Aerosol per bambini: come farlo, quando serve e quale scegliere

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Aerosol per bambini quasi introvabili. Farmaci col “contagocce”. L’influenza australiana costringe milioni di italiani a letto, alla vigilia del Natale. Ma quando serve l’aerosolterapia? Come utilizzare questi apparecchi? Se proprio inevitabile, possiamo trasformare l’aerosol per bambini in un divertente gioco

 

Aerosol per bambini: continuano a scarseggiare man mano che la curva dei contagi di questa influenza stagionale sale. Di conseguenza aumentano le ordinazioni di apparecchi aerosol per bambini disponibili sulle piattaforme di shopping online che somigliano sempre più a giocattoli, per rendere la terapia il più giocosa possibile.

Eppure, l’aerosol è inutile per raffreddore, sinusiti e tosse nei bambini. I pediatri lo ribadiscono da anni, ma un po’ per inerzia e abitudine, un po’ perché appare efficace, l’aerosol per bambini continua a essere utilizzato anche quando non serve. Tra l’altro, dai numeri prospettati dal ministero, con questa influenza galoppante gli aerosol per bambini rischiano di diventare il giocattolo di culto del Natale.

Ma come riconoscere un apparecchio aerosol per bambini che sia a norma? Come fare l’aerosol? Quando serve l’aerosol?

Ecco una guida utile, pratica, e i consigli di medici e pediatri.

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Influenza australiana: cosa sta accadendo

Secondo esperti e virologi, la quasi totale abolizione delle misure di protezione per il contenimento della circolazione del Covid, ha avuto come conseguenza l’arrivo anticipato della stagione influenzale 2022-2023.

Stando ai numeri del rapporto della Sorveglianza InfluNet, a farne le spese sono maggiormente i bambini in fascia d’età 5 anni. Dagli 80.479 casi registrati solo nella 47esima settimana si è passati a circa mezzo milione in breve tempo. L’incidenza ora è pari a 40,8 casi per mille assistiti (29,6 nella settimana precedente). In tre delle aree regionali che hanno attivato la sorveglianza InfluNet (Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria) l’incidenza ha superato la soglia del livello di entità molto alta.

Crescono in totale i casi di sindromi simil-influenzali. Nella 47esima settimana della stagione influenzale 2022 (21-27 novembre), l’incidenza era pari a 12,9 casi per mille assistiti (9,5 nella settimana precedente). A inizio dicembre il bollettino aggiornato ha superato quota 700mila, per un totale di circa 2 milioni e mezzo di italiani colpiti dall’influenza a partire dall’inizio della sorveglianza.

 

Quando fare l’aerosol ai bambini?

I pediatri continuano a ribadire che per la cura dell’influenza sono vietati gli antibiotici poiché si tratta di una malattia virale, non batterica. Spetta comunque al medico una valutazione per scongiurare infezioni batteriche dovute all’abbassamento delle difese immunitarie che possono colpire la gola o anche bronchi e polmoni. Possono essere utilizzati, sempre su consiglio medico, sedativi per la tosse e aerosol.

Il picco dei contagi causato dall’influenza australiana ha anticipato disagi che fino allo scorso anno si verificavano attorno a gennaio e febbraio. Per Natale si prevedono 10 milioni di italiani contagiati dall’inizio dell’influenza, mentre i farmaci per tosse, raffreddore e per alleviare i sintomi influenzali, sono reperibili con il “contagocce”. Scarseggiano medicinali come nurofen, paracetamolo, mucolitici, prodotti per aerosol andati a ruba.

L’incremento delle sindromi simil-influenzali dipende anche dalla circolazione di altri virus respiratori. Oltre al Sars-CoV-2, si diffondono altri Coronavirus umani, Rhinovirus, virus Parainfluenzali, Adenovirus. Tra i bambini preoccupa invece il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) che colpisce i neonati soprattutto in inverno, causando bronchioliti.

 

Quando serve l’aerosol nei bambini?

Molti genitori considerano l’aerosolterapia una panacea, una sorta di rimedio universale per i malanni stagionali e per la tosse, e la utilizzano anche quando non è utile, né necessaria.

Gli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ricordano che è indispensabile chiedere il parere del medico prima di utilizzare gli apparecchi per nebulizzare il farmaco da introdurre nelle vie respiratorie dei bambini.

In linea di massima, l’aerosolterapia può risultare molto utile nella terapia delle seguenti patologie:

  • Asma bronchiale
  • Laringite
  • Broncopolmonite
  • Altre malattie dei polmoni

Nel caso in cui la tosse sia causata da un broncospasmo, come succede nell’asma e nelle bronchiti asmatiche, l’aerosol è decisamente efficace perché porta il farmaco direttamente sulla superficie dei bronchi infiammati, ma occorrerà utilizzare specifici farmaci broncodilatatori.

 

L’aerosol va bene per curare l’influenza?

