiscale, ogni ente pubblico nazionale può facilmente risalire all’identità esatta di un cittadino. Inoltre, non risentendo della residenza dei soggetti, il codice fiscale non obbliga chi decide di vivere altrove a modificarlo.
Il codice fiscale, o codice Tin, viene utilizzato principalmente per…
È indispensabile per i rapporti con le pubbliche amministrazioni a fini fiscali, ma la sua funzionalità si estende anche ad altri casi. Può, infatti, essere richiesto anche per:
- avere accesso a servizi e per la sottoscrizione di atti di varia natura, come per l’apertura di un conto corrente bancario;
- accedere a molti servizi Inps on line o avviare le pratiche per i sussidi statali;
- per la compilazione corretta della fattura elettronica indirizzata a privati che non dispongono di partita Iva.
Codice Tin in Italia, com’è fatto
Il codice Tin in Italia corrisponde al codice fiscale, ovvero un identificativo alfanumerico composto da 16 caratteri di cui 9 lettere e 7 numeri. Entrando nel dettaglio:
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- le prime 6 lettere indicano le consonanti del cognome e del nome del cittadino;
- le successive 2 cifre indicano l’anno di nascita, mentre per il mese è presente una lettera;
- ci sono poi 2 cifre per il giorno (per le donne si aggiunge 40 alla data reale);
- 1 lettera e 3 numeri identificativi del comune di nascita;
- un ultimo numero che rende unico il codice.
In caso di alcune persone giuridiche, invece, il codice fiscale (Tin) può essere composto da soli 11 caratteri. Il codice Tin è presente sui documenti di riconoscimento ufficiali del cittadino, ovvero sulla tessera sanitaria e sulla nuova carta d’identità elettronica.
Come ottenere il codice Tin
L’organo predisposto al rilascio del codice Tin in Italia è l’Agenzia delle Entrate che gestisce, a sua volta, l’Anagrafe tributaria. Se ne deduce che tutti i codici fiscali non registrati in questa banca dati per la raccolta e la gestione dei dati fiscali dei contribuenti italiani non sono da ritenersi validi. Il cittadino può dunque calcolare da solo il proprio codice fiscale, ma se questo non viene formalizzato dall’Agenzia delle Entrate non ha nessun valore. Si sottolinea a tal proposito che la generazione del codice Tin, la sua produzione e l’invio della tessera sono di competenza esclusiva dell’Agenzia delle Entrate e che solo la Sogei, Società generale d’informatica controllata interamente dal ministero dell’Economia e delle Finanze, può produrre i programmi software che permettono il calcolo del codice fiscale.
Il codice Tin viene, come detto, generato alla nascita di un cittadino italiano (al momento della prima iscrizione nei registri dell’anagrafe della popolazione residente). In questo caso si utilizza il sistema telematico di collegamento con l’Anagrafe tributaria. Chi non dovesse averlo o lo avesse perduto, può farne richiesta in un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate presente sul territorio. Per la domanda dovrà essere utilizzando il modello AA4/8 messo a disposizione dall’ufficio stesso.
Codice Tin per i cittadini stranieri e per i residenti all’estero
Il codice fiscale può essere anche richiesto dai cittadini stranieri residenti in Italia. Questi dovranno presentare una domanda di ingresso nel territorio agli sportelli unici per l’immigrazione con la richiesta che può essere fatta:
- per lavoro subordinato;
- per ricongiungimento familiare.
Anche in questi casi l’elaborazione e il rilascio del codice fiscale viene effettuato utilizzando il sistema telematico di collegamento con l’Anagrafe tributaria. Dopo la richiesta, il cittadino straniero viene convocato allo sportello e riceve il codice Tin con il certificato di attribuzione del codice fiscale. Anche le questure possono attribuire il codice fiscale ai cittadini stranieri che ne sono sprovvisti e richiedono il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno. Per farlo si avvalgono sempre del collegamento telematico con l’Anagrafe tributaria.
Per quanto riguarda, invece, i cittadini residenti all’estero, è previsto che questi possano richiedere l’attribuzione del codice fiscale alla rappresentanza diplomatico-consolare italiana nel Paese estero di residenza. Saranno dunque i Consolati ad attribuire il codice fiscale, avvalendosi sempre del sistema telematico di collegamento con l’Anagrafe tributaria.
Codice Tin all’estero
Come si diceva in apertura, il codice di identificazione fiscale varia da paese a paese e viene rilasciato al momento della registrazione nel paese in questione come contribuente. Nel Regno Unito, ad esempio, il Tin corrisponde al National insurance number (Nin). In Austria, invece, corrisponde al Steuernummer, ovvero al codice fiscale dei residenti che é composto da 9 cifre e viene richiesto presso l’autorità fiscale locale, il Finanzamt. Altra modalità di richiesta è quella che prevede l’utilizzo di Finanzonline. Per chi, invece non trova più il codice identificativo ed è già soggetto a tassazione in Austria o ha presentato una dichiarazione dei redditi in passato, sono previsti diverse modalità per il recupero:
- utilizzando Finanzonline. In questo caso bisognerà accedere al portale con le proprie credenziali o con la firma del proprio ID Austria/cellulare e cliccare su Abfragen e, successivamente, su Steuerkonto;
- rivolgendosi all’autorità fiscale locale Finanzamt.
In Germania, invece, il codice di identificazione fiscale per i cittadini residenti è il Steueridentifikationsnummer. Si tratta di un codice di 11 cifre, da non confondere con il normale codice fiscale, lo Steuernummer, che è composto da 9 cifre. Il rilascio del codice Tin tedesco è di competenza delle autorità fiscali locali. L’identificativo fiscale tedesco è presente nei documenti di riconoscimento ufficiali, ma può anche essere reperito:
- nella lettera ricevuta dall’Ufficio federale centrale delle imposte per il rilascio del Tin o IdNr (Mitteilungsschreiben über die Zuordnung einer Identifikationsnummer).
- nel calcolo dei redditi;
- nella dichiarazione dei redditi da lavoro dipendente.
Il codice Tin in Francia viene emesso dalle autorità fiscali del paese che emetteranno un codice identificativo fiscale di 13 cifre, noto anche come Spi (Simplification des procédures d’imposition), nel momento in cui il richiedente si sarà registrato nel database delle autorità fiscali stesse. Lo Spi inizia sempre con questi numeri: 0, 1, 2 o 3. Il Tin francese può essere reperito nei seguenti modi:
- nel modello di dichiarazione dei redditi prestampato;
- negli avvisi fiscali e di imposta sulla proprietà.
Per chi è cittadino spagnolo, il codice di identificazione fiscale è unico sia a fini fiscali che doganali. Il Tin, in Spagna, è composto nello specifico da nove caratteri, con l’ultimo che corrisponde sempre ad una lettera ai fini di controllo. Ad emettere i codici è direttamente il ministero dell’Interno spagnolo, con gli stessi che possono variare a seconda che si tratti di una persona fisica con cittadinanza spagnola o meno. In linea di massima in questo paese è possibile trovare il Tin su molti documenti, quali:
- la carta d’identità personale;
- la carta d’identità elettronica;
- la carta di residenza per stranieri;
- la nuova patente adottata dal 2004 in poi;
- la carta di identificazione fiscale;
- la tessera previdenziale.
Queste le modalità per la richiesta e la ricezione del codice identificativo fiscale in alcuni dei principali paesi europei, mentre per tutti gli altri viene messo a disposizione dei cittadini un meccanismo di rilevazione del Tin che prevede la consultazione del sito dell’Ocse, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.