Alcuni consigli su come proteggere gli animali dai botti di Capodanno

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Come proteggere gli animali contro i botti di Capodanno: i consigli utili 

Spesso, in occasioni feste importanti come matrimoni, compleanni, Natale e Capodanno, le persone sono solite festeggiare ricorrendo ai fuochi d’artificio. Lo spettacolo pirotecnico, con le sue luci e i suoi colori, è sicuramente qualcosa dal grande impatto che, però, presenta delle ripercussioni non trascurabili per l’ambiente e gli animali. Stesso discorso vale per i botti di Capodanno, che, però, non hanno neanche l’elemento scenico dalla loro e si limitano ad essere un’usanza che va a vantaggio solo del divertimento personale di chi li accende. La sera dell’ultimo giorno dell’anno, purtroppo, si è soliti assistere a scene di irresponsabilità nell’uso di botti e fuochi d’artificio, con comportamenti che turbano fortemente l’inquinamento luminoso e acustico, arrecando delle grandi difficoltà agli animali. Quest’ultimi vivono infatti momenti di grande paura a causa del rumore incessante dei botti e tendono a perdere l’orientamento, ad agitarsi e, nei casi più estremi, ad avere delle reazioni fatali. Inoltre, nei casi in cui il botto venga lanciato in prossimità di animali, questi potrebbero rimanere feriti o addirittura morire a causa delle ustioni e delle bruciature riportate. La notte di Capodanno è dunque per gli animali, domestici e non, un vero e proprio inferno, tanto che molte associazioni animaliste da anni chiedono un intervento del governo che, però, tarda ad arrivare.

Botti di capodanno: come proteggere gli animali

Il fragore dei botti e dei fuochi d’artificio è in grado di turbare fortemente gli animali durante la notte di Capodanno. Molto spesso cani e gatti risultano storditi e impauriti dal frastuono, con i casi di smarrimento che sono sempre molto elevati nel corso della notte dell’ultimo dell’anno. A spingere a scappare gli animali è la paura e l’ansia di una situazione che per loro è insolita ed avvertita come estremamente pericolosa.

Ma cosa fare con i propri animali domestici per aiutarli contro i botti di Capodanno? Iniziamo col dire che ad accusare fortemente i rumori improvvisi sono soprattutto i cani che hanno una vera e propria fobia specifica nei confronti dei frastuoni. Questa loro caratteristica li porta a reagire in maniera esagerata e a fuggire, o meglio a cercare di andare via da una situazione che è considerata come pericolosa. Il risultato è che con i botti di Capodanno i cani iniziano ad ansimare e ad avere comportamenti ansiosi come urinare in giro, vocalizzare e tremare. Secondo diversi esperti veterinari non sarebbe da escludere che in presenza di rumori molto forti e continui, come appunto avviene la notte di Capodanno con i botti, i cani possano arrivare ad uno stato psicofisico molto simile a quello di un vero e proprio attacco di panico.

Per aiutare i propri animali domestici ad affrontare la notte di Capodanno, il portale “Focus.it” ha elencato una serie di consigli utili:

  • il primo e più importante è quello di non lasciare mai da soli i propri animali domestici ad affrontare questo stato di paura e angoscia. Avere il loro padrone vicino gli permetterà di avere la sensazione di sicurezza di poter contare su qualcuno;
  • eliminare ogni possibile pericolo in casa, come ostacoli o oggetti contundenti che potrebbero ferire il cane in caso di una sua improvvisa e disperata corsa verso un ambiente più silenzioso e sicuro;
  • non lasciarli mai all’aperto la notte di Capodanno, visto e considerato che, come detto, la prima e naturale reazione degli animali è quella della fuga;
  • è necessario, tuttavia, non legarli e lasciarli dunque liberi di muoversi. Una catena o un guinzaglio potrebbero infatti provocare delle gravi ferite all’animale che tenta di scappare. Stesso discorso vale per le gabbie che potrebbero rappresentare un ulteriore elemento di ansia per l’animale in stato di forte agitazione;
  • allontanare gli animali dalle finestre e non lasciarli sul balcone, il rischio è infatti quello che in preda al panico possano gettarsi nel vuoto;
  • allestire un luogo sicuro all’interno della casa, magari in un punto già frequentato abitualmente dall’animale. Lasciare qui del cibo o semplicemente una coperta potrebbe essere molto rassicurante per il cane o il gatto;
  • è opportuno ignorare il loro comportamento finchè sono agitati. Questa attività, per quanto difficile da mettere in pratica, è necessaria per non premiare quel comportamente ansiogeno e spingere l’animale a calmarsi;
  • limitare l’impatto sonoro dei botti esterni. Per farlo può essere utile alzare il volume della televisione o della radio, in modo che il cane o il gatto si concentrino su quel suono e ignorino ciò che accade all’esterno;
  • assicurarsi che il proprio cane e gatto siano dotati di microchip. Per i cani è obbligatorio per legge, mentre per i gatti no. Tale meccanismo potrebbe facilitare le operazioni di ricerca dell’animale nei casi in cui, in preda all’ansia, lo stesso sia scappato in cerca di sicurezza;
  • chiedere consigli anche al proprio veterinario. Il medico di fiducia dell’animale conosce bene le sue caratteristiche e, dunque, potrà fornire delle indicazioni sicuramente più dettagliate e specifiche.