I pediatri sono convinti che l’aerosol per bambini non sia la soluzione universale contro mal di gola, sinusiti, raffreddore, influenza. Ritengono, inoltre, che un abuso di questi apparecchi sia pressoché inutile, e in alcuni casi anche dannoso. Il raffreddore è una malattia di stagione che nella maggior parte dei casi procede in modo naturale verso la guarigione, senza intervento medico.

L’influenza è di origine virale, perciò anche l’eventuale assunzione di antibiotici è inutile, e da evitare.

 

Cosa fare al posto dell’aerosol ai bambini

Se è possibile evitare l’aerosol per bambini e si può tranquillamente attendere il decorso dell’influenza, solo su consiglio del medico possiamo ricorrere all’utilizzo di soluzioni saline per lavaggi nasali, soluzioni fisiologiche (qui per saperne di più) e altri prodotti decongestionanti, che alleviano i sintomi respiratori.

È importante tenere sotto controllo il livello di umidità nell’ambiente di casa, in una percentuale compresa tra il 45 e il 55%. La temperatura domestica dovrebbe aggirarsi costantemente attorno ai 20 gradi.

I medici e pediatri consigliano di lavarsi spesso le mani e cambiare con frequenza i fazzoletti.

Seguire i consigli degli esperti (qui i dettagli) sulle vaccinazioni nei bambini.

 

Quale aerosol scegliere per i bambini?

Esistono diversi tipi di apparecchi per l’aerosolterapia. Alcuni sono più semplici da utilizzare rispetto ad altri. La scelta può dipendere, ad esempio, dal farmaco che si vuole somministrare, dalla sua velocità d’azione e dall’età del paziente. Tra i diversi dispositivi, quello più facile e adatto ad ogni tipo di situazione è il nebulizzatore.

Un nebulizzatore aerosol per bambini a norma deve riportare le certificazioni europee ed essere composto da alcune parti che sono indispensabili per l’efficacia dell’aerosolterapia:

  • Un’ampolla dove introdurre il farmaco liquido;
  • Un compressore per l’aria che trasforma il liquido in nebbiolina;
  • Un tubicino di gomma che lo collega agli accessori posizionati sulla bocca o sul naso del bambino (boccaglio, maschera facciale, forcelle nasali, ecc.);
  • Un sistema d’alimentazione a batteria o a rete elettrica per il funzionamento del nebulizzatore.

 

Giocare al piccolo chimico: quando l’aerosol diventa un gioco!

Somministrare i farmaci con aerosolterapia ai bambini non è sempre facile. I piccoli potrebbero accusare fastidi a causa della mascherina oppure spaventarsi al rumore che proviene dall’apparecchio. Inoltre, l’aerosol dura da 8 a 10 minuti, un periodo di tempo molto lungo, soprattutto per i bambini nei primi anni di vita.

I pediatri consigliano ai genitori di incoraggiare il bambino con delle utili tecniche di distrazione, ma allo stesso modo di arricchimento per la sua formazione. Qualche esempio:

  • Genitori e bambino dovrebbero essere posizionati davanti a uno specchio, in modo da tenere sotto controllo tutto, ma anche mettere il piccolo davanti all’evidenza che si tratta davvero di un “gioco”;
  • Raccontare una favola prima e durante il trattamento;
  • Prima del trattamento, accompagnare il piccolo per metterlo in confidenza con l’apparecchio (come se fosse un laboratorio chimico tutto da esplorare!);
  • Fare in modo che le mani del bambino siano occupate con giochi, pastelli, lavagnette, e altro;
  • Leggere un libro;
  • Guardare insieme un cartone animato o video divertenti durante il trattamento;
  • Inserire l’aerosolterapia in un contesto di gioco in modo da distrarlo dal rumore e dal fastidio dell’apparecchio.

 

Come pulire l’aerosol per bambini

I dispositivi per la somministrazione dell’aerosolterapia possono essere facilmente contaminati da agenti microbici (per esempio, batteri o virus) e quindi, aumentare il rischio di infezioni. Perciò è indispensabile la pulizia del nebulizzatore dopo ogni trattamento perché più viene lasciato sporco, più sarà difficile pulirlo e più potrà essere contaminato.

I genitori dovrebbero seguire dei comportamenti che illustriamo qui di seguito:

  • Lavare sempre le mani prima d’iniziare il lavaggio del dispositivo.
  • Smontare, dopo ogni utilizzo, tutte le parti del nebulizzatore.
  • Lavare attentamente ampolla, tubi, boccaglio/mascherina con acqua e detergente delicato (leggere le indicazioni del produttore per la scelta del prodotto da utilizzare).
  • Lasciare poi asciugare all’aria tutti i componenti apoggiandoli su un ripiano pulito e asciutto (per esempio, della carta assorbente a perdere).
  • Una volta verificato che tutti i componenti siano asciutti, rimontare il nebulizzatore e sistemarlo in un contenitore pulito.

