Come utilizzare la macchinetta per misurare la pressione

pressione

Tenere sotto controllo la pressione arteriosa può essere molto utile, specie se si considera che circa 15 milioni di italiani sono affetti da ipertensione (e che soltanto la metà di questi ne è a conoscenza).

La pressione arteriosa non è altro che la pressione esercitata dal sangue, pompato dal cuore, sulla parete delle arterie che distribuiscono il sangue stesso nell’organismo. Si suole distinguere tra pressione “massima”, la sistolica, che corrisponde al momento in cui il cuore pompa il sangue nelle arterie e una “minima”, la diastolica, che corrisponde alla pressione che rimane nelle arterie nel momento in cui il cuore si “ricarica” di sangue per il battito successivo. Ma come si misura la pressione?

Come misurare la pressione

Esistono sostanzialmente due modi per avere una misura della pressione arteriosa:

  • un modo diretto, attraverso l’introduzione di un catetere nell’arteria, collegato ad un dispositivo misuratore (trasduttore di pressione). Nella pratica, questo avviene soltanto in particolari circostanze, ad esempio nel corso di interventi chirurgici;
  • un modo indiretto, che prevede l’utilizzo di appositi apparecchi in grado di valutare la pressione del sangue dall’esterno.

Il più preciso e noto tra gli apparecchi di questa tipologia è la comune macchinetta della pressione, lo sfigmomanometro a mercurio. Ideato dall’italiano Riva-Rocci circa un secolo fa, è composto da un bracciale di gomma collegato ad una pompa a mano e ad un manometro a colonna di mercurio. Il valore della pressione, normalmente, viene espresso in mmHg (millimetri di mercurio).

Come si effettua la corretta misurazione della pressione arteriosa

La misurazione deve essere effettuata applicando il manicotto di gomma al braccio, tra l’ascella e la piega del gomito. All’altezza dell’ascella, dove si apprezza la pulsazione dell’arteria del braccio (arteria omerale), si dovrà poi posizionare la campana del fonendoscopio, lo strumento destinato a raccogliere e trasmettere all’orecchio i rumori generati dal passaggio di sangue nell’arteria. Contestualmente si dovrà palpare il polso dal lato del pollice per percepire la pulsazione dell’arteria radiale. Si inizia la misurazione gonfiando il bracciale di gomma con la pompetta, il che si riflette in un innalzamento del mercurio nella colonnina di vetro, arrivando fino al punto in cui la pulsazione dell’arteria del polso scompare ed il fonendoscopio non trasmette più alcun rumore. A questo punto si insuffla ancora un po’ d’aria nel bracciale, superando di circa 20 mmHg il punto in cui il polso radiale è scomparso. A questo punto si farà uscire lentamente l’aria dal bracciale, agendo sulla valvola presente sulla pompetta (indicativamente, la colonnina di mercurio dovrebbe scendere di circa 2 mm/s). Quando la pressione dell’aria del bracciale sarà uguale a quella arteriosa, si avvertirà un primo rumore (corrispondente alla pressione sistolica, la massima). Riducendo ulteriormente la pressione, viceversa, i rumori diverranno inizialmente più intensi e via via più deboli. La completa scomparsa dei rumori corrisponderà alla pressione diastolica, la minima.

Alcune indicazioni da tenere in considerazione durante la misurazione

In linea di massima, durante tutta la misurazione della pressione dovrebbero essere presi degli accorgimenti:

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-la persona dovrebbe essere rilassata, seduta comodamente, in ambiente tranquillo e con temperatura confortevole da almeno cinque minuti;

non si dovrebbero assumere bevande contenenti caffeina nell’ora precedente, né aver fumato da almeno un quarto d’ora;

-il braccio dovrebbe essere appoggiato ed il bracciale posto all’altezza del cuore. Non è rilevante quale braccio venga usato per la misurazione;

le dimensioni del bracciale dovrebbero essere adattate alla dimensione del braccio del paziente. Nel caso di bambini o adulti molto magri, spesso si rende necessario utilizzare bracciali di dimensioni minori di quelli standard (viceversa, per persone robuste o obese, dovrebbe avere una lunghezza superiore).

I manometri ibridi

Considerata la tossicità del mercurio, per disposizione di legge i manometri a mercurio non sono più disponibili sul mercato per il pubblico. In alternativa, esistono i manometri ibridi, strumenti dotati di un trasduttore elettronico che rileva la pressione dell’aria nel manicotto e la mostra su scala analogica o digitale. Analogamente a quanto accade con il manometro a mercurio, la lettura dei valori viene effettuata con lo stetoscopio, con i quali si individueranno il primo e il quinto tono di Korotkoff. Rispetto ai manometri ibridi, vale la considerazione generale di effettuare almeno due misurazioni successive.