Botti di Capodanno e i rischi per gli animali selvatici

Se, come ampiamente detto, i botti di Capodanno rappresentano un pericolo per gli animali domestici, lo sono in misura maggiore per quelli selvatici. Quest’ultimi, infatti, non hanno un luogo sicuro o dei padroni pronti ad accudirli, ma si troveranno ad affrontare questa situazione di difficoltà da soli. Pensiamo ad esempio ad un cane randagio che con il frastuono dei botti potrebbe iniziare a correre in preda all’ansia ed essere investito piuttosto che accusare un malore. L’appello da parte di molte associazioni animaliste è dunque che il fenomeno dei botti di Capodanno cessi con interventi da parte dei sindaci o del governo, ma va detto che, salvo qualche sporadico caso, la situazione rimane ad oggi ancora molto complicata per gli animali.

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Gli appelli per far cessare i botti di Capodanno

Appreso di quali possano essere i consigli utili per tutelare gli animali contro i botti di Capodanno, appare evidente che si tratti di pratiche volte alla sola gestione del problema e non ad una sua risoluzione. Sul tema sono molte le associazioni e le organizzazioni che operano per la salvaguardia del benessere animale ad essersi esposte, rimanendo però molto spesso inascoltate. Nel 2021, ad esempio, il Wwf aveva rivolto un appello ai sindaci italiani affinchè vietassero l’uso dei fuochi d’artificio e dei botti in quanto “per dimensioni, entità del rumore e gittata rappresentano un grave rischio e disturbo non solo per l’uomo ma anche per gli animali domestici e selvatici”. Nella nota diffusa dall’associazione veniva ricordava la legge 447/95, la quale consente alle amministrazioni locali il potere per la verifica e la tutela dall’inquinamento acustico, e veniva sottolineata l’importanza di salvaguardia dei parchi e delle aree protette all’interno delle quali vivono molto animali sensibili al disturbo acustico. Nella nota del Wwf veniva anche sottolineato il forte impatto ambientale nocivo dei botti e fuochi d’artificio a causa delle emissioni di particolato fine e composti altamente pericolosi, tra cui metalli e perclorato d’ammonio. Nella sola notte di Capodanno, per l’associazione animalista, vengono immessi nell’aria metalli pesanti e polveri sottili in quantità superiori alle peggiori giornate di traffico veicolare. E ancora, tornando agli animali, ben 5000 esemplari in Italia morirebbero ogni anno a causa dei botti di Capodanno, l’80% dei quali selvatici. Ad accusare particolarmente la notte di fine anno sarebbero gli uccelli, così come gli animali d’allevamento che a causa del frastuono subirebbero aborti da traumi da spavento. Per il Wwf “non utilizzare i botti sarà anche un segno di civiltà e sensibilità nei confronti di tutti gli operatori, come i Vigili del Fuoco, che ogni fine anno devono intervenire per soccorrere animali rifugiatisi ovunque e per gravi incidenti alle persone – e per i tanti medici e infermieri impegnati negli ospedali per l’emergenza Covid”.

L’appello del Wwf era stato solo in parte ascoltato dai sindaci delle città italiane, anche se non si può non notare che anche in presenza di un divieto alcuni cittadini abbiano comunque provveduto a festeggiare l’ultimo dell’anno ricorrendo a botti e fuochi d’artificio.

Il comune di Milano non nega i botti di Capodanno, ma chiede l’intervento del governo

Come ogni anni anche alla fine di questo 2022 sono molti i sindaci a prendere posizione sulla questione dei botti. A tal proposito fa discutere la decisione presa dal Comune di Milano che non ha di fatto vietato l’esplosione di rauti e affini per la sera dell’ultimo dell’anno, ma si è appellato al buon senso dei cittadini per la salvaguardia dell’ambiente e degli animali. È stato però fatto espresso appello al governo affinché “non si giri dall’altra parte e finalmente intervenga in questa materia. Se ci fosse stata una legge statale, la norma comunale sarebbe rimasta valida. Speriamo, quindi, che arrivi dallo Stato il divieto di botti, una volta per tutte”. Così Elena Grandi, assessora all’Ambiente di Milano.