Nei bambini in età scolare è molto meglio utilizzare il cosiddetto ‘distanziatore’ per aerosol (Air-Chamber) un cilindro di plastica in cui il bambino può respirare un aerosol in puff.

Il farmaco in puff è spruzzato nel tubo mentre dall’altro lato il bambino respira normalmente l’aria e la nebbiolina di farmaco nebulizzata nel tubo.

 

Come fare l’aerosol ai bambini

In genere è sufficiente leggere attentamente le istruzioni sia per il funzionamento dell’apparecchio aerosol nebulizzatore, sia per il dosaggio del farmaco.

Attenzione: mai inserire il cortisone nell’ampolla di propria iniziativa! Inserire solo farmaci indicati dal proprio medico.

In ogni caso, un metodo efficace prevede le seguenti procedure:

  • Azioniamo il dispositivo.
  • Lasciamo nebulizzare il farmaco a vuoto per almeno 15 secondi, affinché si stabilizzino le particelle in sospensione.
  • Il nebulizzatore deve restare in posizione verticale durante la somministrazione del farmaco.
  • Il bambino deve inspirare lentamente, cercando di trattenere il respiro per 5-10 secondi, prima di espirare, in modo che il farmaco raggiunga in modo efficace e capillare le vie aeree.
  • Il tempo di erogazione per 3 ml di farmaco corrisponde a circa 8-10 minuti di trattamento.
  • La respirazione nei lattanti e nei bambini piccoli, a riposo, avviene prevalentemente per via nasale. Tuttavia, il naso agisce da filtro e trattiene fino al 75% del farmaco. Bisogna incoraggiare il piccolo a respirare con la bocca.
  • Di conseguenza, è inutile eseguire l’aerosol mentre il bambino dorme.

 

Evitare l’aerosol mentre il bambino dorme

Nei bambini in età prescolare è consigliata l’aerosolterapia tramite maschera. È importante che la maschera sia ben attaccata al volto altrimenti la fuoriuscita del farmaco potrebbe creare qualche fastidio agli occhi.

Questa tipologia di farmaci dovrebbe essere somministrata quando il bambino è calmo e con un respiro tranquillo.

Non è consigliata la somministrazione durante il sonno, poiché in quella fase la respirazione è superficiale e l’aerosol non arriverebbe alle diramazioni più piccole dell’albero bronchiale (i bronchioli).

In caso di reazioni avverse ai farmaci (mal di testa, insonnia, irrequietezza, manifestazioni di nausea/vomito) bisogna interrompere subito la somministrazione e contattare il medico.

 

I migliori aerosol per bambini

Negli anni si stanno diffondendo i nebulizzatori a ultrasuoni che sfruttano la vibrazione dei cristalli di quarzo. Sono più costosi (circa 50 euro sulle piattaforme di shopping online), ma risultano meno rumorosi e meno fastidiosi di quelli classici, pneumatici.

A prezzi accessibili si possono acquistare apparecchi per aerosol bambini dalle forme e dai design appositamente studiati per i più piccoli: a forma di ranocchia, di robot, tartarughe, orsetti, micetti, animaletti vari.

L’importante è che siano sicuri e che rispettino le normative europee.

* Qui un test su alcuni modelli di aerosol a cura de Il Salvagente.

 

Prima di acquistare un aerosol meglio consultare medico e farmacista

Acquistare un aerosol online comporta dei rischi. Prima di sceglierlo, bisognerebbe consultarsi con il proprio medico e farmacista, poiché non tutti i nebulizzatori sono uguali, adatti a qualsiasi tipo di farmaco e utili a seconda dell’età del bambino.

In genere:

  • Gli aerosol a compressore vanno bene per quasi tutti i farmaci
  • Per i più piccoli meglio un nebulizzatore a ultrasuoni silenzioso
  • L’apparecchio deve essere in grado di nebulizzare particelle da inalare che siano molto piccole: tra 0.5 e 5 micron.

 

L’abuso di aerosol e cortisone nei bambini

L’Associazione Culturale Pediatri torna periodicamente a ricordare che in Italia si abusa del cortisone inalato attraverso l’aerosol, nonostante la mancanza di prove sulla sua efficacia.

Inoltre, l’aerosol viene utilizzato anche quando non serve.

Lo ribadiamo: l’aerosol per bambini ha senso in caso di bronchiti asmatiche o laringiti. E altre malattie respiratorie.

Inoltre, il farmaco per aerosol deve essere indicato dal proprio medico o pediatra. Per la cura delle malattie dell’apparato respiratorio in genere si somministrano antibiotici (che non servono per l’influenza!), antinfiammatori, antiallergici, antiasmatici, broncodilatatori, cortisonici, mucolitici.

Mentre le farmacie sono al collasso perché scarseggiano sciroppi e farmaci per bambini, la categoria dei pediatri mette in guardia le famiglie dalle terapie fai da te.

Cortisone e aerosol devono essere sempre prescritti dal medico. L’abuso di aerosol comporta rischi e controindicazioni della secchezza alle vie respiratorie.